Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese scivola al ‘Lamberti'
Inserito da (admin), lunedì 1 dicembre 2003 00:00:00
Brutta sconfitta per la Cavese di mister Castellucci, superata 2-0 al "Simonetta Lamberti" dall'Igea Virtus. L'allenatore aquilotto ha presentato una grande novità nell'undici di partenza, preferendo il giovane portiere Carotenuto al titolare Capasso. Ma proprio uno svarione del numero uno aquilotto ha condizionato la gara. Infatti, dopo un buon inizio dei biancoblù, al 15' si è verificata una grave indecisione del giovane Carotenuto, che è scivolato nel tentativo di recuperare un pallone a seguito di un lancio proveniente da centrocampo, lasciando, così, via libera a Cosa, che a porta sguarnita ha depositato il pallone in rete. Un'autentica mazzata per gli aquilotti! La Cavese ha cercato di reagire, ma dopo un quarto d'ora (al 31' per la precisione), su azione di calcio d'angolo, ha subito il raddoppio ad opera di La Spada. A questo punto la gara si è messa decisamente in salita per i ragazzi di Castellucci, la cui buona volontà non è servita a raddrizzare le sorti di un match a quel punto segnato. Molti, troppi gli errori, sia nella misura dei passaggi che in fase di costruzione, che non hanno permesso agli aquilotti di imbastire una reazione degna di tal nome. Ancora una volta, dunque, la squadra metelliana ha evidenziato le solite carenze, facendo risaltare gli errori che sono stati compiuti in fase di allestimento. A questo punto, la speranza dei tifosi aquilotti è che in sede di campagna acquisti, a gennaio, vengano apportati i dovuti correttivi a questa rosa, per permettere una tranquilla salvezza per la squadra e minor patema d'animo alla tifoseria aquilotta. Ed ora, dopo questa sconfitta che fa ritornare la Cavese nelle zone calde della classifica, la compagine del patron Della Monica è attesa dall'infuocato derby contro la Nocerina, ieri battuta dalla Palmese. Dopo i noti fattacci della settimana scorsa, quasi sicuramente la gara si disputerà in campo neutro, probabilmente addirittura a porte chiuse.
L'AMAREZZA DI CASTELLUCCI
«La squadra ha giocato bene per quasi tutta la gara, ma abbiamo pagato caro la papera di Carotenuto»
«È difficile commentare uno 0-2 casalingo e, soprattutto, farlo - afferma a fine gara Ezio Castellucci - avendo la convinzione che la squadra ha giocato bene per quasi tutta la partita. Ho visto una Cavese positiva nel primo quarto d'ora, forse la migliore della mia gestione. Geometrie di gioco efficaci, possesso palla costante, sovrapposizioni sulle fasce eccellenti. Avevo assaporato il gusto del "bel calcio"». Poi la doccia fredda. La papera di Carotenuto la chiave di volta dell'intera partita: «Sì, nessuno poteva immaginarsi quel regalo. Non voglio infierire sul ragazzo, perché l'infortunio ci può stare, ma resta il rammarico, in quanto, se non ci fosse stata quella scivolata, forse la partita avrebbe preso un'altra direzione». Sott'accusa anche la mancata reazione della squadra. «Ci è mancata - afferma il centrocampista D'Amico - la grinta necessaria. Non è stato un segnale incoraggiante, poi, il secondo gol preso». Da polli: palla inattiva ancora fatale. «Prendere gol su angolo dopo quella deviazione sul primo palo - commenta Castellucci - è un errore grave. Sono stati due episodi negativi che ci hanno sconfitto, non la mancanza di gioco della squadra, come qualcuno vuole far intendere. La mia non è una difesa d'ufficio dei ragazzi, sarebbe come mettere la testa nella sabbia. Sono consapevole, invece, di dire una cosa che penso».
SCIOPERO DEL TIFO
Gli ultrà aquilotti disertano il "Lamberti" per tutto il primo tempo e sfilano in corteo per difendere i compagni diffidati
Sciopero del tifo: gli ultrà della Cavese disertano il "Lamberti" per tutta la durata del primo tempo e varcano i cancelli della Curva Sud solo dopo 15 minuti dall'inizio della ripresa. Nessuno incidente o disordine, solo tre grossi striscioni: "Diffidati loro, diffidati tutti", "Vogliamo il San Francesco", "Rosario libero". Hanno deciso di protestare con un corteo silenzioso. All'incirca 200 ultrà della Cavese, appartenenti al tifo organizzato, hanno espresso il loro disappunto sulle vicende che hanno movimentato la vigilia della gara contro l'Igea Virtus restando fuori dallo stadio mentre la partita era in corso. Prima del fischio d'inizio si sono radunati lungo Corso Mazzini. Hanno sfilato fino al settore dove è ubicata la Curva e lì hanno esposto i 3 striscioni. Il primo contro il provvedimento di diffida che ha colpito 65 tifosi, reduci della trasferta di Isernia, che aveva registrato il brutto episodio del lancio di una pentola dal pullman dei supporters della Cavese. Come si ricorderà, l'utensile colpì un'auto su cui viaggiava un'intera famiglia molisana. Secondo i ragazzi della Curva, la decisione sarebbe ingiusta, perché la loro responsabilità non sarebbe stata accertata. Il secondo striscione, invece, si riferiva ai fattacci di martedì scorso ed alla possibile decisione di far giocare il derby contro la Nocerina a porte chiuse ed in campo neutro. Ed infine, un gesto di solidarietà per Rosario Avagliano, giovane della Curva, arrestato in settimana per l'omicidio del padre in seguito alla condanna emessa dai giudici d'Appello. Il ragazzo, a cui i giudici avevano riconosciuto la semi-infermità mentale, aveva chiesto di poter scontare la sua pena in un istituto specializzato.
Fonte: Il Portico
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