La Cavese risorge nella domenica del derby con la prima della classe, il Giugliano. Contro i tigrotti, prova di grande carattere dei metelliani. La cura Castellucci si vede, sul campo nessuna differenza tra la squadra col migliore attacco e quella con la peggiore difesa. A lungo, equilibrio perfetto sul rettangolo di gioco, con i due centrocampi impegnati per tutto il primo tempo più ad annullarsi che a costruire. Una gara di scacchi, che ha offerto poche emozioni alle tifoserie, che invece hanno dato vita a simpatici duelli canori. La sfida si apre con un minuto di raccoglimento per la scomparsa, la scorsa settimana, di un personaggio da anni vicino alla Cavese e super tifoso, Matteo Fausto. Gli ultrà della Curva, prima dell'ingresso in campo delle squadre, hanno fatto il giro del campo con uno striscione commemorativo tra gli applausi di tutti gli spettatori, ospiti compresi. Poi è stato derby. Vero, maschio quanto basta, ma mai scorretto e violento. Il Giugliano si fa subito ammirare con un fraseggio che porta Pignalosa in area al tiro, ma l'attaccante perde l'equilibro per una "scaltrezza" del migliore della Cavese, Aloisi, capitano e bandiera della retroguardia aquilotta. L'arbitro Ciampi sorvola. Occasione all'11' sui piedi di Perna, capocannoniere ospite: punizione di Vives e deviazione di testa che scheggia la traversa, con Capasso che dà l'impressione di poterci arrivare. Al 20' ci prova Bondi ad impensierire Gragnaniello: l'incornata non è di quelle impossibili. Le due formazioni rispondono colpo su colpo senza trovare la stoccata giusta. Il primo tempo si chiude con la Cavese a premere di più, ma senza successo. Al 44' assist di Di Vito dalla fascia e Scichilone impegna l'estremo difensore ospite, che si ripete un minuto più tardi su conclusione di Puglisi. La ripresa dimostra subito che sarà una partita diversa. Con molte più emozioni. Parte in quarta la Cavese. Da Corradino il passaggio, al 7', che dà il via all'azione del gol del vantaggio aquilotto. Scichilone riceve in area di rigore, traversone al centro per Puglisi, che ribadisce in gol. Gioia dei metelliani e maxi abbraccio per Castellucci. Ma ora c'è da soffrire per il prevedibile ritorno del Giugliano, che si concretizza al 22'. Azione sulla fascia destra animata da un affondo di Perna, il cross in area è perfetto. Staccano di testa Pignalosa e Gabrieli, la palla si impenna, con una traiettoria beffarda che scavalca Capasso. È il pareggio. Negli spogliatoi la certezza che è stato l'aquilotto Gabrieli a toccare per ultimo. La paura di un possibile tracollo aquilotto aleggia sul "Lamberti". Ma la squadra di Castellucci non ci sta. Corre l'ultimo brivido al 29', con il solito Pignalosa che di testa manda fuori di un soffio un cross di Terracciano. Poi la svolta vincente. È il 32' quando Jenny Del Prete, subentrato a Bondi, salta sulla linea di fondo Migliaccio. Palla sul primo palo, sulla quale si avventa Scichilone, che devia di testa alle spalle di Gragnaniello. E' il gol-partita. I metelliani devono soffrire ancora per altri 19 minuti (compresi i 6 di recupero dati da Ciampi di Pisa) la pressione disperata del Giugliano alla ricerca del pareggio, ma limitano i danni e chiudono vittoriosi la sfida. Le speranze ospiti si spengono proprio al triplice fischio, sulla conclusione di Perna alta sulla traversa. Gli sportivi biancoblù applaudono a lungo i propri eroi, consapevoli dell'impresa a cui hanno dato vita: aver battuto un fortissimo Giugliano.