Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese vola con Ercolano
Inserito da (admin), lunedì 15 gennaio 2007 00:00:00
La Cavese aggiunge un'altra perla a questa fantastica stagione. Batte il Foggia, una delle favorite per la promozione, scavalca Taranto e Salernitana ed è al 4° posto in classifica, da sola, a 30 punti, in piena zona play off. Nella giornata in cui le mancano 3 pedine e solo 4 giorni dopo la fatica del derby all'Arechi, la squadra di Campilongo conferma tutte le sue qualità, soprattutto caratteriali. L'uomo partita è Sergio Ercolano, al gol numero 6, l'ariete della Cavese, il simbolo di una squadra operaia che si è inserita a pieno titolo tra le grandi della C1. Il bomber cambia l'inerzia della partita al minuto numero 26. Bellissimo il suo gol, alla Ciccio Graziani del Torino scudettato di Radice. Su perfetto cross di Arno, stacca più alto di Pagliarulo, si avvita in area e di testa la mette nell'angolo più lontano. Quando è lì in mezzo all'area ed ha la possibilità di colpire di testa, Ercolano diventa letale, per lui è come se fosse un calcio di rigore. Decisivo per il gol e per la prestazione: il centravanti fa salire la squadra, allarga per gli esterni, prende punizioni e fa respirare i compagni. Sì, perché contro il Foggia, nel primo tempo, non è la stessa Cavese del derby con la Salernitana.
La stanchezza mentale e fisica si fa sentire ed il Foggia gioca in maniera diversa: centrocampo affollato, difesa bloccata, difficile far circolare il pallone a terra. E poi si gioca a ritmi bassi e la squadra di Cuoghi è avvantaggiata, perché riesce a sfruttare la tecnica migliore. La Cavese paga pedaggio per l'assenza pesante di Tatomir in regia e preferisce stavolta il lancio lungo all'azione ragionata. Ne viene fuori un primo tempo con la supremazia territoriale del Foggia, che però si rende poco pericoloso, e con la Cavese che arriva di meno dalle parti di Marruocco, ma capitalizza al massimo, anche se in avanti le mancano Tarantino e Schetter. Un'altra occasionissima è sui piedi di Aquino, trovato in verticale da Prevete (35'): il diagonale si perde di poco fuori sul primo palo. Il Foggia si vede due volte dalle parti di Mancinelli: al 16' cross di Shala, testa di Salgado di un soffio fuori. Al 29' Shala ci prova da fuori ed impegna il portiere della Cavese in angolo. Nella ripresa il Foggia non riesce a ribaltare la partita ed il suo predominio è sterile, la Cavese se ne sta là, attendendo il momento giusto per ripartire.
Dopo i primi 10 minuti di sola attesa, trova un quarto d'ora di energie per lanciarsi a mille all'ora negli spazi e sfiora più volte il raddoppio. Una fiammata al minuto 11: azione insistita di D'Amico che trova Aquino in corridoio, l'assist è impreciso e De Giorgio solissimo viene anticipato in scivolata da Pagliarulo. Poi un altro break al 17': De Giorgio cerca il varco dal limite, non si accorge di Aquino libero e conclude, il tentativo è ribattuto. Ancora De Giorgio (20') crea il panico, il portiere Marruocco lo stende giù fuori all'area, solo giallo per lui. La punizione a giro di Arno (21') impegna ancora il numero uno foggiano. Poi ancora Cavese, Cipriani se ne va come una furia sulla sinistra e appoggia ad Aquino (22'): il siluro è respinto in tuffo da Marruocco. Il Foggia? Neanche più un tiro. La Cavese dei miracoli regge con D'Amico che esce palla al piede dalla difesa, modello Cannavaro. Anche questo serve per vincere. Eccome.
Campilongo soddisfatto: «Gruppo eccezionale»
Se la gode Campilongo. Se la ride di gusto l'allenatore della Cavese, il vero artefice del "miracolo", quello che in 3 anni ha portato la squadra dalla C2 ad un posto nei play off per la serie B. «La classifica? Sì, adesso siamo quarti ed orgogliosi del risultato. Merito di questo grandissimo gruppo che alleno da 3 anni. Questa contro il Foggia è stata un'altra grande giornata, in 90 minuti ci hanno tirato solo una volta in porta. Cosa chiedere di più?». Elogi a tutti, dal primo all'ultimo arrivato, Unniemi. «Ha dimostrato di avere carattere, proprio come piace a me. Godiamoci questi 30 punti, credo che nessuno potesse pensare a tanto. E potevamo averne 34, senza i punti persi contro San Marino e Martina».
Un gruppo valido, che potrà avvalersi presto di qualche altra pedina. Gli obiettivi sono noti: Panini e Geraldi per la difesa, Antonino Cardinale per il centrocampo. «Panini mi ha telefonato dicendomi che era disponibilissimo a tornare a far parte della famiglia, credo che sia stata l'ultima partita per lui con il Taranto, dovrebbe unirsi a noi. Cardinale potrebbe farci fare il salto di qualità a centrocampo e consentirci soluzioni tattiche diverse. Geraldi con Farina è uno dei difensori centrali che cerchiamo». Qualche parola in più la spende per Ercolano. «La sua prestazione è stata straordinaria e non soltanto per il gol realizzato. Nel secondo tempo abbiamo avvertito un po' la stanchezza, eppure Marruocco ha compiuto 3-4 interventi decisivi. Senza contare, poi, la sua ammonizione, che a mio giudizio doveva invece essere un rosso».
Fonte: Il Portico
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