Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, squadra di record
Inserito da (admin), martedì 27 settembre 2005 00:00:00
La Cavese torna a casa dalle due trasferte consecutive con quello che si era prefisso di incamerare. 6 punti pesanti, che la mantengono a poca distanza dal capolista Benevento. Ma è anche la Cavese dei primi record quella che ha cominciato la stagione come l'aveva chiusa lo scorso anno. Miglior difesa del girone con appena 1 gol subito, autore Mortelliti in Cavese-Ancona del 28 agosto; miglior attacco, stavolta in condominio con Benevento, Sansovino e Spal, con 8 reti. Un bel cominciare, che entusiasma gli sportivi metelliani. A Foligno in oltre 400 per incitare i propri beniamini. Numeri importanti per una squadra che avrebbe potuto essere in testa alla classifica se avesse raccolto anche tra le mura amiche quanto fatto finora fuori casa. Ma con Ancona e Reggio Emilia non si è andati oltre il pari. Bella e spietata fuori, inceppata e confusa al "Lamberti". La disamina delle due facce della stessa medaglia biancoblù la fa il tecnico metelliano, Salvatore Campilongo: «Siamo la squadra da battere. E' inutile nasconderci dietro al dito. Questo comporta, naturalmente, che tutte ci temano e che si dispongano sul campo molto coperte, per evitare troppi guai. E' successo con le blasonate Ancona e Reggio. Capiterà sicuramente anche con tutte le altre che arriveranno a Cava. Quando, invece, abbiamo potuto giocare a viso aperto, siamo stati devastanti. A Gualdo, a Castel San Pietro ed a Foligno non ce n'è stato per nessuno. Questa è la Cavese che voglio e su questa strada dobbiamo andare avanti». I meccanismi tra i reparti quasi perfetti. Campilongo, domenica dopo domenica, si lamenta sempre di meno: «L'ho sempre detto che bisognava dare tempo ai nuovi arrivati per ambientarsi e per assimilare il mio credo calcistico. E se qualche volta sono stato duro con i miei giocatori, è sempre stato per tenere alta la concentrazione nel gruppo. E' naturale, per un allenatore che vorrebbe sempre il massimo da tutti i suoi atleti, vivere con grande intensità emotiva le sfide e, magari, prendersela con questo o quel giocatore se non lo ha soddisfatto appieno. Ma questo non significa bocciare calciatori e premiarne altri. Ogni mia scelta è contingente alla domenica calcistica ed a quanto messo in mostra in settimana negli allenamenti. Questo tipo di lettura dello stato di salute della rosa mi ha finora ripagato con belle soddisfazioni». Quello che manca, ora, è fare risultato pieno al "Lamberti". «Sì, sarebbe la ciliegina sulla torta. Ma sono anche consapevole che sarà sempre più difficile conquistare vittorie quando le avversarie vengono a Cava a chiudersi a riccio davanti ai loro portieri. Scardinare quei bunker è un'impresa difficilissima. Questa sfida, però, mi affascina. Proveremo ad inventarci qualcosa per far sorridere i tifosi anche in casa nostra». Domenica prossima al "Simonetta Lamberti" arriverà il Montevarchi, attualmente a quota 4. Fuori casa la compagine allenata da Luperto ha giocato due volte ed in entrambe le occasioni ha strappato un pari agli avversari, chiudendosi a riccio davanti al suo portiere Conti.
Mancinelli imbattuto da 440 minuti
Roberto Mancinelli è l'artefice del primato della Cavese. Da 440 minuti non prende gol. Dal 10' del primo tempo della sfida inaugurale del campionato, disputata il 28 agosto al "Lamberti" con l'Ancona, non si è dovuto più chinare nella sua rete per raccogliere palloni. A procurargli l'unica amarezza di quest'anno è stato Mortelliti. Una bella soddisfazione per un atleta che sta vivendo a Cava la sua maturità sportiva. Nato ad Albano Laziale il 29 gennaio 1976, ha sul groppone una lunga militanza in C1 prima di approdare alla Cavese lo scorso campionato. Castel di Sangro e Teramo le società che hanno potuto beneficiare dei suoi servigi. Sempre determinante, ben oltre le capacità dei suoi compagni di reparto. Lo ha testimoniato anche lo scorso anno, quando ha salvato a più riprese la sua porta con strepitosi interventi. Roberto vive il suo magic moment alla soglia dei 30 anni. L'età in cui un portiere è all'apice della condizione psicofisica. «Mi sento bene - sottolinea Mancinelli - e sto bene con questo gruppo di compagni. Mi diverte allenarmi con loro e mi sento tranquillo quando la domenica affrontiamo le nostre avversarie. Gran merito del mio rendimento è dei compagni del reparto arretrato, perché Mari, Pittilino, Arno e Nocerino sanno ben coprire le falle. E' una bella sfida. Spero che questo piccolo record di imbattibilità cresca il più possibile».
Fonte: Il Portico
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