Tu sei qui: Economia e TurismoLa Salernitana torna a sperare
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 21 febbraio 2003 00:00:00
Ottimista Aliberti, vicepresidente di Lega e presidente della Salernitana, nel ritorno in auto da Milano a San Giuseppe Vesuviano. La riunione in Lega è terminata. Il presidente Galliani ha preso una posizione ben precisa, sia in merito all'esigenza di evitare di aumentare lo squilibrio nel calcio tra Nord e Sud, sia sulle possibili risoluzioni del problema facendo riferimento al blocco delle retrocessioni in serie B. Si è riparlato, cioè, con concretezza dell'opportunità di allargare il prossimo campionato di serie B a 24 squadre. Ciò vorrebbe dire per la Salernitana permanenza in serie B, a dispetto di una retrocessione che sul campo appare quasi già decisa. La discussione è scivolata, insomma, sul campo che voleva Aliberti: «Si può lavorare sulla base di quello che ha detto Galliani. Dopo questa riunione in Lega, prende ancora più forma il progetto del blocco delle retrocessioni e della serie B a 24 squadre». Quindi, si va verso il progetto che è un po' anche suo? «Sono stato d'accordo dal primo momento su questa proposta, che ritengo molto più opportuna rispetto alla serie B a 36 squadre, divisa in due gironi da 18». Perché? «É semplice. Se ci sono, 1.000 euro da distribuire per le squadre di B, è meglio farlo tra 24 e non 36 squadre. Così ad ogni squadra toccherà qualcosa in più». Quale può essere la sua opera? «Quella di compattare il Sud. Solo presentandoci uniti alla prossima assemblea generale straordinaria in Lega del 28 febbraio, ci saranno più possibilità di approdare a qualcosa di concreto». Quale sarà la prossima mossa? «Abbiamo alcuni giorni per mettere a punto il piano, ma la mia partita non la sto giocando solo in Lega. C'è un campionato in corso, c'è il Lecce da battere, c'è da provare tutto ancora sul campo».
VARRELLA CI CREDE ANCORA
«Contro il Lecce è una gara fondamentale. Dobbiamo dare il massimo sino alla fine»
Franco Varrella non è in silenzio stampa fino a giugno. Non lo ha mai pensato, né lo ha mai dichiarato. Si è semplicemente preso una settimana di riflessione. Già ieri ha ricominciato a parlare di Salernitana, ma solo di fatti tecnici, perché è solo di questo che intende parlare e neanche con tutti. Il tecnico di Bellaria non si nasconde dietro falsi alibi. Anzi, è più che mai convinto che le condizioni ci sono ancora tutte per essere iscritti nuovamente "nell'albo della storia". «É importante fare risultato per iniziare un cammino nel quale tutti crediamo, anche per toglierci alcune soddisfazioni. Per questo dobbiamo dare il massimo fino alla fine, anche se siamo consapevoli che le difficoltà non sono facili da superare», ha affermato l'allenatore, che ha seguito la seduta di allenamento con particolare attenzione. Varrella sa bene che centrare l'obiettivo, oltre a sforzi immani, richiede tanta determinazione da parte dei ragazzi, oltre alla concomitanza di alcuni risultati favorevoli che alimenterebbero la speranza. «D'ora in avanti bisogna mettere fieno nella cascina, partita dopo partita, altrimenti diventa davvero difficile l'obiettivo che ci siamo prefissati. Quella contro il Lecce è partita fondamentale per poi proseguire il futuro. Molti dicono, forse per convenienza, che le responsabilità del tecnico equivalgono al 5 per cento. Io prenderei almeno un 10 per cento».
NOTIZIARIO
Ieri buon test contro l'Agropoli: 2-0 per i granata, con doppietta di Baggio. Teco a centrocampo, Babù carta a sorpresa
La Salernitana di Varrella è ritornata ad Agropoli, da dove spera di riprendere la corsa verso quella salvezza che fu centrata nel 1997. Anche allora la formazione granata affrontò nell'allenamento infrasettimanale la compagine locale, sulla quale prevalse, come ieri, con lo stesso identico risultato (2-0). Per il tecnico romagnolo, inguaribile ottimista, un viatico per lo sprint finale dei suoi ragazzi, che ieri pomeriggio si sono dimostrati ottimamente in palla e supportati da una valida condizione atletica. Varrella ha mandato in campo due diverse formazioni, con lo scopo, non tanto nascosto, di tastare il polso ai giocatori che contro il Lecce, all'Arechi, saranno chiamati a lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Ed i due undici, in sgargiante maglia gialla, non si sono tirati indietro e, continuamente impegnati dall'Agropoli, hanno sciorinato un gioco estremamente piacevole. Non è emersa, com'era prevedibile, alcuna indicazione per la gara di domenica prossima, anche perché Varrella ha preferito avere più sotto controllo l'amalgama e la coesione dei ragazzi, tenendo ancora in naftalina l'undici che dal primo minuto sarà chiamato ad aggredire la formazione dell'ex Delio Rossi. Più affinata la manovra a centrocampo e sotto porta nei primi 45', sostenuta da Teco e Sturba e non finalizzata da Luiso, che, per la ricerca del colpo ad effetto, ha fallito più volte il bersaglio da distanza ravvicinata. Nel secondo tempo, il gioco è stato molto più incisivo, per le scorribande di Babù e le verticalizzazioni di Baggio, che ha fatto centro prima su assist dello stesso Babù, poi con un tiro al volo in piena area. La partita ha richiamato moltissimi tifosi, che hanno dimostrato tutto il loro affetto alla casacca granata.
Fonte: Il Portico
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