Non si ferma la protesta dei Quartieri Spagnoli contro le riprese del prequel della serie Gomorra.

Dopo i primi striscioni comparsi all’inizio del mese, un nuovo messaggio campeggia ora tra i vicoli del centro storico di Napoli: "Collusione. Il silenzio di arte ed istituzione", un’accusa esplicita rivolta non solo alla produzione della serie, ma anche al mondo dell’arte, dello spettacolo e alle istituzioni, ritenuti complici — con il loro silenzio — di un racconto che secondo molti abitanti danneggia l’immagine e la dignità del quartiere.

Un volantino distribuito nella zona rafforza il messaggio:

"Forte e rilevante la rivendicazione cittadina sui CIAK indecorosi di mala e d’overdose... Arte, spettacolo ed istituzioni ASSENTI… Il vostro mutismo? Ignobile opportunismo. [...] A voi… Anatema! Noi… la GENTE… quella di sempre."

Le parole usate sono dure e dirette.

La comunità locale si ribella al continuo sfruttamento cinematografico del degrado, stanca di essere cornice di una narrazione criminale che, a loro dire, alimenta stereotipi e insicurezza.