Non si registrano soste presso la struttura multidisciplinare del maestro di kick boxing Antonio Sorrentino, che, nel mentre si prepara con il consueto scrupolo al match mondiale, a Bruxelles, previsto nella stagione estiva, mettendo in palio il titolo confermato lo scorso giugno, ha già programmato per il prossimo 25 aprile, presso la struttura dell'ex ONPI di Cava de'Tirreni, l'incontro, valido per il titolo italiano, che vedrà affrontarsi Luca Panza, suo pupillo, ed il romano Pietro Perna, per la categoria 60 kg. «La WUMA, Federazione internazionale, che raccoglie sotto di sé il meglio della kick boxing mondiale, è continuamente riconoscente alla nostra società, per il notevole sforzo che compiamo con notevole frequenza per diffondere questo sport, sia con manifestazioni a carattere puramente propagandistico, sia con incontri dall'alto spessore tecnico ed agonistico, capaci di attirare migliaia di spettatori, che affollano gli spazi che attrezziamo per offrire questi spaccati di una disciplina che conta un numero sempre maggiore di praticanti». Non capita tutti i giorni di dialogare con un innamorato della kick boxing, che, tra tante difficoltà e maldicenze, si attiva per dare una collaborazione al recupero di giovani, interessandoli all'attività sportiva, programmando per loro dei percorsi, sia semplicemente di pratica motoria che agonistici, riscontrando un sempre maggior numero di iscritti alla sua palestra ed un cospicuo gruppo di atleti in grado di dire la loro a livello competitivo. «Il mio impegno - sottolinea Sorrentino - è volto a dare un seguito ai successi ottenuti su scala mondiale, per cui è interesse precipuo di svelare, senza particolari riserve mentali, i miei segreti ai giovani, fiducioso nella loro collaborazione e speranzoso di rivedere con i loro sacrifici la mia lunga attività di campione». La nostra città deve essere orgogliosa di contare tra i propri figli un ragazzo che, con abnegazione e volontà, vuole fortemente portare sempre più in alto il glorioso nome di Cava sportiva. Luca Panza, 22enne metelliano, non nasconde le ambizioni di raggiungere traguardi prestigiosi, sulla scia del maestro: «La disputa del titolo italiano corona, parzialmente, i sacrifici compiuti in questi anni. In caso di affermazione, mi sento pronto per scalare i gradini, di certo difficoltosi, che mi separeranno dagli incontri a livello europeo e, meta ambitissima, a livello intercontinentale». Il 2004 dovrà confermare i tuoi progressi: o dentro, con onore, o fuori? «L'obiettivo è senz'altro quello di non disperdere il valore tecnico-agonistico che gli esperti della Federazione mi hanno riconosciuto, osservandomi in più di un'occasione. Quindi, quest'anno ho l'obbligo morale di confrontarmi a livello nazionale e, se l'ottimismo che impera in me non mi tradirà, anche a livello europeo».