Il Napoli, per il momento, non è iscritto al campionato. Ieri la Lega Calcio ha inserito la formazione azzurra nella lista delle «rimandate», di quelle squadre che non hanno i conti in regola ed alle quali vengono concessi altri sei giorni per far quadrare i bilanci ed ottenere il permesso di giocare. Per l'iscrizione al campionato bisogna presentare garanzie al governo del calcio. Garanzie rappresentate dai bilanci chiusi al 30 giugno, che la Covisoc (l'organo di controllo economico della Federcalcio) analizza e sui quali delibera. Poi la parola passa alla Lega Calcio, che, sulla base delle relazioni Covisoc decide per l'iscrizione al campionato. Ieri la Lega ha fermato gli azzurri, al pari di Roma e Lazio in serie A, Palermo, Genoa, Fiorentina, Messina e Verona in serie B. Tutte queste società hanno tempo fino alle 19 di domani sera per presentare ricorso (il Napoli lo ha già preparato e lo depositerà questa mattina) ed entro le 19 di lunedì prossimo dovranno depositare la documentazione che attesta la regolarità dei bilanci contestati. Il Napoli, dunque, ancora nell'occhio del ciclone. Il bilancio presentato dalla società non ha convinto la Covisoc ed ha costretto la Lega a fermare il club di Naldi. Il problema sarebbe legato ad uno sbilancio di sette milioni di euro, che era stato già accertato, per il quale la società partenopea si era addirittura autodenunciata all'organo di controllo economico del calcio. Per questa cifra i dirigenti azzurri hanno chiesto, ed ottenuto, una dilazione alla Covisoc: potranno far fronte al debito entro il 31 dicembre del 2002. Ma per concedere la dilazione la Covisoc ha chiesto una fidejussione da parte di un terzo, pronto ad accollarsi il debito nel caso in cui alla scadenza la società non fosse in grado di pagare. Detto-fatto, la società si è prodigata per cercare un istituto bancario disposto ad accollarsi l'onere. Pare che ci siano state difficoltà, così il Napoli ha pensato ad un secondo tipo di garanzia, una fidejussione assicurativa. Sembra che il debito fosse garantito da un broker assicurativo e che la fidejussione non abbia convinto la Covisoc, che non ha accettato nemmeno l'incartamento, respingendolo e rimanendo in attesa di ulteriori garanzie. C'è un'altra versione, in base alla quale la Sic, Società Italiana Cauzioni, non ha spedito in Lega il fax di conferma della fidejussione. Comunque, il Napoli si è rimesso in moto ed avrebbe già trovato un altro istituto assicurativo (si parla della Meie) pronto a garantire il debito ed a consentire al club l'iscrizione al campionato. Sprint di fine luglio, dunque, per Salvatore Naldi (nella foto), che entro il 29 dovrà iscrivere il Napoli ed entro il 30 dovrà versare al Mediocredito 7,5 milioni di euro. È la prima rata della restituzione del debito (30 milioni di euro) che Corbelli ha contratto nel 2000 per acquistare il Napoli; è la prima tranche del pagamento che Naldi ha assicurato all'ex socio bresciano. Un altro scoglio importante da superare, prima di poter pensare al mercato e ad una squadra che dovrebbe diventare grande, ma che continua ad essere frenata dai guai economici.

Iscrizione, Naldi rassicura i tifosi

Salvatore Naldi, allo stadio di Bolzano, ha parlato con serenità dell'allarme iscrizione. I tifosi sono preoccupati...«Perché? Non c'è motivo. Entro il 29 luglio tutto sarà a posto. Io sono il primo tifoso e non sono preoccupato, neanche gli altri devono esserlo». Ma la Lega non vi ha iscritti...«Per me la scadenza è a fine mese: entro quella data i problemi di bilancio saranno risolti». Significa che si può parlare di mercato? «Certo. Anzi, la giornata che ho vissuto in Lega è stata importante, perché ho conosciuto presidenti di tante squadre, con i quali potremo intavolare discorsi di mercato».

IL TRIANGOLARE DI BOLZANO

Doppia sconfitta per il Napoli contro Hannover e Lazio

Il Napoli perde entrambe le partite, contro Hannover e Lazio, con l'identico risultato (1-0), ma Colomba trae utili indicazioni dal doppio confronto nella «Coppa Wurth», vinta dai tedeschi grazie al 4-2 finale (ai rigori) sui capitolini. Ha una squadra che ha la grinta che lui le chiede e gioca con l'applicazione che lui pretende. Contro avversari di rango superiore, i suoi ragazzi si sono battuti con ardore e concentrazione. Si sono arresi ai tedeschi per un'ingenuità difensiva; hanno alzato bandiera bianca al cospetto della Lazio dopo che l'arbitro ha annullato una rete valida di Pavon. Un aspetto va, comunque, tenuto nella giusta considerazione: anche a Bolzano il Napoli ha confermato che in attacco manca di peso. C'è il solo Stellone. È questo, per ora, il limite più appariscente e pericoloso. Si comincia con Napoli-Hannover 96. Appare subito evidente il differente grado di preparazione: per i tedeschi l'11 agosto sarà già campionato. Con il passare dei minuti, gli azzurri prendono le misure agli avversari, ma senza portare pericoli alla porta di Sievers. Colomba (nella foto) può essere soddisfatto per l'applicazione dei suoi calciatori: squadra corta, pressing, gran movimento, fuorigioco. Restano alcune ingenuità da evitare, soprattutto in fase difensiva, e la difficoltà endemica a trovare sbocchi in attacco. Il Napoli conclude il tempo avendo il possesso del pallone e padronanza del campo, ma il finale gli risulta fatale. Un fuorigioco non riesce e per Stendel è un gioco da ragazzi battere Mancini con un tocco in diagonale. Nella successiva partita contro la Lazio è quasi identica la formazione che Colomba manda in campo. Fuori Troise, Montezine e Stellone; dentro Villa, Sesa e Rastelli. Al 13' il Napoli va in gol con una prodezza di Pavon, che batte Marchegiani nel sette, alla destra del portiere, ma il segnalinee indica la posizione di fuorigioco di Rastelli, nettamente ininfluente. Dopo un salvataggio su Crespo, Mancini nulla può quando Inzaghi, dopo un tocco dei difensori napoletani, si ritrova da solo dinanzi alla porta. Facile per lui battere a rete e portare in vantaggio la Lazio.

Colomba: «Ci serve tempo»

Appare sereno Colomba, per la doppia prestazione della squadra, ma soprattutto per quanto riguarda l'iscrizione al campionato: «Il presidente mi ha detto di stare tranquillo. Lui è sereno, dobbiamo esserlo anche io e la squadra». Primi giudizi sul doppio confronto: «Contro i tedeschi è apparso evidente il netto divario di preparazione atletica. Loro stanno per iniziare la stagione, noi no. Siamo apparsi macchinosi. Abbiamo bisogno di tempo, in quanto ho parecchi calciatori possenti nel fisico». Contro la Lazio siete riusciti ad andare in gol. «È emersa la differenza di valore tecnico, ma la squadra non mi è affatto dispiaciuta. Il gol annullato? Una svista. In definitiva, un Napoli migliore contro la Lazio». Da segnalare che Vidigal ha riportato un trauma al piede destro.