Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli ko, il super bunker non paga
Inserito da (admin), lunedì 7 aprile 2003 00:00:00
Una delusione, il Napoli di Siena. 5 giorni dopo, un altro Napoli. Anzi, il vecchio Napoli. Scomparso quello della bella notte col Vicenza. Scomparsi la voglia di successo, la grinta, la determinazione, il gioco soprattutto. Largo, invece, alla timidezza, all'arrendevolezza, ad un tentativo - questo sì sballato - di governare uno 0-0 inteso come massimo obiettivo. Non che il Napoli dovesse arrivare a Siena e fare lo spaccone, ma il dovere di giocarsi comunque la partita ce l'aveva. Invece, Colomba ripiega la sua squadra, l'accorcia (e questo non è male), ma l'arretra pure, nel tentativo di annullare i rischi dei cross lunghi dei toscani. L'arretra troppo, però, e questo vuol dire subire sempre e comunque l'avversario, oltre che rinunciare al tentativo di fare gol. Cosa impossibile, quando - come avviene - tra Dionigi e l'azzurro più vicino a lui ci sono 30 metri, forse anche 40. Certo, Dionigi al quarto d'ora ha sul piede la più comoda delle deviazioni per segnare ed incredibilmente sbaglia da 3 metri, ma resta un episodio l'incursione di Martinez sulla destra. Da quel momento in poi, infatti, Fortin si guarda la partita. Al contrario di Mancini, messo alla prova da 3 punizioni di Pinga, sulle quali 2 volte è davvero in gamba e la terza trova la traversa come provvidenziale alleata. Pinga, dunque. Fa il comodo suo il sinistro di Fortaleza, che, quando s'allontana dalla fascia e da Saber, trova quanto prato vuole. Comunque, complessivamente il Siena ha molte marce in più. Ed è per questo che matura il gol dei bianconeri, favorito da una difesa azzurra fuori posizione per l'assenza momentanea di Savino, fuori campo per un colpo al naso. Sul cross da destra di Ardito, infatti, è addirittura Pasino che prova a contrastate Rubino, mentre Mancini manca l'uscita per disgrazia azzurra. E sul rimpallo che vien fuori, è ancora Rubino che anticipa Bonomi e mette in porta. Secondo tempo. Colomba deve fare qualcosa. Deve provare ad allentare la pressione dei toscani ed a ridare più attacco alla sua squadra. Ed infatti, poco dopo il quarto d'ora, tira via Pasino (lasciando in campo Sesa, entrato per Montezine infortunato) e spedisce in campo Floro Flores. Sarà per questo, sarà perché il Napoli capisce finalmente che una mossa se la deve dare, certo è che un po' di reazione si intravede. Rende poco, d'accordo, ma è già qualcosa in quel mare azzurro di rinuncia. Ma non basta. Se è vero, infatti, che il Siena resta lontano da Mancini, è vero anche il contrario. Ovvero, che anche Fortin resta senza lavoro, perché la partita, brutta ed inutile, si blocca in mezzo al campo, dove ricompare il giovane Platone, che entra al posto di Savino ricolpito al naso. Nessun tiro in porta, insomma, sino al 38', quando, dopo un errore di Bonomi, Saber affonda Taddei in area di rigore e Pinga dal dischetto chiude la partita.
SAVINO, FRATTURA RIDOTTA NELLA NOTTE
La lunga notte di Savino e del dott. Russo. Sono ripartiti, in pullman da Siena, intorno alle 23.30. Sono arrivati a Napoli alle 4.30 di ieri mattina. Il medico aveva predisposto, telefonicamente, che il calciatore fosse sottoposto ad esami radiografici per la frattura del setto nasale. Gli esami hanno accertato tale frattura, che alle 5 del mattino è stata ridotta nello studio del prof. Luigi D'Angelo, otorino di fiducia della società. A Savino è stato applicato uno "splint" che dovrebbe consentirgli di giocare. A mezzogiorno, poi, è toccato a Montezine sottoporsi ad esami radiografici: escluse lesioni ossee alla caviglia destra. Oggi, invece, Dionigi conoscerà il tipo di distrazione al bicipite femorale sinistro, riportata sabato a Siena, ed i relativi tempi di recupero.
Fonte: Il Portico
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