Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, trentennale dell'impresa a San Siro
Inserito da (admin), mercoledì 7 novembre 2012 00:00:00
7 novembre 1982: Cava de’ Tirreni ha conosciuto il suo momento di massimo splendore calcistico grazie alla cosiddetta “Real” Cavese della Serie B. Sono passati 30 anni esatti da quando l’allora formazione guidata in panchina da Piero Santin irruppe nella lotta per la Serie A dopo aver vinto clamorosamente sul campo del Milan. Jordan e Tivelli fissarono il parziale del primo tempo sull’1-1, poi nella ripresa Di Michele segnò di testa il gol vincente, imbeccato da un cross dalla destra di Pavone con difesa milanista fuori gioco. Risultato finale: Milan-Cavese 1-2.
A distanza di tre decenni l’emozione di Bartolomeo “Mimmo” Di Michele rimane la stessa quando gli viene rammentata quella prodezza. «A quei tempi la Cavese era un’ottima squadra, per la Serie B era una grande squadra - ricorda Di Michele - La promozione ci sfuggì per un’inezia. Comunque, anche il Milan era una grandissima compagine: si trovava in B praticamente per caso, difatti poi vinse nettamente il campionato. A Milano vincemmo attraverso una grande prestazione».
Di Michele, che sensazione provò quando aveva realizzato che la Cavese aveva vinto? «Non è che pensai più di tanto al risultato clamoroso. Il mio fu un gol che ci permise di vincere la partita. Eravamo nelle prime posizioni, quindi fu una partita importante per la classifica. Peccato che non siamo andati in Serie A: non vincemmo la partita in casa col Palermo, nella quale avevo segnato un gol validissimo, che non mi venne concesso. Peccato, perché era difficile arrestarci. Secondo me, una squadra così forte la Cavese non l’avrà più per tutta la storia».
Quel gol a chi lo avrebbe dedicato a quel tempo? «Quando arrivai a Cava mi nacque la prima figlia, ma lo dedicai a tutti quanti». Potrà la Cavese ripetere un giorno quell’exploit? «Glielo auguro di tutto cuore, però è dura. Per fare queste categorie occorrono i soldi. Cava come città è piccolina, quindi sarebbe dura. Spero che la Cavese possa veramente tornare alle categorie che eravamo abituati a fare».
Santin, invece, era l’allenatore della Cavese di 30 anni fa. «Non speravo che la gente di Cava ricordasse così piacevolmente quel successo a Milano. Tantissimi tifosi ci seguirono anche a San Siro e si diceva che, quando giocava la Cavese, a quel tempo le strade erano deserte. Quella squadra era completa, perché aveva velocità, tecnica e forza fisica. Tutti i giocatori erano funzionali al progetto tecnico».
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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