Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese finalmente sorride
Inserito da Andrea De Caro - Orlando Savarese (admin), lunedì 4 ottobre 2010 00:00:00
Arriva la prima vittoria in campionato per la Cavese, che tra le mura amiche supera senza particolari patemi il Siracusa di mister Ugolotti. Tre punti importantissimi per muovere la classifica dei biancoblù e ridare serenità a tutto l’ambiente metelliano. Una vittoria meritata e giunta al termine di una gara ben gestita da Schetter e compagni, bravi a sfruttare al meglio alcune palle da fermo e chiudere gli spazi agli avversari. Unica nota stonata, la decisione della società di “chiudersi” in un inspiegabile silenzio stampa.
Pronti via ed alla prima occasione la Cavese passa in vantaggio: al 7’ punizione di Camillo Ciano dalla sinistra, la palla spiove in area dove Turienzo di testa anticipa tutti e beffa Baiocco. La reazione del Siracusa è rabbiosa e dopo nemmeno tre minuti di gioco gli ospiti raggiungono il pareggio grazie a Mancino, bravo a girare a rete un bell’assist di Bufalino dalla destra. La partita si accende e le occasioni si susseguono, con i padroni di casa che spingono sull’acceleratore soprattutto con Schetter sull’out mancino. Al 15’ è Camillo Ciano su punizione a provarci con un sinistro a girare che impegna in angolo Baiocco. 5 minuti dopo Michele Ciano, dalla destra, imbecca Turienzo a centro area, l’argentino fa da sponda per l’altro Ciano, Camillo, ma il talentuoso attaccante del Napoli, tutto solo, sparacchia fuori di destra da buona posizione. La Cavese attacca senza sosta, costringendo il Siracusa sulla difensiva. Ci provano in sequenza prima Alfano, che da pochi passi spara alto su cross di C. Ciano, poi Bacchiocchi dalla distanza, infine Di Napoli, che costringe Baiocco a rifugiarsi in angolo. Dal calcio dalla bandierina arriva al 42’ il raddoppio proprio con Di Napoli, pronto a spingere in rete una deviazione di Schetter su angolo di C. Ciano.
La ripresa si apre con la Cavese sempre più padrona del campo. All’11' gli aquilotti guadagnano una punizione dai 20 metri in piena “zona Ciano”. Il giovane attaccante biancoblù si porta sulla palla e con un preciso sinistro a girare scavalca la barriera ed insacca alle spalle dell’incolpevole Baiocco. Al 32’, poi, Schetter s’invola sulla sinistra, entra in area e costringe Moi al fallo in piena area. L’arbitro indica il dischetto, ma lo stesso Schetter sbaglia la mira, spedendo il pallone fuori. Gli ultimi brividi della gara li regalano l’arbitro, che ad inizio recupero espelle mister Rossi, e Mancino, che al 49’ colpisce il palo su punizione.
Squadra in silenzio, ultimatum di Maglione agli azionisti
Cavese in silenzio stampa. La squadra lo ha deciso dopo aver saputo del comunicato di Antonio Di Donato, dal quale si intendeva che il gruppo “Uniti per Cava” non era disponibile a ricapitalizzare. Nel pomeriggio di ieri è giunta anche la risposta di Sogno Cavese, che non ha accettato l’invito di Di Donato e spinge per la ricapitalizzazione nell’assemblea di domani. Tra l’altro, il presidente Francesco Bove non riveste attualmente la qualità di socio.
L’unico a parlare dopo la partita è stato il dg Francesco Maglione: «A nome del capitano Schetter (ndr, uscito dal campo esponendo una maglietta speciale), dedico la vittoria alla memoria di Catello Mari, oltre che alla città ed alla tifoseria. La squadra ha bisogno di tranquillità e questa può venire isolandosi completamente. Hanno giocato con la pressione addosso ed hanno vinto 3-1». In seguito Maglione ribadisce quanto già detto: «Sono venuto a Cava solo per un mandato istituzionale, di fare in modo che quel fallimento, evitato a luglio, non si verificasse durante la stagione. Se qualcuno ha questo intendimento, finché ci sarò io qui, questo verrà sventato. I calciatori hanno visto mezzo stipendio dopo mesi, grazie a Spatola ed altri sei soci locali, e se entro mercoledì non ci sarà il completamento dello stipendio, vado via. Se non ci sarà, non avrei la faccia per andare a chiedere a questi ragazzi altri sacrifici e professionalità. Mi auguro che la società, chiunque essa sia, sia seria e credibile come lo è stata la squadra fino ad adesso. Io so cos’è un fallimento: è uno strazio».
Anche Spatola aggiunge che all’indomani dell’attesissima riunione di domani rivelerà importanti novità: «Non anticipo nulla, ma aspetto che martedì vengano gli altri soci. Il calcio non dovrebbe avere schieramenti contrapposti, dovrebbe essere un tutt’uno, ma questi problemi non li ho creati io. I tifosi devono stare vicini alla squadra. Chi deve badare al sodo sono gli imprenditori: stiamo parlando di un bene comune che va salvaguardato. Quanto a Di Donato, sarebbe bene che venisse in assemblea ad esporre le proprie ragioni».
Fonte: Il Portico
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