Colomba non sa ancora se potrà utilizzarlo, sabato sera, in una gara che per lui «vale 6 punti», ma sa che non perderà Dionigi sino a fine stagione. La risonanza magnetica ha evidenziato che non c'è stata lesione muscolare, ma una forte contrattura del bicipite femorale sinistro, con infiammazione all'inserzione del tendine. Il dottor Bruno Violante ha prescritto all'attaccante 48 ore di riposo, poi si vedrà. Ovviamente, da giovedì, spetterà alla grinta del calciatore, alla bravura delle mani di Carmando e ad un pizzico di buona sorte, far sorridere Colomba, garantendogli la presenza di Dionigi. Oggi, è più no che sì. Non va dimenticato che Colomba già non può disporre di Stellone, quindi l'assenza di Dionigi gli creerebbe uno stato di superemergenza. Non bastasse, Montervino è rimasto fermo per un fastidio agli adduttori, Vidigal per un affaticamento muscolare e Montezine per il trauma alla caviglia destra, riportato a Siena. I primi due saranno certamente in campo, si spera anche nel recupero del brasiliano. Nessun problema, invece, per Mancini e per Savino. Il difensore giocherà portando lo "splint" al setto nasale fratturato. «È emergenza continua - osserva Colomba - in una stagione nata sotto una cattiva stella. Contiamo sull'apporto dei tifosi contro il Genoa. La salvezza dovrebbe esserci a 45 punti. Ce ne mancano 15. Non dovesse recuperare Dionigi, toccherebbe a Floro Flores. I tanti infortunati? A Siena siamo stati picchiati. Gli altri sono abili a fare falli in modo scientifico, noi, invece, siamo plateali. Comunque, daremo il meglio di noi stessi in questo finale. Speriamo che lo facciano anche gli arbitri. Il Napoli vuole salvarsi sul campo e non grazie ad un ripescaggio. Dal Verona a scendere, siamo tutti invischiati». Infine, il Napoli ha segnalato di aver già venduto 3.000 biglietti per l'incontro con il Genoa. Un discreto dato, considerando la sconfitta a Siena. Appare evidente che i tifosi non vogliono far mancare il loro incoraggiamento in questa gara che Colomba ha definito «da 6 punti».