Tu sei qui: Economia e TurismoDocente "gela" la Cavese
Inserito da (admin), lunedì 24 gennaio 2011 00:00:00
Il pareggio non serve assolutamente alla Cavese, che rimane ultima in classifica. Il punto va invece benissimo al Gela, reduce da una settimana turbolenta, ma in grado di tenere testa ai metelliani, che pure giocavano in casa. Qualche errore in fase di gestione del risultato da parte degli aquilotti, al cospetto di un Gela che forse la Cavese ha un po’ sottovalutato. Molto meglio la formazione ospite, soprattutto sul risultato di 0-0, con l’allenatore “pro tempore” Di Mauro che ha indovinato tutte le mosse. Senza 6 calciatori - Stamilla, Cruciani e Franciel, gli squalificati Petrassi e Giardina e l’infortunato Piano - i siciliani rispolverano davanti alla difesa Zaminga. La Cavese, priva di D’Amico, sceglie Citro a centrocampo in luogo di un Di Napoli non al top e decide di lasciare inizialmente in panchina Schetter.
La prima palla gol capita al 5’ sul destro di Bernardo, che, servito da un cross centrale di Turienzo, anticipa Nordi, ma manda la palla fuori di poco. Col passare dei minuti il Gela appare più convinto: al 12’ servizio di Cunzi per Docente, che approfitta di un rimpallo e scatta in posizione regolare, il suo sinistro è respinto però da Pane. Al 18’ c’è un cross basso di Bigazzi per Cunzi, che in extremis viene anticipato da Troise. La Cavese si sveglia ed al 33’, su una punizione di Bacchiocchi, Cipriani di testa effettua una torre e Turienzo viene anticipato da Porcaro. I campani hanno anche una grande palla gol al 42’ con Turienzo, che si sistema la palla sul sinistro e centra la traversa.
Nella ripresa la Cavese cresce: dopo due minuti Alfano tira a colpo sicuro e Nordi respinge, al 10’ Turienzo calcia verso la porta un pallone che Nordi mette in corner. E’ il preludio al gol, che arriva al 19’ grazie a capitan Cipriani, che sul lancio di Bacchiocchi si fa trovare libero e segna il vantaggio. Sull’1-0, però, proprio quando occorrerebbe maggiore attenzione per gestire il risultato, i metelliani si distraggono. Accade al 36’: Bigazzi serve Docente, che scatta in posizione regolare ed infila in rete il pareggio. Al 42’ Schetter, entrato in campo ad inizio ripresa al posto di Bernardo, reagisce dopo un fallo di Puccio ai suoi danni e la Cavese rimane in dieci. Nonostante questo episodio, la formazione di casa cerca di vincere: al 43’ ci prova Sirignano, con Nordi che respinge. Neanche i siciliani si accontentano e ad un minuto dallo scadere Docente sfiora il colpaccio. Finisce 1-1, con l’abbraccio collettivo dei giocatori del Gela, felici di uscire indenni dal “Simonetta Lamberti”.
Rossi: «Errori tattici, il contropiede ci manda in confusione»
Nel dopopartita l’allenatore Marco Rossi analizza il pareggio ottenuto. «Ci aspettavamo un avversario che non avrebbe mollato per cercare di fare risultato qui a Cava». Il pareggio ha il sapore della sconfitta. «Purtroppo, quando gli avversari prendono la palla ed organizzano qualche accenno di contropiede, andiamo in confusione. Nel primo tempo abbiamo rischiato un paio di volte, nel secondo tempo lo stesso. In certi casi ci vorrebbe una capacità tattica di capire qual è l’atteggiamento da adottare, se accorciare o scalare. Quando non facciamo bene queste scelte, possiamo essere puniti. Abbiamo avuto anche delle opportunità da gol e non le abbiamo concretizzate».
Schetter è stato proposto in campo nel secondo tempo perché non era al 100%. «D’Amico e Schetter non stavano benissimo, quindi volevamo evitare che avessero ulteriori problemi. D’Amico ha grande qualità dal punto di vista tecnico, ma Schetter per noi è un giocatore importantissimo, perché dà la superiorità numerica ed è l’unico in attacco che possa dare ampiezza e profondità alla nostra manovra. Tra avere e non avere Schetter c’è una bella differenza: quando l’abbiamo messo in campo abbiamo fatto molto meglio. Siamo Schetter-dipendenti: se manca lui, davanti facciamo davvero fatica, così come è vero che facciamo fatica a segnare se non fa gol Ciano. Al di là di questo, Cipriani ha fatto un eurogol».
Si è vista una Cavese più mutevole del solito, con un 4-3-3 mascherato dalla posizione che andava ad assumere Citro. «Si discute sempre di moduli, schemi e cambi, ma se non c’è la qualità nei giocatori, non è che si vada tanto lontano. Se vogliamo dirla tutta, abbiamo iniziato con un 4-3-3, poi siamo passati al 4-4-2 e, nel momento in cui siamo passati in vantaggio, abbiamo schierato un 4-5-1. I moduli vanno interpretati, ma se qualcuno non è nella giornata migliore, si può fare fatica». Dal mercato il tecnico non si aspetta nulla. «Stiamo attenti a quello che accadrà: quando riprenderemo il campionato, il mercato sarà finito ed allora avremo tutti le idee più chiare».
Mercato e recupero punti gli obiettivi prima della ripresa
Dopo la partita di ieri, si giocherà a Terni il 6 febbraio. Fino a quel momento la Cavese avrà due settimane per ragionare sul da farsi, in ambito sia societario che tecnico. I metelliani non hanno, infatti, ancora concluso il calciomercato e potrebbero valutare l’inserimento in organico di un’altra punta. Nonostante, poi, una parte della tifoseria abbia attribuito la colpa del pareggio con il Gela alle scelte tecniche di Marco Rossi, la Cavese non ha intenzione di cambiare allenatore proprio ora. Esclusa l’ipotesi di condurre la squadra in ritiro. Anche nell’ambito della gestione societaria, patron Spatola non rimarrà immobile: pur lasciato solo dagli imprenditori locali, si sta prodigando umilmente per ottemperare a tutta una serie di scadenze che riguardano sia l’interregno della nuova società sia il periodo precedente, e soprattutto si sta impegnando per fare in modo che i punti di penalizzazione da 7 possano scendere sensibilmente.
Per domani, infatti, è prevista un’assemblea societaria al cui ordine del giorno ci dovrebbero essere i contributi del campionato attuale, compresa l’Iva concernente l’anno scorso. Inoltre, la Cavese non dispera di poter riottenere dall’arbitrato il punto che le era stato sottratto nella classifica per i contratti di garanzia: ci sarebbe, infatti, un documento che dichiarerebbe sospesi quei contratti, in attesa di un riscontro sulla loro validità. Pertanto la società ha proposto appello ed ora aspetta che venga fissata l’udienza. Altra questione su cui la Cavese crede in uno sconto dell’arbitrato è quella che riguarda i famigerati 5 punti della prima penalizzazione. Se la società avesse ragione, sfruttando la tesi dell’accorpamento, allora si ridurrebbe in maniera significativa la differenza in classifica rispetto al Barletta, che è ora la prima squadra su cui i metelliani possono fare la corsa per evitare l’ultimo posto, che vorrebbe dire retrocessione diretta.
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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