Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, missione compiuta
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 16 luglio 2002 00:00:00
L'assemblea dei soci del Calcio Napoli ha approvato ieri la copertura delle perdite, pari a 28 milioni e 634mila euro, ed ha ricapitalizzato il club, dopo l'azzeramento del capitale sociale, per 9 milioni e 146mila euro. L'assemblea, svoltasi nella sede sociale di Soccavo, è stata presieduta - come disposto dal Tribunale di Napoli dopo la revoca dell'amministrazione giudiziaria - dal presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli, Enricomaria Guerra. E' stata approvata all'unanimità la situazione patrimoniale al 30 maggio 2002, con la contestuale copertura delle perdite e l'aumento di capitale. E' stata, inoltre, votata la relazione degli amministratori circa gli adempimenti in materia di versamenti Iva e ritenute fiscali. Molto soddisfatto Salvatore Naldi, che parla con la consueta serenità. Non l'ha mai persa la sua splendida tranquillità, neppure nei momenti neri in cui bisognava trovare in fretta montagne di denaro per salvare il club: «So bene che nessuno immaginava una conclusione così rapida e "consistente" dei problemi economici del club. Ma io non ho mai avuto dubbi. Ora sarà chiaro a tutti che per me il Calcio Napoli è un'impresa, un'azienda da portare avanti con managerialità, non una semplice avventura». Il poderoso impegno economico è figlio della voglia di fare qualcosa per la città. Naldi non ha mai nascosto l'obiettivo primario del suo interessamento al club: «L'ho fatto soprattutto per la gente di Napoli, per i tifosi che sanno essere appassionati e caldi, ma che negli ultimi anni sono stati costretti a soffrire». Al suo fianco c'è Peppe Bruscolotti, appena nominato responsabile dei rapporti con i tifosi. Vicino a Naldi non c'è, invece, nessun imprenditore napoletano: «Ho dimostrato con i fatti di non avere bisogno di soci in questo momento. Finora da parte degli imprenditori ci sono state molte parole, ma nessun fatto. Le porte della società restano aperte, naturalmente, ma solo a chi saprà essere serio, come ho dimostrato di essere io finora». Ed un segnale preciso viene lanciato anche agli istituti bancari che hanno seguito Naldi nell'impresa azzurra: «Mi auguro che le banche in futuro non si comportino in modo da costringermi a dire addio e passare oltre», spiega in maniera sibillina l'imprenditore posillipino. Non è sibillino, invece, quando si torna a parlare di calcio, di squadra da costruire, di possibilità di riaprire le porte del mercato ora che i conti sono a posto. La società resta nella «fascia B» della Covisoc, ma l'iniezione di denaro consente, finalmente, di andare sul mercato per portare all'allenatore quei rinforzi che sembrano necessari: «Non c'è fretta, non dobbiamo - puntualizza Naldi (nella foto al centro) - fare affari con urgenza. Abbiamo un progetto da portare avanti con l'allenatore Colomba ed il general manager Marchetti: un progetto che prevede molti passaggi e non tutti legati al mercato. Noi vogliamo patrimonializzare l'esistente: significa tirare fuori il meglio dal gruppo che attualmente è al lavoro in Alto Adige. Vogliamo provare a rivitalizzare quei giocatori che nell'ultima stagione non sono stati in grado di dare il meglio. È una sfida nella sfida. Poi penseremo anche al mercato». Il discorso si conclude con un nuovo riferimento al passato recente, all'ex allenatore De Canio: «I giocatori sotto la guida di De Canio hanno reso in una certa maniera; forse Colomba sarà in grado di fare qualcosa di meglio con lo stesso gruppo». Attorno a Naldi c'è il gruppo degli amministratori. L'avvocato Albisinni, consigliere, prende la parola per raccontare tempi e modi dell'operazione che ha riportato in vita il Napoli: «Ventidue giorni fa il Napoli era dato per spacciato. Sono bastate appena tre settimane a Salvatore Naldi per rimettere a posto la situazione. E' un'impresa che poteva riuscire solo ad un grande imprenditore». Arrivano applausi: c'è emozione nella sala dei trofei di Soccavo, si respira una nuova aria, c'è profumo di rivincita sul recente passato. Il presidente Naldi, però, non ha fretta: «Per adesso abbiamo pensato a rimettere a posto la società. Ora passiamo alla seconda parte del progetto, ai risultati sportivi. Ci vorrà tempo, ma la gente è con noi: ne sono certo».
COLOMBA: «SIAMO TUTTI PIÙ TRANQUILLI»
«Il presidente ha già vinto il suo scudetto. Ora spetta a noi non deluderlo»: il tecnico Colomba felice per l'esito positivo dell'assemblea
«Il presidente ha vinto il suo scudetto»: breve, succinto, compendioso, Franco Colomba (nella foto in basso) fotografa quanto è avvenuto. Naldi ha coperto le perdite ed ha ricapitalizzato: «Una bellissima notizia. Quando le cose vanno bene in società - osserva il trainer - anche i calciatori lavorano con animo più tranquillo. Naldi sta proseguendo il duro e faticoso lavoro di ristrutturazione della società. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, sta ottenendo risultati eccezionali». Soprattutto se si considera da quali basi è dovuto partire...«Ecco, è proprio questo l'aspetto da mettere bene in evidenza. La società aveva una situazione patrimoniale molto critica, ma Naldi non si è mai arreso. Nel Napoli il presidente sta mettendo amore e denaro. Sono certo che i napoletani sapranno apprezzare in modo adeguato il suo comportamento». Un Napoli sano come società fornisce alla squadra la spinta giusta per rendere al massimo: «Sono certo che i ragazzi sapranno affiancare l'operato del loro presidente e sapranno rispondere alle sue aspettative, che altro non sono se non quelle di tutti i tifosi». L'operato di Naldi è fondamentale per gettare solide basi, ma se non dovessero arrivare i risultati della squadra...«Naldi continuerà ad operare come ha fatto sinora: il suo lavoro, a quanto pare, non è finito. Io e la squadra gli garantiamo il massimo impegno. Lui, il suo scudetto, l'ha vinto. Adesso tocca a noi». Naldi ha detto che «Colomba saprà fare meglio di De Canio»: «Noi garantiamo il massimo del nostro impegno. Tutti cercheremo di dare il meglio di noi stessi». Dunque, un Napoli che partirà lanciato verso la conquista della serie A? «Un Napoli che cercherà di imitare il suo presidente, che è stato formidabile nel superare tutti gli ostacoli che gli si sono presentati. Lui, come cavaliere, è bravo a saltare gli ostacoli. A quanto pare, non solo quando è in sella ad un cavallo...».
Fonte: Il Portico
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