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Napoli, basta un gol ed i conti tornano

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 4 febbraio 2002 00:00:00

Contro tutto e contro tutti. E il Napoli la spunta. La spunta un'altra volta, mettendo sotto il Modena che corre e non si ferma mai e stringendo nell'angolo una società sfuggente e kamikaze. Un gol, tre punti ed il conto azzurro torna. E non fa nulla se il Como ha ripreso a macinare risultati. Non fa nulla, perché è tutto il gruppo delle prime che ora è più vicino. E non fa nulla anche perché nella domenica più a rischio - per il Modena, per le ripicche di mercato e per quella vigilia fatta di dichiarazioni amare - il Napoli ha frenato la velocità e la freschezza modenese con l'esperienza e col disegno tattico adeguato. Certo, c'è stata sofferenza nel secondo tempo, ma era nel conto pure quella. Come dire: si fa quel che si può e De Canio ha fatto tutto quello che ha potuto, aggrappandosi, in un finale che pretendeva un Napoli più «alto» e più agile davanti, anche ad un attacco un po' strambo per assortimento (Artistico e Pavon), ma comunque funzionale al fine azzurro. Un gol, tre punti e Sesa ritrovato. Mezzo ritrovato? Va bene: mezzo ritrovato. Ma è già tanto se si pensa a quel suo destro a giro che, con la complicità d'un Ballotta imballottato, ha regalato al Napoli il successo. Dunque, partita ancora giovane ed azzurri già in vantaggio. Problemi? Per carità, anche se è cosa nota che il Napoli non è proprio specialista nel «chiudere» le gare e che ancora giovane era anche il ricordo del pari della Salernitana all'ultimo momento. Invece... invece il primo tempo scivola via sereno, perché «scritto» bene da De Canio ed interpretato egregiamente dalla squadra in campo. Squadra a misura di chi c'era dall'altra parte. Ovvero, con la difesa a tre, un mediano (Magoni centrale) a staccare acqua e luce al povero Pasino (per questo costretto ad andar via a metà partita), con le corsie affidate a Jankulovski e ad Ametrano e tre attaccanti. Beh, quasi tre attaccanti. Ovvero: Sesa (nella foto al centro) e Rastelli, con Moriero al centro pronto ad «abbassarsi» sul centrocampista emiliano più arretrato. Ebbene: così messo il Napoli ha frenato la vivacità degli avversari. Ne ha frantumato la manovra. Soprattutto, ha rarefatto quelle ripartenze a cento all'ora che nel calcio sanno fare male più d'ogni altra cosa. Con tre attaccanti e Jankulovski il Napoli ha rischiato? Certo che sì. Ma quello di De Canio era un rischio calcolato. Poi, il gol di Sesa ha fatto il resto. Cioè, ha dato al Napoli la possibilità di giocare con più naturalezza e tranquillità, costringendo il Modena, di contro, ad inventarsi qualche novità. E novità c'è stata già in avvio di quel secondo tempo che i due allenatori si sono giocati manco fosse una partita a dama. «Muove» subito De Biasi: via Pasino e dentro Fantini. Replica De Canio: fuori Ametrano e dentro Bocchetti. Poi è Artistico che dà il cambio a Rastelli, col Napoli che torna al vecchio 4-4-2. Sino a quando s'ammacca Jankulovski e debutta anche Pavon. Sì, il Modena le prova proprio tutte per acciuffare il pari, ma il Napoli sa chiudere ogni varco e, come già nel primo tempo, lascia all'avversario solo briciole di tiro. Cosicché, pur arretrando un po' e pur rivalutando molto il contropiede, il Napoli non perde mai il controllo della gara, che non sarà stata bella, ma sicuramente giocata con intelligenza. Quello che occorreva, insomma, contro il più temibile avversario della serie B ed in un momento tanto delicato, se non addirittura decisivo. Infatti, battendo il Modena, il Napoli ha ancor più riaperto il campionato. Il proprio campionato soprattutto. Infatti, se è vero che il quarto posto è ancora tre lunghezze avanti, è vero pure che almeno il terzo ed il secondo sono solo a quattro punti. Però, non è vero che adesso comincia per gli azzurri un altro campionato. No, il campionato dura già da un pezzo. Ora è solo un po' più divertente.

De Canio: «Sempre grato a questi tifosi»

Se Capello è l'allenatore più corteggiato della serie A, De Canio è certamente quello più apprezzato della serie B. Per il lavoro che sta svolgendo a Napoli, per i risultati che sta ottenendo a Napoli, per i problemi che sta superando a Napoli, per come sta «sopportando» Corbelli e Ferlaino a Napoli Se Capello è corteggiato dal Barcellona, dal Manchester, dal Milan e dalla Roma, che non vuole farselo soffiare, De Canio ha estimatori in serie B, ma anche, e soprattutto, in serie A. Parma, Milan, Lazio, Roma tengono ben presente la caratura dell'uomo e del professionista che sta lavorando tra mille problemi ed in modo splendido a Napoli. Ed il Napoli? Il Napoli di Corbelli e di Ferlaino sta facendo di tutto e di più per perderlo. Corbelli e Ferlaino non lo tengono in grande considerazione. È vero, lo elogiano, ma poi lo punzecchiano e, soprattutto, gli fanno seriamente pensare di andare via a fine stagione. Non per qualche apprezzamento fuori luogo, ma per la totale mancanza di programmazione. Programmazione basilare per De Canio, ma che, ad oggi, non fa parte del dizionario corbelliano e ferlainiano. Per quanto è accaduto negli ultimi giorni, a fine anno lascerà il Napoli? La domanda non coglie impreparato De Canio (nella foto in basso): «Non è successo alcunché di particolare, ma il problema potrà nascere sui programmi, sul modo di intendere il futuro. Le frasi di Corbelli e di Ferlaino? Quelle frasi lasciano il tempo che trovano. Adesso, penso solo a lavorare. Sono venuto al Napoli che era in serie B, sono venuto al Napoli ben sapendo che avrei incontrato problemi. Volete che poi, eventualmente, non mi goda i frutti del mio lavoro? Io sono venuto qui a Napoli, nel Napoli, non per Corbelli e per Ferlaino». Più chiaro di così...Oggi si gode il primo obiettivo raggiunto. Aver definitivamente conquistato la stima e la simpatia dei napoletani. Quale sarà il futuro di De Canio? «Oggi, mi godo il lavoro dei miei ragazzi. Ventitre punti su ventisette sono un bel bottino. Complimenti a loro e complimenti al professor Albarella. Dopo un avvio difficile, difficile non per i suoi metodi, in quanto i problemi erano ben altri, oggi sta raccogliendo i frutti». L'applauso della gente a De Canio. «Non è piaggeria, ma sarò sempre grato a questa gente per quello che dà a me ed alla squadra. Noi onoreremo sempre questa maglia, la gente dovrà essere orgogliosa di noi». Il Napoli ha riaperto il suo campionato. «Ci siamo avvicinati anche al Modena, ma niente è stato conquistato, quindi calma. E, poi, un appunto devo muoverlo alla squadra: la palla va gestita meglio».

Oggi il C.d'A. decisivo

Oggi sarà una giornata decisiva sul fronte societario. È convocato nella tarda mattinata il Consiglio di Amministrazione, che avrà l'obbligo di guardare il bilancio, alla luce delle entrate della campagna trasferimenti conclusa il 31 gennaio, e decidere il futuro. Naturalmente, si parlerà della ricapitalizzazione che dovrà essere approvata anche dall'assemblea straordinaria già convocata per il 12 febbraio. Sarà decisivo questo scoglio anche per superare i problemi con la Fallimentare, che il 20 febbraio aspetta amministratori e sindaci del Napoli per chiedere ragione dei debiti scoperti dall'indagine della Procura della Repubblica.

Fonte: Il Portico

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