Tu sei qui: Economia e TurismoMaglione lascia la Cavese
Inserito da (admin), venerdì 25 marzo 2011 00:00:00
Il dg della Cavese, Francesco Maglione, ha annunciato di aver rimesso il suo mandato nelle mani del patron Spatola ed anche del sindaco Marco Galdi. Maglione si è assunto la responsabilità di questa decisione dopo un confronto con i tifosi metelliani. I rappresentanti del tifo biancoblù più acceso hanno invitato Maglione a lasciare, in quanto ritenuto il maggior responsabile dei recenti risultati della Cavese tutt’altro che positivi. Giuseppe Spatola avrebbe confidato ad amici di essere amareggiato e di voler capire i motivi per i quali egli è arrivato a questo, dopodiché deciderà se accettare oppure no.
«Credo che il mio gesto serva per deresponsabilizzare i giocatori da qualsiasi colpa o pressione che si sarebbe alimentata in vista della partita col Lanciano. A fine stagione si sarebbe concluso il mandato che avevo avuto dal sindaco Galdi e già tempo fa avevo con una lettera rimesso il mio mandato nelle mani di Spatola».
Ed ora il motivo per cui ha deciso di lasciare tre mesi prima. «Ho grande rispetto per la tifoseria di Cava - chiarisce Maglione - ed una ventina di persone, a nome della tifoseria, molto civilmente mi ha invitato ad andare via, in quanto non sono più gradito. Se questo serve per allentare tensioni, pressioni e contestazioni sulla squadra, è giusto che sia io il colpevole. Avevo il compito anche di allestire una squadra che potesse fare il campionato di Prima Divisione, la squadra è all’ultimo posto, e se deve pagare una persona, è giusto che paghi io».
Che qualcosa non andasse per il verso giusto, lo si era capito anche da quanto avvenuto domenica scorsa a Lucca. «Quando mister Melotti aveva dato le dimissioni, che io ho respinto, anche io avevo voluto rassegnare le mie: quando un allenatore da me prescelto ha quest’intenzione, non avrei potuto portare a termine il mio mandato».
Maglione è tuttavia soddisfatto di qualche fattore positivo che ritiene di aver apportato. «Sono orgoglioso di aver portato a Cava Peppino Spatola, perché mi era stato chiesto di trovare un imprenditore che potesse garantire il futuro della società. Questo mandato sono contento d’averlo espletato in modo positivo: c’è stata regolarità nei pagamenti, negli stipendi e nella gestione. La Cavese non ha preso nemmeno un punto di penalizzazione per la gestione attuale».
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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