Tu sei qui: Economia e TurismoGirone B per la Cavese, stasera presentazione al "Lamberti"
Inserito da Luigi Menghini (admin), venerdì 31 luglio 2009 00:00:00
Una leggera seduta di scarico, un pranzo veloce e poi tutti in pullman per far ritorno in sede. La Cavese ha lasciato ieri pomeriggio il ritiro di Montefiascone dopo 19 giorni di lavoro e 4 amichevoli, che consentono di tracciare un bilancio piuttosto dettagliato sui pregi (tanti) e sui difetti (pochi e di natura strutturale), sulle note liete e su quelle stonate, sulle sorprese e sulle piccole delusioni dell’organico biancoblù.
COSA VA. Funziona meravigliosamente il modulo tattico proposto da Agenore Maurizi. Il 3-4-3 esalta la grossa qualità degli esterni d’attacco, enfatizza il lavoro dei mediani e rende più robusta la linea difensiva. I test amichevoli (tutti di spessore: contro rappresentativa provinciale di Viterbo, Gavorrano ed Olbia) lo hanno confermato: la Cavese, rinnovata nei sistemi tattici, nell’organico e nelle ambizioni, riesce a trovare con estrema naturalezza la via del gol, grazie al coinvolgimento massiccio nella costruzione della manovra offensiva dei laterali (tanto quelli del tridente, quanto quelli di centrocampo). Ben 15 le reti realizzate complessivamente nelle 4 amichevoli disputate. Mattatore assoluto il brasiliano Cruz (tripletta alla selezione di Viterbo, acuto contro l’Olbia), che ha chiuso a quota 4, seguito da Tarantino, Prevete e dai giovani Dioneo e De Simone (tutti con 2 gol all’attivo). Appena 3, invece, le reti subite, ma tutte riconducibili ad errori singoli generati dalla stanchezza, non di certo a difficoltà nella fase difensiva. Su quella Maurizi ha battuto forte fin dal primo giorno di ritiro, ottenendo risultati discreti nel lavoro di copertura degli esterni, eccezionali nell’intesa tra Cipriani, Nocerino e Farina. Al di là dei numeri, impressiona positivamente la qualità dell’organico e la possibilità di scelta piuttosto ampia. In maniera particolare nel reparto offensivo, che vanta 6 potenziali titolari: Turienzo e Cruz per il ruolo di centro-boa, Schetter, Tarantino, Bernardo e Varriale per garantire ampiezza alla manovra.
COSA NON VA. C’è un buco evidente sulla corsia sinistra del centrocampo. Ha lasciato un po’ a desiderare, poi, il gigante argentino Turienzo (appena 1 gol in 4 amichevoli): sarà colpa della stazza fisica imponente o dei tempi più lunghi per assimilare i concetti del 3-4-3.
GLI OBIETTIVI. Ufficialmente si lotta solo ed esclusivamente per la salvezza. L’organico è stato snellito, ringiovanito, sulla carta anche ridimensionato dalle partenze di Alfano, Ischia ed Aquino. Ma la qualità c’è ed un pensierino alla zona play-off non è poi così tanto azzardato rivolgerlo.
STASERA PRESENTAZIONE AL “LAMBERTI”
Aspettando il debutto in Coppa Italia Tim col Varese, la Cavese si presenta alla sua solita maniera: al “Simonetta Lamberti” e col classico rito benaugurante del saluto sotto la Curva. Questa sera, con inizio alle ore 19.30, la squadra, il tecnico Maurizi e lo staff societario saranno accolti da un bagno di folla dopo il lungo periodo di ritiro trascorso a Montefiascone. Ci sarà anche l’ultimo arrivato della comitiva, il difensore Filippo Di Stani, classe ’87, arrivato dal Perugia nell’ambito dell’operazione che ha portato in biancorosso Lacrimini, che non rientrava più nei parametri tecnici ed economici della Cavese. Aspettando che s’evolva la situazione per la corsia sinistra del centrocampo, nella gara d’esordio di domenica sera si adatterà ancora una volta Favasuli. Da sciogliere il ballottaggio in regia tra Scartozzi e Prevete e quello in attacco tra Cruz e Turienzo.
LA CAVESE NEL GIRONE B
La composizione dei due gironi di Lega Pro ha confermato l’idea di partenza, quella di tenere quanto più lontane tra di loro le focose piazze campane. La Cavese è stata inserita nel girone B, quello ribattezzato del “Sud”, nonostante la presenza del Verona quest’anno. Un solo derby per gli aquilotti, con il Real Marcianise. Nel girone A, invece, sono andate le altre squadre campane, Paganese, Sorrento e Benevento.
La composizione dei due gironi negli ultimi anni è stilata anche sulla base dei rapporti di Polizia intorno alle manifestazioni sportive. Meno derby, meno scontri: più o meno questo la filastrocca che regna in una logica, però, poco chiara. Dunque, niente derby tra Paganese e Cavese dopo 4 sfide consecutive, egualmente ripartite nelle ultime due stagioni di Prima Divisione.
Girone nel complesso difficile per la Cavese, che dovrà vedersela con l’onnipresente Taranto e l’ambizioso Cosenza, con il rinato Pescara ed il “ripescato” Potenza, ma anche con Foggia, Verona, Ternana, Rimini, Reggiana, Spal e Ravenna. A completare il quadro Andria, Giulianova, Lanciano, Pescina, Portogruaro e Marcianise.
Agenore Maurizi, tecnico della Cavese, commenta: «E’ un girone duro, ma i valori sono equamente distribuiti, perché anche il girone A è molto forte. Non sono preoccupato per nulla, anzi ho molti stimoli per la prossima stagione, voglio giocarmela alla pari. Ad occhio ci sono 7/8 squadre costruite per la vittoria finale. Penso al Verona, ma anche al Rimini retrocesso, Cosenza e Pescara che si sono rinforzate, un po’ come Ravenna e Reggiana. La differenza tra i due gironi? Nel nostro conta molto il fattore campo, ci sono molte piazze calde che faranno pesare tutto il loro calore».
Fonte: Il Portico
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