Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, rispunta l'ipotesi Cerruti
Inserito da (admin), giovedì 15 maggio 2014 00:00:00
Mentre si lavora per cercare di salvare la Cavese e permetterle di andare avanti in serie D col titolo sportivo attuale, si rincorrono molte voci sul futuro societario. Ci si interroga sul se e sul come potrà continuare a vivere il calcio nella valle metelliana.
Oltre ai contatti già noti con Campitiello, le ultime indiscrezioni riferiscono di un nuovo interessamento alla società dell’imprenditore Domenico Cerruti, che tanto bene ha fatto finora alla guida dell’Agropoli e che era stato accostato anche nei mesi scorsi al sodalizio metelliano. Questa eventuale soluzione alternativa sarebbe, però, praticabile a seconda del futuro del club agropolese.
Si parlava anche di un possibile ritorno a Cava del ds Nicola Dionisio nel caso non dovesse esserci una riconferma di Salvatore Casapulla, ma l’operatore di mercato irpino (che già 10 anni fa collaborò con la Cavese vecchia) ha smentito le voci, pur senza trascurare nulla: «Nessun contatto, ma se ci fosse un progetto serio a Cava potrei anche valutare».
Brunetti, un addio in punta di piedi
Dopo che il dolore è stato espresso a caldo da tutto il calcio campano, scatta il momento dei ricordi. Uno in particolare è rimasto legato a Gennaro Brunetti, scomparso a 65 anni dopo una malattia affrontata con coraggio e dignità: quando salvò l’arbitro Pirandola da un’aggressione feroce.
Era il 20 febbraio ’83. All’epoca Brunetti fungeva da giovane segretario della Cavese matricola terribile di B. Quel giorno col Palermo finì 1-1, gol di De Rosa per gli ospiti e di Caffarelli per gli aquilotti di Santin. Pirandola ne combinò di tutti i colori: rigore non dato a Tivelli, gol della vittoria annullato a Di Michele all’88’. Brunetti, uomo di calcio, non si fece trasportare dal tifo: mise in salvo l’arbitro, colpito da un solo scalmanato, evitando a lui ed alla Cavese conseguenze peggiori (il campo venne comunque squalificato).
Brunetti faceva calcio con serietà e professionalità. Con la Cavese una decina d’anni da segretario (cominciando nel ’77) e poi da dg (dal 2004 fino all’uscita di scena dal professionismo). Martedì scorso c’era parecchio del suo mondo a salutarlo per l’ultima volta nella Chiesa di San Vito.
Fonte: Il Portico
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