Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, spunta un'azienda napoletana
Inserito da (admin), mercoledì 12 maggio 2004 00:00:00
Vuole chiudere bottega la "premiata ditta Della Monica e co.". L'avventura nel calcio del gruppo di imprenditori cavesi che si rifanno al patron della grande distribuzione a Cava ed oltre, Antonio Della Monica, è al capolinea. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, a questo punto improbabili, la società è destinata a finire nelle mani di altri. Ma di chi? Al momento, nessuna conferma né smentita alle varie trattative all'orizzonte. Si riparla con insistenza della cordata che fa capo all'imprenditore Franco Agnello, che avrebbe ricontattato il patron aquilotto a salvezza appena raggiunta per riaprire la trattativa bruscamente interrotta lo scorso settembre. Voci di corridoio parlano anche di un'altra pista, tutta battuta dallo stesso presidente Antonio Della Monica, e che riconduce ad una grande azienda di autotrasporti dell'hinterland napoletano, legata a filo doppio alla "Cavamarket" ed alla "Despar", che potrebbe essere interessata a rilevare le quote di maggioranza della Cavese. Più per fare un favore all'attuale dirigenza che per vero interesse sportivo. Ma come sempre accade in questi casi, a volerne sapere di più si cozza contro un muro di gomma. La società si è trincerata in un silenzio tombale. Della Monica ha anticipato che si sfogherà in una prossima conferenza stampa, tutta ancora da organizzare. Alla base dello stand-by societario tre elementi destabilizzanti: il mancato feeling con parte della tifoseria, che accusa Della Monica di essere troppo padre-padrone e poco tifoso; la delusione per una compagine societaria, male assortita e poco coesa al suo interno, che sembra non voler tenere fede all'impegno economico triennale preso nel patto sottoscritto con il suo leader; infine, l'altrettanto cocente delusione per i problemi logistici causati alla squadra dalla gestione dei lavori allo stadio. La "minaccia" paventata dalla dirigenza biancoblù è di rimettere tutto nelle mani del sindaco. La patata bollente del futuro societario della Cavese gli ricadrebbe sul tavolo in un momento di grande fibrillazione politica in città ed in provincia. «Ho sentito di questa eventualità - sottolinea il sindaco Messina - e la scongiuro. Sul tappeto sarebbe un altro bel problema, alla luce delle difficoltà economiche che si registrano in giro. Imprenditori che possano prendere il posto della dirigenza attuale in questa città mi pare non ce ne siano». Quale futuro, allora? «Mi auguro che si possa trovare la soluzione interna più semplice. Cioè che quei problemi e quegli ostacoli che oggi registra Della Monica siano superati e che lo stesso gruppo continui l'avventura. Anche perché sarebbe davvero un peccato chiuderla qui, dopo aver maturato ben tre anni di esperienza nel mondo del calcio, che mi dicono ha regole tutte sue e che è difficile assimilare senza commettere errori per strada. E di errori se ne sono commessi da più parti. Ma dagli errori si può anche uscir fuori più forti e determinati. Spero che l'amico Della Monica ci ripensi e che trovi la forza di andare avanti e di tenere alta la bandiera Cavese».
Fonte: Il Portico
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