Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese non ha più...Potenza
Inserito da (admin), lunedì 7 marzo 2005 00:00:00
La Cavese non sfrutta il turno favorevole sulla carta per tenere a distanza il Manfredonia. E deve accontentarsi del pareggio con un arcigno Potenza, cui la "cura Bonetti", subentrato in settimana all'esonerato Giacomarro, ha fatto benissimo. È stata una sfida segnata dagli interventi prodigiosi dei due portieri. Da una parte Mancinelli, che ha parato di tutto agli avversari; dall'altra Iuliano, paganese di nascita, che ha negato al bomber Scichilone la gioia della 10ª rete personale, neutralizzandogli un tiro dal dischetto al 18' del primo tempo. La cronaca della gara si apre con la Cavese che preme subito sull'acceleratore. Al 3', però, prima conclusione della partita ad opera di Capuccilli, su punizione dai 25 metri parata a terra da Mancinelli. La pressione dei locali si fa sentire e raggiunge l'apice al 18'. L'azione parte dai piedi di Galizia, assist in area per D'Amico, che d'esterno scodella nel mucchio, ma la mano galeotta di Cibocchi è sulla traiettoria. Non ha dubbi Marelli. Dal dischetto va Scichilone, che però si fa ipnotizzare da Iuliano. Brutto colpo per il capitano, al secondo rigore consecutivo fallito. Prova a reagire l'undici metelliano ed al 22' Galizia con un'azione ubriacante penetra nell'area ospite, ma cade a terra. Per Marelli tutto regolare. La Cavese dimostra di non essere nella sua giornata di grazia. E soffre. Il Potenza, invece, regge con ordine e spesso punge in alleggerimento. Si deve attendere il 39' per rivedere la Cavese pericolosa dalle parti di Iuliano. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra battuto da Tatomir, Placentino tira dalla lunga gittata, con la palla che sibila alla destra del portiere potentino. Veemente il forcing finale della squadra biancoblù. Galizia al 43' si incunea in area su tocco filtrante di Panini, ma il suo traversone è liberato in extremis. Al 44' Tatomir batte una punizione dalla trequarti, sulla quale di testa devia fuori da buona posizione Scichilone, sprecando tra le imprecazioni dei 3.500 tifosi biancoblù. Al 47' pt, partito in contropiede, Placentino sbaglia lo stop e spreca un'occasionissima poco prima che Marelli fischi il riposo. Stessa musica nella ripresa. E primo brivido regalato dagli ospiti. Al 4' Panini si impappina sulla linea di metà campo e regala palla a Capuccilli, che, dopo una lunga sgroppata, tutto solo spara in porta. Sulla traiettoria si fa trovare con bravura Mancinelli, che si ripete al 6'. Da un calcio d'angolo di Dettori, la palla arriva sulla testa di Oloufemi a meno di un metro da Mancinelli, il cui balzo è felino e la minaccia è sventata. La Cavese soffre. Campilongo getta Nappi nella mischia e toglie uno spento Placentino, tra l'altro in non perfette condizioni fisiche. Ma qualcosa non funziona nella Cavese e per una decina di minuti è apnea per gli aquilotti. Si esalta Mancinelli al 16', sempre su conclusione sotto porta del nigeriano ospite. Si rifà viva la Cavese al 18', con una punizione di Schetter che impensierisce Iuliano. Al 30' aquilotti a percussione sulla sinistra: Cipriani lancia in corridoio Scichilone, ma non è giornata per il capitano, il cui tiro a botta sicura si stampa sulla traversa. Il forcing finale aquilotto non produce effetti, anche perché gli avversari, chiusi a riccio davanti a Iuliano, difendono bene l'insperato pareggio.
I COMMENTI
Campilongo: «Un incidente di percorso, nessun campanello d'allarme. Ci rifaremo in Calabria»
Campilongo e Pidone devono mandar giù l'amaro boccone. La legge del "Lamberti" questa volta non è stata applicata. «Merito dei nostri avversari - sottolinea Campilongo - perché si sono chiusi bene e ci hanno creato molti grattacapi in contropiede. Ma anche grosse attenuanti per i miei ragazzi. L'assenza per squalifica dei due difensori, Mari e Pagano, ci ha costretto a giocare in maniera diversa e con elementi in posizioni non proprio corrispondenti alle proprie caratteristiche. Contro una squadra che aveva grandissima voglia di mettersi in mostra, al cospetto del nuovo tecnico, e chiusasi nella ripresa in modo quasi maniacale, era difficilissimo trovare il varco giusto». Ora, però, la necessità dell'immediato riscatto. Venerdì, nell'anticipo su Rai Sport Satellite, la trasferta in notturna a Rende. «Ci rifaremo in Calabria - conclude il tecnico metelliano - anche perché ritengo questo pareggio un incidente di percorso. Nessun campanello d'allarme sullo stato di salute della squadra. Se, ad esempio, fosse andato in rete il rigore di Scichilone, staremmo a parlare di una partita completamente diversa. Quel penalty ci ha un po' tagliato le gambe».
Fonte: Il Portico
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