Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Marchetti non illude i tifosi
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 3 luglio 2002 00:00:00
Il general manager Marchetti spiega che tutto è fermo. Eppure, qualcosa si muove attorno al Napoli che verrà. Intendiamoci, i tempi non sono stretti, anzi potrebbero essere piuttosto lunghi e certamente non consentiranno di andare in ritiro con il gruppo già completo. Per l'Alto Adige si parte il 15 luglio; quello stesso giorno verrà ricapitalizzata la società e solo allora potranno essere ufficialmente aperte le operazioni di mercato. Quindi, ci vuole pazienza: non bisogna cadere nel facile allarmismo che accompagna l'inizio del ritiro. Andiamo con ordine. Prima di acquistare bisogna cedere: in cima alla lista ci sono i giocatori che hanno ingaggi troppo elevati. Si cercano acquirenti per Husain (nella foto in alto) e Vidigal: il primo potrebbe restare al River Plate, che potrebbe cedere in cambio Nelson Cuevas; il secondo potrebbe tornare allo Sporting Lisbona, che così rinuncerebbe ai due milioni e mezzo di euro che il Napoli deve ai portoghesi e che la Fifa ha imposto di versare. Ma lo Sporting dovrebbe anche versare qualcosina ed è qui che si blocca la trattativa. Si cercano acquirenti anche per David Sesa, che ha un ingaggio che non appartiene ai progetti futuri del club, ma nessuno si fa avanti. Per il portiere Mancini, invece, c'è un serio interessamento da parte del Lecce. Proprio la cessione di Mancini aprirebbe le porte ad un affare che sembra già fatto, quello relativo al ritorno di Pino Taglialatela. L'estremo difensore ischitano ha una promessa dalla Fiorentina: se c'è accordo col Napoli, l'ultimo anno di contratto con il club viola verrà cancellato. E l'accordo sembra praticamente già trovato: «So che il mio procuratore, Gaetano Fedele, ha sentito i nuovi dirigenti. I tempi - dice Tagliatatela, in vacanza a Ischia - potrebbero essere lunghi, ma per me sarebbe un'emozione grande tornare in azzurro ora che la società è cambiata, completamente rinnovata». Cartellino a costo zero, e l'ingaggio? «Basso, bassissimo, posso assicurarvelo. Non pretendo di arrivare e dettare legge. Ho conservato la mia umiltà: sarei a disposizione di Colomba e mi giocherei il posto». Messaggio più che chiaro, anche perché sembra che Colomba voglia Belardi (nella foto al centro), che potrebbe arrivare dalla Reggina, dove è stato lanciato proprio dal nuovo tecnico azzurro. Gli altri contatti portano a nomi vecchi e nuovi. Dal senegalese Camara, che piace da morire a Naldi, ma che il Sedan vende ad un prezzo troppo alto, al paraguaiano Gonzalez, che appartiene agli argentini dell'Huracan e che vorrebbe tentare l'avventura europea proprio in azzurro. Per la linea offensiva restano aperti spiragli per il messinese Godeas e per il barese Spinesi, anche se i tempi lunghi che chiede il Napoli potrebbero non piacere alle società ed ai giocatori. Continua a circolare anche il nome dell'empolese Massimo Cappellini, con poche possibilità, però, di chiusura dell'affare. Con la Reggina, intanto, è stato fatto un sondaggio per il giovane difensore Morabito, che piace a Colomba. Vecchia trattativa, mai approfondita, con il Crotone per Cardinale e nuovo contatto con il Venezia per Marasco, ma anche in questo caso il tempo che passa gioca a sfavore degli azzurri.
MARCHETTI: «IL MERCATO DEL NAPOLI E' FERMO»
«Ci sarà da soffrire. Non è il momento di pensare ai colpi di mercato»: il general manager non vuole illudere i tifosi azzurri
Giampiero Marchetti è al lavoro per il nuovo Napoli. C'è da smantellare prima di poter ricostruire; bisogna fare cassa per poi acquistare. E siccome di soldi in giro non ce ne sono, il general manager non ha annunci da fare: «Mi dispiace, è tutto fermo». Però una trattativa l'avrete intavolata, qualche telefonata l'avrete fatta...«Perché volete che dica bugie? La verità è una sola: il mercato del Napoli è fermo, paralizzato. Ma questa non è una novità, l'ho detto fin dal primo momento che ci sarebbe stato da soffrire». Eppure i nomi circolano... «Mica posso fermarmi ogni giorno a leggere tutti i giornali, ascoltare tutte le radio e le tv e smentire ogni nome che viene accostato al Napoli. Il gioco è questo: in tempo di mercato circolano tanti nomi». E fra questi nomi ce n'è anche uno che è più vicino degli altri, no? «Io dico una cosa: non mi sembra giusto illudere la gente. Questo non è il momento di pensare ai colpi di mercato». Ed allora, che momento è? «Sono i giorni in cui una società che era allo sbaraglio sta rimettendo le cose a posto. Ma è un lavoro lungo, che va fatto passo dopo passo, senza accelerare, perché sarebbe pericoloso e poco utile. In questo momento bisogna mettere in ordine i conti, poi si potrà parlare di mercato». Per aiutare la Fiorentina si è creata una cordata di grandi club (Inter, Milan ed Juventus). Il Napoli a chi può chiedere aiuto? «Il Napoli preferisce andare avanti con le sue gambe, senza chiedere aiuti esterni. Anche perché nel mondo del calcio, come nella vita, quando qualcuno ti dà una mano, prima o poi ti chiede qualcosa in cambio. Il Napoli preferisce muoversi in autonomia». Dunque, il Napoli partirà per il ritiro solo con i giocatori attualmente sotto contratto? «Diciamo che in questo preciso momento è così. Il gruppo è questo: quelli che hanno un contratto sono convocabili per Riscone di Brunico. Ma è meglio precisare che il discorso vale in questo preciso momento. Magari fra un giorno la situazione cambia e qualcuno mi dirà che ho mentito. Io, invece, cerco di essere leale. E sono costretto a ripetermi: c'è da soffrire». Ci risiamo...«Ma io dico che non bisogna deprimersi per questa situazione. Anzi, è importante il momento attuale, perché si lavora per il futuro, si costruisce. E, credetemi, il lavoro davvero non manca».
GLI SVILUPPI SOCIETARI
Naldi cede il 5% al fratello Roberto per 10 miliardi di lire
Ieri nuovo incontro fra i rappresentanti di Giorgio Corbelli (Tavassi e Tampalini) e quelli di Salvatore Naldi. Dopo che il nuovo presidente azzurro ha pagato la prima rata a Corrado Ferlaino, l'affare fra Corbelli e l'imprenditore napoletano ha avuto la definitiva chiusura. Naldi ha anche ceduto il 5% del club al fratello Roberto, in cambio di 10 miliardi delle vecchie lire.
Fonte: Il Portico
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