La notizia è di ieri sera: la partita Manfredona-Cavese, in programma allo stadio "Miramare" della cittadina pugliese, sarà trasmessa in diretta tv da TeleSalerno 1. La Lega ha dato il suo ok alla ripresa televisiva, anche per evitare un maxi-esodo dei tifosi metalliani. La società aquilotta aveva richiesto 500 tagliandi al Manfredonia. A Cava, intanto, tifoseria e squadra non attraversano certo un momento felice. La vittoria di ieri contro la Nocerina ha consentito alla Juve Stabia di superare in classifica i metelliani, ora quarti. Insomma, dalle stelle alle stalle. Dal primo posto in poche settimane si è passati alle spalle del gruppo di testa. Una vera e propria mazzata sul morale della squadra, nella quale proprio l'inesperienza di molti a gestire i momenti di massima tensione ha fatto la differenza. Domenica scorsa l'esempio più eclatante. E negli spogliatoi, a caldo, uno dei più esperti del clan aquilotto, Alessandro Tatomir, candidamente lo ha ammesso: «Non siamo stati capaci di sopportare il peso del primato. Nonostante il gioco sia sempre lo stesso, produttivo, costante, quasi asfissiante per le nostre avversarie, alla fine non siamo stati capaci di capitalizzare questa superiorità in campo. Anzi, proprio quando sembra che stiamo per avere la meglio, arriva la distrazione difensiva che ci punisce. E' un momento stregato, che ha parzialmente rovinato il nostro splendido cammino in questa stagione». Tatomir ha esperienza da vendere. Nella sua lunga carriera ben 159 presenze in C1 e 120 in C2. E soprattutto, mille battaglie combattute e decine di finali al cardiopalmo vissuti. «La differenza tra noi e le altre concorrenti per la promozione è tutta qui. Non si vincono i campionati solo con il cuore e con la grinta. Ci vuole quel pizzico di furbizia in più, quel sangue freddo negli istanti decisivi delle partite che i nostri avversari hanno saputo gettare nella mischia». Con il Giugliano, la Juve Stabia ed il Gela si è perso il tram per la promozione diretta in C1. Solo il Manfredonia ha lasciato le penne al "Lamberti". Tutte le altre reginette della stagione hanno fatto dello stadio metelliano terra di conquista. «Il primo segnale di questo deficit d'esperienza - continua Tatomir - è stato lo scivolone con il Giugliano. Ma subito dopo ci rifacemmo, anche con gli interessi, inanellando una serie importante di risultati utili. E' stato un colpo di reni impegnativo sul piano nervoso, che probabilmente molti di noi non hanno saputo ammortizzare proprio nel clou della stagione. Tre sconfitte consecutive ci pesano sul morale, non possiamo nasconderlo. Ma proveremo a reagire ed a rifarci in vista dei play-off».