Stasera, ad ora di cena, Corrado «Ciccio» Grabbi può trasferirsi al Napoli. Stasera, a cena, si incontreranno Peppe Accardi (nella foto in alto), uno dei procuratori dell'attaccante, e Graeme Souness, coach del Blackburn. Al momento, le parti sono ferme sui loro propositi: il Napoli vuole il calciatore in prestito con diritto di riscatto; il club inglese vuole cedere subito il suo cartellino, concedendo il pagamento dilazionato a partire dalla prossima stagione. Accardi, ottimo amico del diesse Pavarese, sonderà il terreno, valuterà se qualcosa è cambiato nelle idee del Blackburn. Poi, telefonerà a Pavarese per comunicargli l'esito del vertice notturno. Il Blackburn vuole cedere Grabbi, Grabbi vuole il Napoli, il Napoli vuole Grabbi, ma non ha fretta, non avendo soldi. Dunque? Tutto, o quasi, appare semplice. O quasi, perché c'è l'endemico male del Napoli: i conti sono in rosso, ulteriori indebitamenti non è possibile farne. Il Napoli dovrà finanche cedere qualche suo calciatore, per non veder lievitare il tetto degli ingaggi. Ecco perché Pavarese, naturalmente con la supervisione di Corbelli e di Ferlaino, sta valutando le offerte giunte dalla Spagna per Husain (lo vogliono Celta Vigo e Villareal, ma in prestito, mentre Corbelli e Ferlaino vorrebbero cederlo definitivamente), quelle del Bologna e del Piacenza per Troise. Un secco no, invece, hanno ricevuto il Parma per Stellone ed il Chievo per Bocchetti. Grabbi, pur di venire a Napoli, sta facendo di tutto per agevolare la trattativa. È pronto a ridursi l'ingaggio, che al Blackburn è di due miliardi e mezzo di lire. Il suo contratto scadrà tra quattro anni. Se stasera l'affare verrà concluso (ma non è da escludere che il braccio di ferro tra Blackburn e Napoli continui), da quando Grabbi potrà essere utilizzato da De Canio? «Fisicamente, sto benone. Poi, sono certo che a Napoli troverei chi mi metterebbe al top in poco tempo», dice «Ciccio». Dunque, se stasera ci sarà la firma, lei potrebbe esordire contro la Salernitana? «Sì, ma per ora è bene non parlarne. Sa, non c'è ancora niente di definitivo. Stasera, verrà a Londra il mio procuratore. Mi auguro che dia a tutti la notizia che tutti aspettano». Lei ha già fatto le valigie? «No, per scaramanzia». Per lei si coronerebbe un sogno? «Sì. Napoli è la piazza ideale per uno che ha tanta voglia di fare bene». Il Napoli chiederà a lei ed a Stellone i gol-promozione. «Possiamo parlarne dopo che l'accordo sarà trovato? Come dice Trapattoni? Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco...». Intanto, per la gara contro il Genoa solo Luppi sembra recuperabile. Ieri, il difensore ha regolarmente svolto la partitella. Questa la formazione: Mancini; Villa, Bonomi, Luppi, Bocchetti; Ametrano, Vidigal, Magoni, Jankulovski; Stellone, Floro Flores. Resta in forte dubbio Rastelli, sono out Baccin e Saber. Sono giunte le convocazioni di Gentile per l'Under 21 dal 14 al 16 gennaio: sono stati chiamati anche Bocchetti e, per la prima volta, Paolo Cannavaro, ex-azzurro.

Futuro incerto per il ceko Jankulovski: «Addio possibile»

Sono azzurri i tiratori scelti della serie B. È il Napoli, infatti, la squadra che ha segnato più gol dalla distanza lunga: ben sette, affidati a centrocampisti e difensori. Capocannoniere è Montezine con tre centri, seguito da Jankulovski (nella foto al centro) con due gol. «Giocare largo non mi consente di tirare molto a rete, però - dice Jankulovski - mi sto specializzando in assist. L'ultimo a Stellone a Como». Il centrocampista ceko, pur essendo stato dichiarato incedibile da De Canio, non esclude un eventuale trasferimento: «Il club ha problemi e davanti ad offerte interessanti dovremo pensarci tutti quanti».

Bocchetti: «Il segreto? Tutti si sentono un po' napoletani»

«Noi non siamo napoletani...», urlano, cadenzando le sillabe, i tifosi delle squadre avversarie del Napoli. Un modo sterile per tentare di offendere i «nemici». Basterebbe replicare, con sarcasmo, «tranquilli, nessuno è perfetto», ma i supporters napoletani preferiscono sorridere, ben consci del limite di coloro che strepitano. Il giusto contrario di questo fenomeno idiota si sta verificando nello spogliatoio di De Canio. Tutti si sentono napoletani, non solo Caruso, Troise, Rastelli, Floro Flores, Bocchetti ed Ametrano. «Stiamo lottando tutti con quel pizzico di ardore in più che si acquista quando uno "sente" particolarmente il proprio lavoro o la causa per la quale lotta. Tutti impegnati con la stessa grinta: dai calciatori esperti e navigati, come Mancini, Luppi e Magoni, agli stranieri, a tutti gli altri, sia pure nati lontano dalla nostra città», osserva Antonio Bocchetti (nella foto in basso), fiore all'occhiello del gruppo dei napoletani-doc della squadra. De Canio crede molto in questo giovane esterno della difesa e lui è affascinato dalla figura dell'allenatore: «De Canio ha costruito un gruppo eccezionale. Non bastasse, qui ci sono tanti calciatori con gli attributi. Tutti stiamo dando il nostro contributo per far sì che il Napoli risalga in A». Fuori Rastelli, per infortunio, Troise e Caruso, dovreste essere in tre i napoletani impegnati contro il Genoa. «Il nostro allenatore va apprezzato per la sua coerenza e per la sua correttezza. Non toglie di squadra chi fa bene. Il posto bisogna guadagnarselo, giorno dopo giorno, lavorando con serietà ed applicazione. Il discorso vale per tutti: napoletani e non napoletani». Bocchetti è richiesto da altri club. «Sto bene a Napoli. Ho la famiglia, ho la ragazza, ho gli amici, ho una grande squadra e con questa voglio giocare in A. Sono certo che riusciremo a recuperare lo svantaggio. Sarà bene, comunque, non prendere sotto gamba la gara col Genoa». Dello stesso avviso gli altri due napoletani, Ametrano e Floro Flores. «Ho giocato poco sinora, ma sono sereno perché ho uno splendido rapporto con De Canio. Apprezzo la sua onestà nelle scelte. Spero di poter dare di più il mio contributo, cercando di non deludere le aspettative», dice Ametrano. Di poche, ma significative parole, Floro Flores: «Toccherà a me? Lo spero. Tutti siamo impegnati per riportare il Napoli in A. Spero di restare in azzurro, non voglio andare via. De Canio mi ha insegnato molto, mi auguro di ricambiare la sua stima».