Non fossero sufficienti la certezza di non poter disporre di Stellone ed il dubbio legato al recupero di Montervino, a far diventare più incerta e tesa la vigilia di Napoli-Ternana ecco che, ieri, altri due azzurri sono andati a rendere più folta l'infermeria. Il solito Saber, appena giunto a Soccavo, ha preferito non svolgere la seduta a causa di un mal di schiena. Poi, verso la fine dell'allenamento, una buca ha procurato a Pasino la distorsione della caviglia sinistra. Per lui, cure a base di ghiaccio e di antinfiammatori. Oggi, si valuteranno le condizioni del fantasista. Colomba ha immediatamente fermato l'esercitazione: al ritmo di due al giorno, prima Stellone e Montervino, poi Floro Flores e D'Angelo, infine Saber e Pasino, è apparso serio il rischio di non avere un undici presentabile per una partita delicatissima. Dunque, fine dell'allenamento ed inizio di un'altra emergenza. Emergenza, un termine che ha spesso caratterizzato questo campionato. «Sarà una stagione ricca di sofferenze», dissero Marchetti e Colomba nel giorno della loro presentazione. Buoni profeti, sì, ma mai avremmo immaginato di arrivare al punto in cui siamo. Appare evidente che quasi tutti hanno fatto il meglio del peggio. Dunque, è ancora una volta emergenza per lo sfortunatissimo Colomba. Sorgono nuovi problemi per la formazione. Proviamo ad abbozzarne una, con le possibili alternative: Manitta; Bonomi, Baldini (D'Angelo), Savino; Saber (Martinez), Vidigal, Marcolin, Martinez (Montervino); Montezine (Floro Flores), Pasino (Montezine); Dionigi. Ovviamente, Colomba spera di poter recuperare sia Montervino che Pasino e Saber. Dopo quello di Stellone, lo stop di Pasino, al momento, è quello che preoccupa di più. Il fantasista, rimproverato insieme agli altri da Colomba il giorno prima, rischia di restare fuori per una banale distorsione. Montervino, che ha svolto lavoro differenziato con Floro Flores e D'Angelo, sta facendo di tutto per essere in campo: «Il dottor Russo e Carmando si stanno prodigando per farmi recuperare a tempo di record, ma non si stancano di dirmi che il rischio di una recidiva esiste. Io voglio provare, perché questa partita è troppo importante. Oggi farò un test decisivo. Improponibile quello di ieri, avendo come avversario il prof Albarella. Oggi faccio la partitella, poi vedremo come reagirà il muscolo. Voglio esserci contro la Ternana. Verranno in 60mila a sostenerci? Solo in 60mila? Scherzo, bisogna ringraziare questa gente che non ha simili al mondo per passione e competenza. Saranno la nostra arma in più». Combattente nato, Montervino non si arrende, anche se sa di rischiare. Magari anche qualche altro azzurro avesse la sua tenacia e la sua grinta! Grinta e tenacia non difettano a Bonomi. «È la partita in cui ci giocheremo tutto. Dimentichiamo quanto è avvenuto sinora e pensiamo solo a battere la Ternana. Perché ho commesso quel fallo a Venezia? Capita di andare a raddoppiare su un avversario e di rientrare in ritardo». L'aggressione a Bocchetti a Venezia? «Un episodio. Qualcuno, prima della gara a Venezia, si è lasciato andare. Capitò anche a Genova, quando ci fu l'assalto al pullman della squadra, prima della partita col Genoa. Episodi che non condizionano il nostro rendimento. E poi, sappiamo che la città è al nostro fianco, perché il Napoli è dei napoletani. Le malignità di Gaucci e Preziosi? Chi pensa alla maladefe non dovrebbe far parte del calcio. Comunque, bando alle chiacchiere: riscattiamo Venezia, battiamo la Ternana e salviamoci. Solo questo conta».