Tu sei qui: Economia e TurismoEcco Sportillo, l'erede di Mari
Inserito da (admin), venerdì 14 luglio 2006 00:00:00
E' tempo di visite mediche ed analisi cliniche per vecchi e nuovi aquilotti presso il Centro di Fisiopatologia Respiratoria, diretto dal dott. Mario Polverino. Naturalmente, tutto programmato e supervisionato da Antonio Massa, medico sociale della Cavese. «Abbiamo stilato un calendario di appuntamenti - sottolinea Massa, ortopedico presso l'Asl Salerno 1 - con tutti i nostri calciatori. Si è già sottoposta agli esami la gran parte tra mercoledì ed ieri: Alfano, Schetter, Volpecina, Arno, Di Bonito, Senatore, Manzo, Rossi, Cerchia ed i nuovi arrivati De Giorgio, Romondini, Cuomo e Sportillo. Il prossimo turno sarà per Nocerino, Rodomonti, Sorbino. Il 18 toccherà infine a Mancinelli, Pittilino, Tatomir, Aquino ed a qualche altro ritardatario. Tutto secondo i piani: il 18 mattina ci ritroveremo allo stadio per i test fisici ed il 20 partiremo per il ritiro di Montefiascone».
Ieri è stata la prima volta a Cava dei nuovi acquisti. Pietro Sportillo, difensore centrale che la Cavese ha ingaggiato dopo lo svincolo dal Foggia, è sembrato tra i più euforici: «Mi è subito piaciuta questa città. Spero che gli allenamenti non si svolgano come lo scorso anno a Mugnano del Cardinale, perché ho serie intenzioni di prender casa a Cava con mia moglie». Pietro è di Brindisi, ha 28 anni ed una bella carriera costellata di stagioni esaltanti in C ed anche in B. Nel suo palmares le annate di C al Casarano, sua città d'adozione calcistica e della moglie, di serie B al Messina e le ultime stagioni al Benevento prima ed al Foggia dopo. «In terra dauna è stata una bellissima stagione. Un gruppo che sicuramente troverò altrettanto affiatato qui a Cava, come mi dice il mio amico Nocerino, che ho avuto quale compagno di reparto al Benevento due anni fa».
Per Pietro Sportillo una maglia sulle spalle con una pesante eredità. Quella di Catello Mari. «Mi hanno parlato di Catello e mi sono emozionato. Se riuscirò a offrire agli sportivi metelliani un "pelo" di quello che ha fatto Mari, sarò già orgoglioso di quello che farò». Molte squadre erano su di lui in questa prima fase di calcio-mercato. Perché ha scelto la Cavese? «E' facile rispondere: la determinazione della società, del diesse Dionisio e del presidente Fariello. Sono bastate poche parole per capire che il progetto guarda lontano».
Fonte: Il Portico
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