Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Colomba all'attacco
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 20 novembre 2002 00:00:00
Se il Napoli dovesse affrontare la Salernitana con la sua stessa grinta e la sua identica rabbia, non le lascerebbe scampo. Sinora, non avevamo mai visto Franco Colomba (nella foto) così concentrato, così infuriato, così stizzito, così sui carboni ardenti. Magari il suo Napoli avesse avuto sin dalla prima partita tanta determinazione! Colomba va all'attacco, contro tutto e tutti, forte, probabilmente, solo della fiducia accordatagli nuovamente da Naldi e del secondo tempo giocato dalla squadra contro il Lecce. Sceglie di «ignorare» il penultimo posto in classifica e attacca chi l'attacca, chi lo fa riflettere, chi gli chiede il perché della mortificante graduatoria e come uscire dalla crisi. Lui, il futuro, lo guarda con ottimismo. Quale valutazione ritiene di poter fare sul momento del Napoli? «Ribadisco che abbiamo disputato una buona gara contro il Lecce, soprattutto nel secondo tempo. Solo per qualche demerito e per alcune circostanze siamo rimasti a digiuno di vittorie al San Paolo». Un buon secondo tempo, che, comunque, ha dato solo un punto. Ora, il Napoli è penultimo. «È un dato di fatto e ne prendiamo atto. Siamo penultimi solo perché abbiamo toppato alcune gare in casa. Questi punti, quanto prima, dovremo riprenderceli per strade diverse». Ad iniziare da Salernitana-Napoli? «Il derby potrebbe rappresentare il momento giusto per la ripresa. Io sono fiducioso». Zeman e Colomba: due ex. Quanto potranno influire due allenatori che, al momento, sono entrambi a rischio-esonero? «Contiamo poco, ma mi fa sempre piacere ritornare a Salerno». Immaginava di giocare Salernitana-Napoli con le due squadre ultima e penultima? «No, in assoluto, ma non vanno dimenticati i momenti storici. Considerandoli, non lo avrei escluso». I momenti storici... «... sì, l'attuale momento storico delle due società, che non è dei migliori. Sono entrambe in difficoltà. Tutti ne erano a conoscenza già dalla scorsa estate, ma, adesso, tutti fanno orecchi da mercante. Si è pensato in grande ed ora è logico che qualcuno ci resti male. Ecco perché io ricordo l'attuale momento del Napoli. Comunque, non disperiamoci: magari, tra qualche settimana, staremo meglio, in una posizione nettamente migliore. Sarebbe bastata una vittoria e, a quota 14, ora tutti direbbero: "Siamo a meno quattro dalla zona A"». Come vive questo momento? «Non in maniera tragica. Vado avanti per la mia strada». E la squadra? «La classifica non è delle migliori e ciò dispiace, ma la squadra è conscia che avrebbe meritato di più. Non dico che dovremmo stare alla pari con la Sampdoria, ma neanche penultimi. Io rimango tranquillo, comunque. Dovessimo vincere tre gare di fila, staremmo a metà classifica, ma sarebbe un errore pensare di essere geni, perché potremmo risvegliarci più cogl...di prima». Si rende conto che il Napoli rischia di retrocedere? «Il Napoli lotta per fare il meglio possibile. Il Napoli dà tutto in campo e non consento a nessuno di dire che qualcuno dei miei si tira indietro. Chi lo fa, rischia grosso». L'ambiente non vi è vicino. «Purtroppo, è così». Lei e la squadra, invece, vorreste l'incitamento della gente. «Ci vorrebbe, ma non si può puntare una pistola sulla testa di nessuno e obbligarlo a tifare. Il tifo è qualcosa che viene dal cuore». Quindi, tutto si complica per voi. «Sento parlare soltanto di vincere per forza. Per forza non si ottiene niente. Vorrà dire che, senza il tifo, faremo da soli. L'amore non può essere imposto e noi non vogliamo imporlo a nessuno. Tra l'altro, non è un nostro diritto averlo». E quindi? «Che facciamo? Di certo, non ci tiriamo giù i pantaloni. Non ce li tiriamo giù e non ci giriamo dall'altra parte...».
NOTIZIARIO
La squadra in ritiro già da venerdì. Qualche problema per Dionigi
A caccia di tranquillità verso il derby: la società sta valutando l'ipotesi di portare in ritiro la squadra. Non si tratta di una fuga e nemmeno di una punizione per i calciatori. La partenza potrebbe avvenire venerdì, con un solo giorno d'anticipo rispetto ai piani abituali, e sarebbe utile solo a dare maggiore concentrazione al gruppo in vista del derby. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, era assente il difensore Francesco Baldini, che ha chiesto un giorno di permesso. Non ha potuto prendere parte al training Davide Dionigi (nella foto), alle prese con una dorsalgia, che, comunque, non comprometterà la presenza in campo dell'attaccante per il derby di domenica. Anche ieri il Centro Paradiso era presidiato da volanti della Polizia.
TANTE ASSENZE IN CASA AZZURRA
Stellone e Mancini infortunati, Ferrarese squalificato, Saber in dubbio. In attacco ballottaggio Sesa-Floro Flores. Diverse opzioni tattiche per lo svizzero
Nel derby degli assenti il risultato è già scontato: vince il Napoli, su questo non v'è dubbio. E sono assenze pesanti, quelle con le quali Colomba dovrà fare i conti. Domenica, contro la Salernitana, in un match che è già scontro tra disperati, mancheranno Stellone, Ferrarese e Mancini, mentre c'è ancora un punto interrogativo sull'utilizzo di Saber. Lista, questa, che va integrata con le lungodegenze di Villa, Russo e Pavon. Dunque, out Mancini, il quale solo ieri, seppure in solitario, ha ripreso gli allenamenti, stare tra i pali toccherà a Storari, rinfrancato dalla buona prova contro il Lecce. I problemi (di scelta, di filosofia di gioco più che altro) sorgono, invece, per le sostituzioni del bomber-capitano e del centrocampista esterno, che s'è cercato due turni di squalifica e che, per questo, andrebbe multato doppiamente dalla società. Quali, dunque, le alternative di Colomba? Un paio di sicuro, una terza forse. La prima porta a Floro Flores di nuovo in coppia con Dionigi, con a centrocampo Sesa ancora a destra e Montezine dalla parte opposta, entrambi nel ruolo di suggeritori larghi sulle fasce. L'altra, invece, indica Sesa seconda punta, alle spalle di Dionigi e libero di svariare tra la riga mediana e quella difensiva della Salernitana, mentre sulle fasce andrebbero a sinistra Montezine ed a destra Saber, atteso oggi al rientro da Rabat (amichevole Marocco-Mali), oppure Quadrini. Infine, l'idea numero tre, la più audace ed affascinante se si vuole: le due punte e Sesa trequartista alle loro spalle, per un Napoli che così sfiderebbe Zeman con le sue stesse armi, il 4-3-3.
Fonte: Il Portico
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