Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, una vendita...da congelare
Inserito da (admin), venerdì 17 ottobre 2003 00:00:00
Cessioni, trasferimenti, dimissioni! Un cocktail ben assortito, che mette in fibrillazione la Cava de' Tirreni del calcio. In genere, si dice: "Morto un Papa, se ne fa un altro!". Ma nel calcio questa regola non è valida. Sono troppi gli interessi in gioco e troppi anche i campi che si vanno a toccare (o ledere, dipende dai punti di vista). Il patron Della Monica (non si può parlare di "ex", dato che è ancora lui a muovere i fili), in questi giorni sta trattando la cessione della società aquiltotta. Per la verità, sembra proprio che i soggetti in questione non godano di buona fama nell'ambiente. Il punto, allora, qual è? Se deve trattarsi di una liberazione della Società Sportiva Cavese 1919, beh...allora potremmo ritenere pure giustificato un atteggiamento del genere, anche se i tifosi non giustificano mai chi maltratta i colori biancoblù. Riteniamo, però, che Antonio Della Monica abbia preso questa decisione sull'onda emotiva del momento, ben poco favorevole, e sulla scia di numerose contestazioni, che perdurano da oltre due anni e che si sono intensificate negli ultimi mesi. In una recente intervista rilasciata ad un noto quotidiano locale, l'imprenditore metelliano ha dichiarato: «La Cavese è un conto, la vita privata ed il lavoro un altro...», accusando coloro che in modo eclatante lo hanno contestato dinanzi ad uno dei suoi supermercati di recente apertura, mischiando, così, il lavoro con lo sport e la Cavese. C'è, infatti, da parte dell'ex presidente una vena polemica, che di fatto lo infastidisce notevolmente. Della Monica ha affermato, inoltre, che questa contestazione è stata ampiamente strumentalizzata dai tifosi, semmai per fargli pagare qualche "sua mancanza nei confronti di qualcuno...!". Dopo quest'analisi sulle potenziali cause che lo hanno indotto a lasciare la presidenza della compagine aquilotta, ci sarebbero da analizzare i motivi che potrebbero riportarlo su quella poltrona ancora rimasta vacante. Già, perché in città, dopo l'eclatante notizia del suo abbandono, si è diffusa una certa inquietudine, derivante soprattutto dall'incertezza del futuro! Molti gli hanno chiesto di fare dietrofront. Visto che si avvicendano continuamente voci su fantomatici compratori, fra cui anche qualche nome che poco piace all'ambiente per noti e burrascosi trascorsi, l'invito che tutti rivolgono all'attuale dirigenza è quello di ponderare più che bene le proprie scelte, anche perché lo stesso Della Monica ha dichiarato: «In ogni caso, onorerò i miei impegni fino a giugno!». Ciò vuol dire che non c'è affatto fretta di cedere una società che è in buona salute al primo che arriva! D'altronde, questa società è cavese a tutti gli effetti ed ha sofferto e soffre per la Cavese, ragion per cui non le farebbe un qualsivoglia torto. Questo è quello che tutti i tifosi credono o vogliono credere.
Fonte: Il Portico
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