Sasà Campilongo è soddisfatto della prestazione dei suoi a Montevarchi. Nonostante la mancata vittoria, la squadra ha dimostrato di essere in salute. «E' mancato solo il gol risolutore. Se avessimo segnato, e di occasioni ne abbiamo avuto a iosa, non ci sarebbe stato da scandalizzarsi. Anzi». Sì, la Cavese ha avuto dalla sua un pizzico di sfortuna. Altrimenti avrebbe potuto allungare ancora sulla Sansovino e mantenere a distanza il Benevento.

«Ma un pizzico di sale in più a questo campionato - prova a sdrammatizzare l'allenatore dei biancoblù - lo vogliamo o no mettere? Purtroppo, quando le avversarie si chiudono a riccio davanti alla propria porta, è davvero un terno al lotto trovare lo spazio giusto. Eppure, abbiamo provato a vincere in ogni modo. Ed è questo il lato positivo della trasferta. La Cavese sta bene in salute e mentalmente. E l'obiettivo promozione, che non abbiamo mai nascosto di voler conquistare, resta nel nostro mirino». Con una partita in meno al termine della stagione. «Come ripeto da tempo - continua Campilongo - dobbiamo giocare alla giornata e non fare calcoli. Ora sarebbe inutile farne». Anche se prova ad azzardare un periodo per la resa dei conti sulle avversarie: «I giochi si faranno a 4-5 partite dal termine della stagione regolare. Solo allora ci si potrà dire con un passo in C1 o se ci si dovrà impegnare nella coda dei play-off».

La chiave di volta di tutta la stagione saranno le sfide al "Lamberti" con il Benevento, il 2 aprile, e la Sansovino, il 30 aprile. Intanto, prima della sosta della prima settimana di marzo, due turni alla portata dei metelliani. Con il Cuoio Cappiano domenica prossima, in casa, ed a Prato la settimana dopo, 6 punti facili facili. «Sulla carta. Poi il campo si dimostra tutta un'altra cosa - ammonisce l'allenatore aquilotto - non cantiamo vittoria prima del tempo. Siamo consapevoli delle nostre forze e della nostra superiorità in tecnica dei singoli. Ma a volte questo non basta».

Ed a proposito di elementi di categoria superiore a disposizione del mister, spicca il nome di Parente. L'ex trequartista di Como, Bari, Reggiana, Ancona e Venezia ha fatto il suo esordio proprio a Montevarchi. «Si è mosso benissimo - gongola Sasà Campilongo - una prestazione più che positiva». Ha le idee chiare, l'allenatore dei metelliani. Sa il fatto suo ed i risultati in questi due anni di presenza sulla panchina della Cavese gli hanno sorriso. Ma sa anche che, come è facile esaltarsi ed esaltare l'ambiente, così si può cadere nella polvere. «Non abbiamo conquistato ancora nulla. Dico a tutti di lavorare sodo, senza fare voli pindarici con la fantasia. Per centrare l'obiettivo della promozione, dobbiamo concentrarci ancora al massimo ed aspettarci il tentativo di ritorno delle altre concorrenti per il traguardo finale».

Attacco più prolifico, difesa meno perforata
E' davvero una schiacciasassi, la Cavese di Sasà Campilongo. 34 gol segnati: miglior attacco del girone, 2° tra le 90 squadre di C1 e C2 soltanto al Gallipoli (39 nel C2/C). Con 20 reti ha il miglior attacco interno del C2/B, mentre con 14 gol in trasferta divide il primato con il Gualdo. Miglior difesa: 10 i gol subiti, appena 4 al "Lamberti" (solo il Genoa, nel C1/A, sta facendo meglio) e 6 in trasferta. Maggior numero di vittorie: 13, 8 in casa e 5 in trasferta. Minor numero di sconfitte: appena 2, sempre per 0-1, dal Cuoio Pelli il 9 ottobre ed a Reggio Emilia lo scorso 22 gennaio. La Cavese, come la sola Reggiana, vanta l'imbattibilità del proprio campo, con 8 successi e 4 pareggi in 12 partite.

A 11 giornate dal termine, gli aquilotti hanno 3 punti di vantaggio sulla Sansovino e 7 sul Benevento. In 23 giornate hanno conquistato 47 punti, con un rendimento di poco superiore ai 2 punti a partita. Con questa andatura la Cavese chiuderebbe la stagione regolare a quota 76, un punteggio che regala comodamente la promozione diretta in serie C1. Andando a studiare i gironi B della C2 delle ultime 10 stagioni (dall'introduzione dei playoff e dei 3 punti per la vittoria), si può calcolare la media dei punteggi delle prime classificate: 65 punti. Lo scorso anno non fa testo, perché il girone era a 20 squadre e la Massese lo ha vinto con 75 punti, ma gliene sarebbero bastati anche 65, visti i 64 punti del Ravenna. L'anno prima il Grosseto ha chiuso al 1° posto a 64 punti, mentre nel 2002/03 la Florentia Viola ha vinto il torneo con 70 punti, ma con ben 11 lunghezze sulla 2ª (il Rimini a 59).

Parte, dunque, lo sprint finale e la Cavese deve continuare con questa splendida andatura, visto che nel C2/B non sono state poche le rimonte subite dalle prime classificate. Dopo 23 giornate del 2003/04 il San Marino aveva 4 punti di vantaggio sul Grosseto, 3° dietro anche al Gualdo, mentre nel 2002/03 la Florentia Viola era a -2 dal Rimini capolista.