Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, stadio da rifare
Inserito da (admin), mercoledì 14 giugno 2006 00:00:00
La campagna di rafforzamento e quella degli abbonamenti passano in second'ordine. Nelle priorità della tifoseria aquilotta ora c'è lo stadio "Lamberti". La principale struttura sportiva cittadina, infatti, nonostante le centinaia di migliaia di euro spesi finora dalla passata Amministrazione, ha bisogno di un radicale restyling. «Affronteremo un campionato ben più importante di quello di C2 - si affrettano a denunciare i tifosi metelliani - e non è con le inferriate, il filo spinato, i cornicioni che cadono a pezzi, che si offre il giusto biglietto da visita a chi verrà al seguito delle varie formazioni ospiti».
I lavori di rifacimento degli spogliatoi, delle gradinate, di tutta la facciata dell'impianto, sono stati già programmati dall'Ufficio Tecnico comunale e dal suo dirigente, l'ing. Caselli. Ma a mettere a rischio la regolare apertura della stagione tra le mura amiche della squadra biancoblù è la messa in sicurezza dello stadio, come richiesto dalla Commissione di Vigilanza sui pubblici spettacoli. Il problema recinzione è stata una delle priorità che il commissario straordinario del Comune, il viceprefetto Reppucci, ha affrontato. Ha incontrato persino una delegazione di tifosi per spiegare la sua scelta. I vetri antisfondamento, per lui, saranno la risposta che mette a tacere la Commissione provinciale e risolverà i problemi.
Ma i tifosi non sono d'accordo. Ed il neo sindaco, Luigi Gravagnuolo, lo ha ribadito: «Lo stadio "Lamberti", visto che non ci sono tempi lunghi per altre soluzioni logistiche alternative, dovrà ospitare nel modo migliore lo spettacolo calcistico di C1. Squadre, arbitri, ma anche tifoserie, non dovranno subire disagi. I vetri antisfondamento, la soluzione trovata finora, non è affatto la migliore. Cava è una città umida e con un lungo inverno piovoso. Significherebbe ridurre drasticamente la visibilità per moltissimi tifosi. Perché non affidarsi ad un fossato? Da un sopralluogo fatto con tecnici amici, mi sono fatto la mia idea e la perseguirò. Un'inferriata più leggera ed un fossato nella norma (2,5 metri di profondità per 2,5 metri di larghezza) garantiranno da possibili intemperanze delle varie tifoserie e la visibilità. Ad essere sacrificate sarebbero alcune corsie della pista d'atletica. Non capisco quali siano le difficoltà che potrebbe avere la Commissione di Vigilanza per dare il nulla osta a quest'intervento».
Fonte: Il Portico
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