Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese dura solo un tempo, pareggio beffa con la Puteolana
Inserito da (admin), lunedì 9 febbraio 2015 00:00:00
Nel secondo tempo la Cavese ha buttato via quanto aveva costruito nel primo: un’autentica beffa, se considera che l’avversario, la Puteolana, occupa tuttora l’ultimo posto nel girone. I metelliani hanno giocato secondo i loro livelli abituali solo per un tempo, segnando due reti con Suriano e Platone. Poi nella ripresa la concentrazione è calata in maniera preoccupante ed il disarmo ha preso il sopravvento una volta incassato il 2-2 puteolano di Giuseppe Manna, arrivato 10 minuti dopo la rete della speranza firmata Mazzeo. Si giocava a porte chiuse, ma i pochi sostenitori aquilotti che avevano avuto accesso allo stadio “Lamberti” hanno gridato il loro sconforto alla fine del match. Solo il pareggio tra Bisceglie e Taranto permette ai metelliani di rimanere ancora in corsa per i playoff, ma con una vittoria la Cavese avrebbe accorciato ulteriormente le distanze dal 5° posto.
La Cavese ha cominciato meglio della Puteolana ed ha saputo approfittare dell’atteggiamento inizialmente molto attendista dei napoletani. Al minuto 14 De Stefano ha lanciato Suriano, che in ottima posizione si è sistemato la palla, battendo poi Iaccarino. Al 16’ l’episodio del rigore: Valle ha affrontato irregolarmente Picascia in area e dal dischetto Platone ha realizzato il raddoppio. I metelliani avrebbero addirittura potuto triplicare con Suriano, De Stefano e Della Corte prima della fine del primo tempo, ma c’è stato spazio anche per un gol clamorosamente mangiato dai puteolani con Vacca al 42’.
Nel secondo tempo la Cavese ha smesso di essere pericolosa e gli ospiti al primo tentativo sono andati in gol: al 15’ servizio di Babù per Mazzeo, che davanti a Schina ha fatto centro. Al 25’, poi, Sorrentino è andato alla conclusione dalla distanza: una palla apparentemente non difficile per Schina, che però se l’è fatta sfuggire e Manna da pochi passi ha pareggiato per la Puteolana. A 20 minuti dalla fine ci si aspettava una reazione veemente da parte dei padroni di casa, ma questa non c’è stata. La Puteolana è rimasta in 10 per l’espulsione di Izzo (ammonito per la seconda volta per simulazione) e, perfino quando Agovino ha tentato la mossa della disperazione mandando in campo De Rosa, non al meglio della condizione, la squadra di Carannante ha sfiorato la rete del successo con Mazzeo al 47’.
I giocatori volevano scusarsi con i tifosi
Dopo il 2-2 con la Puteolana i calciatori della Cavese - chi ancora con la tenuta da gioco, chi in accappatoio - sono usciti tutti dagli spogliatoi con l’intenzione di andare verso le cancellate dello stadio, dove speravano di trovare ancora dei tifosi (forse una richiesta di chiarimento o un’iniziativa dei giocatori stessi). Ma gli stessi giocatori sarebbero stati sconsigliati dagli steward, che si sarebbero consultati precedentemente con un funzionario della Questura, per evitare problemi di ordine pubblico.
Spazio nel dopo gara anche alla presentazione del nuovo direttore generale della Cavese, Simone Lettieri, ex dirigente del Treviso in B. Il suo compito sarà soprattutto dirigenziale: «La società mi ha chiesto un aiuto sotto l’aspetto organizzativo e calcistico. Cercheremo di far stare meglio i giocatori. Siamo carenti in alcune cose, lo sappiamo, ma se i giocatori sono più sereni, danno di più ed i risultati possono arrivare. La partita? Nel primo tempo potevamo segnare anche di più, ma i nostri avversari poi hanno messo in campo quello che avevano, fame di risultati, e siamo andati in difficoltà».
Rabbia e delusione sul volto dell’allenatore Agovino, che ha visto una prestazione bifronte dei suoi: quasi perfetti nel primo tempo, poco concentrati nel secondo. «Probabilmente nel primo tempo ci è mancato il cinismo, anche se avevamo giocato bene. Poi nel secondo tempo ci siamo adagiati sugli allori. Cosa ho detto al nostro portiere? Che per fare questo ci vuole una persona più viva, più presente, ci vuole la passione per il lavoro. È un classe 1996, ma evidentemente ha poco mestiere. Bisogna fare delle scelte: alle volte prendo applausi, alle volte fischi. Comunque, bisogna crescere e bisogna farlo in fretta».
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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