La Cavese di Mario Somma mette in carniere altri tre punti, che valgono molto nella corsa promozione e fotografano l'eccellente stato di forma che sta attraversando la squadra. Non inganni il risultato: l'1-0 non rende pieno merito alla formazione aquilotta, che ha sì rischiato la beffa (ci ha pensato "saracinesca" Ambrosi, nella foto, a sventare il pericolo), ma ha anche sprecato ottime palle gol per raddoppiare e chiudere il conto con largo anticipo. Ma tant'è, l'undici biancoblù ha ormai abituato i suoi tifosi a partite mozzafiato. Batticuore ripagato in pieno da una vittoria che lascia i metelliani al comando della classifica, in compagnia del Vigor Lametia. Domenica prossima c'è il Lentini...Letterina a Babbo Natale: sotto l'albero il primato ed un successo per festeggiare nel migliore dei modi una stagione sinora densa di emozioni per i colori aquilotti. La Calabria, dunque, si conferma terra amica della Cavese, che a Corigliano raccoglie la sua terza vittoria consecutiva, la decima in assoluto, del "corso Somma". Il blitz esterno, griffato D'Aniello su calcio di rigore, è arrivato, forse, nel momento topico del torneo, ad un passo dal giro di boa. Il compito dei metelliani, alla vigilia, non era di quelli semplici, ma la formazione di Mario Somma, mostrando un buon calcio dalla cintola in su e con una difesa giovane (mancava l'esperto Ianni), pilotata dall'estremo Stefano Ambrosi (il cui record è salito a 1021 minuti di imbattibilità), è riuscita a conseguire l'ennesimo risultato positivo, rispedendo al mittente l'operato del Lametia, che ha sommerso di reti il Delianuova. La formazione di patron Della Monica, giunta sulla Costa Ionica con il chiaro intento di continuare la sua marcia verso la C2, ha impiegato meno di trecento secondi per ipotecare il successo. Al primo affondo, complice uno svarione del difensore locale Catalano, gli aquilotti si esaltano: Dos Santos si avvia dritto verso Fresta e Dentale lo stende con un fallo tanto netto quanto ingenuo. Dal dischetto D'Aniello (nella foto) trafigge il portiere calabrese e manda in visibilio gli oltre cento tifosi metelliani che hanno sfidato chilometri e maltempo per seguire i loro beniamini. Tramortito dal colpo ricevuto in pieno viso, il Corigliano di Marcello Pasquino impiega dieci minuti scarsi per rendersi minaccioso dalle parti di Ambrosi. Il tiro dalla distanza (15') dell'attaccante Tramonte, deviato da un difensore ospite, è facile preda del portiere cavese, che vede le streghe quattro minuti più tardi, quando una girata al volo di Ferraro si spegne fuori di un soffio. Scampato il pericolo, la Cavese si rimette in sella e va vicina al raddoppio (22') con due occasioni nitide da rete: Fresta veste i panni di Superman e si oppone alle conclusioni di Cerminara e Dos Santos, già con le braccia al cielo. Due tiri da fermo dei padroni di casa (32' e 41') mettono a dura prova le qualità acrobatiche di Ambrosi, che respinge un calcio franco di Catalano e si ripete, ancora sul centrocampista di casa, quando vola nel sette alla sua sinistra per respingere in corner un pallone destinato ad essere quello del pari. Termina, così, la prima frazione di gioco, con la Cavese meritatamente in vantaggio. Passano cinque minuti della ripresa e la squadra di Mario Somma prova a confezionare la rete della tranquillità con D'Aniello, il cui tiro lambisce il palo del portiere calabrese. Il forcing dei padroni di casa, nella fase centrale del secondo tempo, produce un colpo di testa di Cernecchi, sul quale Ambrosi compie il secondo intervento decisivo della giornata. Nel finale, con il Corigliano in inferiorità numerica, Fresta sventa in angolo un fendente di D'Aniello ed Ambrosi respinge con i piedi una maligna punizione di Corda. Nell'azione conseguente, Di Vito alza la mira.

«IL BOMBER? PER ME CONTA IL GRUPPO»

Mister Somma fa i complimenti al dottor Massa, che ha rimesso in sesto vari giocatori, e chiarisce la questione rinforzi

Il filo diretto con i tifosi a fine gara è la testimonianza del feeling ritrovato con la piazza. Accolto a Cava de' Tirreni dallo scetticismo dei tifosi e dallo sciovinismo di chi considerava una macchia nella sua carriera l'aver giocato nella Salernitana, Mario Somma ha saputo mettere a tacere gufi, cornacchie e critiche pretestuose con la forza dei risultati. Vittorie a iosa, primato in classifica, difesa imbattuta, Ambrosi che insidia i record di ben più illustri commilitoni della pedata ed un obiettivo, il ritorno il C2, che non è più un sogno. Il tecnico gonfia il petto e si concede al fuoco di fila delle domande, anche quelle dei sostenitori, che chiedono (attraverso la radio locale) al mister: arriverà il tanto agognato bomber? Perché la squadra soffre e non pratica un gioco spettacolare? Ce la faremo a conquistare la C2? «Prima di tutto - afferma Somma (nella foto) - è giusto sottolineare la grande prova di carattere della mia squadra, che ha dimostrato ancora una volta compattezza e disciplina tattica tali da portare a casa una vittoria meritata. Era una partita difficile, più ancora di quella che ha visto protagonista il Lametta, ed aver sbloccato il risultato subito ci ha avvantaggiati. Comunque, non abbiamo sofferto più di tanto la reazione del Corigliano». Successo di misura preservato dal solito Ambrosi, la cui imbattibilità è salita a 1021'. «Questo aumenta la nostra soddisfazione, ma, al tempo stesso, ci crea un po' d'ansia. Noi, però, siamo ben attrezzati per resistere a ben altre sollecitazioni. A cominciare dai miracoli fatti dal dottor Massa, che è riuscito a rimettere in sesto quei giocatori che avevano qualche problema fisico». Unico neo, il raddoppio fallito in almeno un paio di ghiotte occasioni...«Se avessimo vinto con un punteggio più largo, sarebbe stato sicuramente giusto. Peccato non essere riusciti a chiudere la partita prima, ma va bene anche così. In fondo, Ambrosi non ha rischiato più di tanto ed il Corigliano non è mai stato veramente pericoloso. Ha mantenuto il possesso del pallone, ma la supremazia tattica è stata sterile. La nostra è una squadra pratica, che ha nel collettivo la sua forza. Ed è su queste basi che possiamo costruire successi importanti». Il discorso, poi, scivola sul mercato: si attende l'arrivo di un bomber, la prima punta in grado di dare profondità alla manovra ed assicurare alternative tattiche. Somma liquida l'argomento con poche parole, quasi un avvertimento: «Chi arriva a Cava deve mostrare di sapersi integrare bene con il gruppo, con gli schemi che adottiamo. Questo è veramente importante, al di là delle caratteristiche tecniche dei singoli, perché puntiamo sul gruppo. Intanto, faccio i complimenti a Cerminara per il gran lavoro svolto».