Tu sei qui: Economia e TurismoDolomiti, scatta il numero chiuso per auto e moto. Soluzione anche per Costa d'Amalfi?
Inserito da (redazionelda), lunedì 23 luglio 2018 22:20:27
Sulle Dolomiti stop al traffico: è scattato da oggi scatta, al Passo Sella, il numero chiuso per auto e moto. Per poter transitare sarà necessario un pass. L'obiettivo? «Spostare il traffico dai veicoli privati ai mezzi pubblici e alternativi come l'autobus, la funivia o la bicicletta, riducendo in questo modo le emissioni, tutelare l'ecosistema alpino e offrire ai turisti una nuova esperienza nella natura», hanno detto gli assessori Mauro Gilmozzi della Provincia autonomia di Trento, e Florian Mussner e Richard Theiner della Provincia di Bolzano.
Dopo la sperimentazione dello scorso anno con la chiusura al traffico motorizzato il mercoledì in estate, ora la Provincia di Bolzano, unitamente a quella Trento, lancia una nuova iniziativa, denominata #dolomitesvives, che prevede dal 23 luglio al 31 agosto la limitazione del traffico sul Passo Sella. Queste limitazioni saranno in vigore dal lunedì al venerdì, tra le ore 9.00 e le 16.00. Si potrà accedere al passo Sella con un pass gratuito della validità di un'ora da richiedere direttamente presso i punti informativi e di registrazione posizionati lungo la strada di accesso al passo da entrambi i versanti. Ci sono anche pass online tramite l'app Open Move oppure www.openmove.com. L'offerta del trasporto pubblico sarà potenziata.
Attualmente nelle giornate di punta transitano sul passo Sella oltre 5.000 veicoli. L'obiettivo per quest'estate è una riduzione del traffico giornaliero del 20% facendo riferimento a valori medi. Di mattina dovrebbero così poter transitare non oltre i 200 veicoli all'ora, mentre nel pomeriggio un numero compreso fra i 100 e i 150.
Ogni 15 minuti, sia di mattino che di pomeriggio, sarà a disposizione un collegamento con bus del trasporto pubblico da Ortisei per raggiungere passo Sella. Da Corvara a Colfosco è previsto un collegamento pubblico verso il passo Sella ogni 60 minuti. Vi è inoltre la possibilità di avvalersi anche degli impianti come, ad esempio, della nuova cabinovia Sassolungo, da Plan de Gralba con l'impianto del Piz Seteur, con la seggiovia Gran Paradiso, da Selva di Val Gardena con l'impianto del Ciampinoi e da Santa Cristina con la seggiovia Monte Pana e proseguendo con la Mont de Seura.
Nessuna limitazione, invece, per i mezzi a trazione elettrica, i mezzi pubblici, gli ospiti delle strutture ricettive della zona del passo Sella e le persone che al passo hanno il posto di lavoro, i mezzi di soccorso e i veicoli agricoli.
Impedire a orde di turisti di invadere quelle località che per loro natura sono gioielli di incomparabile bellezza, perché raccolte, fragili, difficilmente raggiungibili, è da sempre il sogno anche in Costa d'Amalfi, specie dopo le invasioni "barbariche" dello scorso ponte festivo che ha causato la paralisi della viabilità sull'Amalfitana.
E' vero, i turisti fanno bene all'economia locale e nazionale, tengono in piedi interi territori. Ma quando sono troppi il quadro cambia drasticamente. Lo sanno bene ad Amalfi e Positano, ma anche a Ravello oramai, centri turistici rinomati in cui da terra e da mare, nel clou della stagione turistica, sembra assistere a veri e propri assalti pirateschi, mordi e fuggi, che talvolta rendono impossibile la vita dei residenti, snaturando i luoghi per loro carattere intimi, raccolti, fragili. E da qualche tempo, in Italia, l'idea di contingentare le visite a interi borghi, cittadine e posti si fa sempre più solida. Da Venezia a Capri, alle Cinque Terre e ora persino sulle Dolomiti.
Col pericolo, però, di trasformare queste destinazioni in musei senz'anima proprio sull'onda di un meccanismo che dovrebbe tutelarli. Una questione vecchia quanto il mondo qui in Costiera, che di certo non abbiamo la pretesa di risolvere su due piedi.
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Fonte: Il Vescovado
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