Tu sei qui: Economia e TurismoIl direttore Flavio Colantuoni conclude la sua carriera in Costiera Amalfitana e sceglie "Il Vescovado" per salutare gli amici e colleghi
Inserito da (Admin), lunedì 30 novembre 2020 12:44:30
Ha guidato il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa di Conca dei Marini fin dalla sua riapertura, il direttore Flavio Colantuoni annuncia il termine della sua lunga carriera professionale per sopraggiunti limiti di età.
E lo fa dalle pagine del giornale della Costa d'Amalfi con una lettera intensa di ringraziamenti (leggi qui l'articolo de Il Vescovado).
Sentirsi adottati da una terra... Finché non lo si prova sulla propria pelle non si può capire cosa significa, che emozioni dà, che tracce lascia nel proprio cuore. Io l'ho provato e so già che valore avrà per il resto della mia vita. Io mi sento adottato da Amalfi, da Conca dei Marini in primis e dalla Costiera Amalfitana tutta... Ero arrivato da voi come direttore di un'eccellenza alberghiera come il Monastero Santa Rosa, straordinario Spa Resort Hotel di Conca dei Marini, onorato della scelta fatta dalla proprietaria Bianca Sharma. Ma ero anche un ospite ‘veneto' che, lontano da casa, cercava anche dei nuovi punti di riferimento e delle nuove amicizie. Voi, gente della Costiera Amalfitana, mi avete coperto di coccole, fino a farmi sentire uno della vostra terra. Ho vissuto dieci anni straordinari al Monastero Santa Rosa, un periodo bellissimo e ricco di soddisfazioni professionali. E questo, nonostante il compito assegnatomi fosse uno dei più delicati e carichi di responsabilità che io mi sia mai trovato ad affrontare. Se questa sfida professionale è diventata anche un'esperienza umana unica e irripetibile lo devo a voi amalfitani, conchesi e cittadini della Costiera Amalfitana, che mi avete trasmesso tutto il vostro calore e lo spirito passionale della vostra terra. Sentimenti che mi hanno sostenuto costantemente, anche nei momenti più impegnativi. C'era in gioco molto in questa scommessa: la memoria di un luogo caro a tutta la gente della Costiera - valore che dovevo contribuire a rinnovare - e il prestigio di tutto il team chiamato ad affiancarmi nell'impegnativo (ma stimolante) compito. Grazie anche a voi tutto è andato bene in questo progetto, tanto che qualcuno lo ha definito ‘un sogno realizzato'.
Ora me ne torno in Veneto, sento che è giunto il momento per farlo. Torno a casa con il cuore pieno di emozioni, grato alla proprietà della struttura, ovvero all'imprenditrice americana Bianca Sharma (che dieci anni fa mi chiamò qui e mi entusiasmò con il suo progetto ambizioso di recuperare trasformare il Monastero Santa Rosa in un resort di charme), ma grato anche a voi per il coraggio che mi avete dato con la vostra stima e il vostro affetto.
In questi dieci anni centinaia di vite hanno incrociato la mia. Poiché non posso salutare tutti personalmente - dalle autorità locali, alle persone che ho conosciuto e con cui ho collaborato, voglio affidare alle colonne de "Il Vescovado" il mio messaggio di ringraziamento ad Amalfi, a Conca dei Marini e alla Costiera Amalfitana tutta. Scelgo "Il Vescovado" perché è una testata che è sempre stata accanto al Monastero Santa Rosa, di cui ha raccontato ogni momento di crescita e di successo. Premi internazionali compresi. Anche grazie al giornale io ho potuto stringere legami più autentici con le persone che vivono e frequentano la magnifica Costiera Amalfitana. Io, tra le righe, ho potuto anche far trasparire come questa esperienza professionale e umana sia stata la più bella e più appagante che io abbia vissuto in carriera. E lo dico dopo aver lavorato in varie parti del mondo, alla guida di realtà alberghiere di alto profilo.
Voglio sottolineare che se il Monastero Santa Rosa è diventato una delle stelle del firmamento dell'hotellerie internazionale lo si deve anche grazie all'impegno di tutti i lavoratori che si sono avvicendati al mio fianco in questi dieci anni.
So già che mi mancherà tantissimo il calore di tutti voi amalfitani. Mi congedo con tanta nostalgia. Nella vita professionale tutto ha un inizio e una fine, specie quando l'età avanza e l'anagrafe ha il suo peso. Ma vi voglio dire fin da ora che un piccolo ruolo qui lo voglio conservare, soprattutto per mettere a disposizione la mia esperienza ai giovani. Specie a quelli che frequentano la scuola alberghiera. Lo faccio perché credo nel futuro e credo che chi, come me, ha avuto la fortuna di vivere un'esperienza così bella, debba in qualche modo esprimere la propria riconoscenza. Io sento di poterlo fare con il cuore. Grazie Amalfi, grazie conchesi, grazie gente della Costiera. Oggi mi sento uno di voi.
Flavio Colantuoni
Fonte: Positano Notizie
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