Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, notte di passione
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 10 marzo 2003 00:00:00
È un'altra notte lunga. Speriamo che un buon risultato porti sprazzi di luce nel buio del Napoli. Buio di classifica, ancora vacillante, e di umori cangianti, che spesso, troppo spesso, insidiano non la serenità, che da tempo non c'è più, ma la normalità. Quella che dovrebbe accompagnare il Napoli in questa partita con la Samp e nelle altre 13 sfide con il futuro. C'è bisogno di stabilità in quest'impresa difficile, che ha un solo nome: salvezza. Come ne occorrerebbe per il resto. Dalla società, in bilico con i propri conti, sino a coloro che, ad ogni anticipo o posticipo, si disperano per una squadra e per ciò che può accadere. Teneri innamorati i tifosi del Napoli, teneri ancorché incrollabili davanti a tutto. Pure dinanzi a questa realtà di specchi deformanti, dove l'azzurro a volte sembra il colore della maledizione e dell'incapacità ed altre somiglia a chissà quale passato di scudetti, Coppe ed il bello che fu e che non torna. Non c'è via di mezzo, non c'è ragionata applicazione sulla realtà: o è tutto splendido oppure è tutto brutto. Ecco cosa manca: il senso dell'ordinario, della quotidianità. Qui ogni cosa è straordinaria, eccezionale. Lo sono le sconfitte come le vittorie, le crisi come i trionfi. È come se ci fossero due Napoli. Comunque, la domenica appena trascorsa non incoraggia. Ma è pur vero che per Scoglio ed i suoi poteva andare peggio. Sono terzultimi (partita in meno ovviamente), preceduti dal Bari (che ha vinto il match-disperazione col Cosenza), dal Catania (sconfitto ad Ancona) e dal Genoa (pari con la Salernitana). La zona salvezza è a 3 punti. Occorre darsi una seria e forte regolata, sin da stasera, sin dalla Samp: è difficile, ma bisogna pur farlo. Chiusura su Enrico Preziosi, aspirante proprietario. Ieri, ennesima intervista sull'argomento. Gli hanno chiesto del Napoli, ha risposto scherzando. Una piccola riflessione: se Preziosi, per deformazione professionale (si occupa di giocattoli), gioca anche con le passioni dei tifosi, non va bene. Se ha una trattativa in corso, la porti avanti come crede, ma non giocando sulle parole e sulle attese. Perché il Napoli, mai come ora, è un argomento serio.
SCOGLIO: «PER NOI DOMENICA FELICE»
«I risultati mi stanno tutti bene. Importante la sconfitta del Catania. Il gruppo in fondo alla classifica si è allargato»
«Inizialmente sembrava di vivere una domenica bestiale, poi, piano piano, la domenica per il Napoli si è trasformata addirittura in una giornata felice. I risultati mi stanno tutti bene. Sì, anche la vittoria del Bari. E vi dico il perché...». Franco Scoglio ha da poco ultimato la seduta di rifinitura sul campo in terra battuta di Cogoleto. Si ferma a parlare dell'andamento della giornata. Una giornata che ha visto lo svolgimento di scontri interessanti. «Io, prima che si giochi, mi diverto a fare una schedina. Avevo previsto la vittoria del Genoa a Salerno, solo per una questione di affetto. Avevo pronosticato il successo del Messina, per una questione di convenienza. Avevo pensato ad un successo del Catania, non per pazzia, ma per scaramanzia. Lo metto vincente, così perde, avevo pensato. Ha perso. E, credetemi, è l'unico risultato che realmente mi interessa. Tutto sommato, considerando anche come si era messa la giornata, posso dire che la domenica è stata favorevole al Napoli. Adesso, speriamo che lo sia anche il lunedì. La nostra corsa resta solo sul Catania». Possibile che la vittoria del Bari sul Cosenza ed il conseguente sorpasso in classifica non le abbiano dato fastidio? Difficile stabilire se Scoglio mischi o meno le carte...«Il Bari ha disputato una partita in casa in più. I 2 punti che ha di vantaggio in classifica non mi spaventano». Hanno perduto Verona ed Ascoli. Entrambi dovranno venire a giocare a Fuorigrotta. Il Verona, domenica prossima. «Quella del Verona è una sconfitta pesantissima, in quanto si è verificata sul suo terreno. Questo stop lo costringerà a sbilanciarsi di più nei prossimi impegni, a cominciare da quando verrà al San Paolo. Dovrà cercare di recuperare il terreno perduto, dunque rischierà. Lo stesso discorso, più o meno, vale per l'Ascoli». Professore, la Salernitana ormai sembra andata. Quante squadre vede impelagate nella zona minata della classifica? «Sino a sabato, 6. Adesso, anche 8: Cosenza, Napoli, Bari, Catania, Genoa, Ascoli, Verona e Cagliari. Il gruppo si è allargato e questo ci agevola». Vi agevolerà comunque vada la partita di stasera? Una piccola pausa ed ecco la replica: «Sì. Mi sta bene anche il pari tra Triestina e Vicenza. Alla Samp un pareggio potrebbe bastare per tenere a 3 punti le quarte». Fa un passo indietro e si trova affiancato da un paio di tifosi della Samp. «Professore, lei ci ha battuto spesso...». Sorride, ammicca. Sono gli unici due tifosi doriani dei 500 presenti sul campo di Cogoleto che non hanno inveito contro Scoglio e contro il Napoli. Infatti, gli azzurri sono stati accolti, all'arrivo al campo, al grido di «Colera, colera», «Serie C, serie C», «Benvenuti in Italia». A sorridere è solo Scoglio: «Sfottò e niente di più, quando tutto resta in termini civili. Un assaggio di quello che dovrò ascoltare a Marassi. Anche questo è il sale del calcio. Non mi perdoneranno mai il fatto che sono un tifoso del Genoa e che, quando la Samp vinse la Coppa delle Coppe, io la paragonai alla coppa del nonno...». La squadra risale sul pullman per far ritorno in albergo, lui sull'auto del sindaco di Arenzano. «Venite a vedere il Napoli. Penso che non farà giocare la vostra squadra...», dice ai tifosi della Samp.
Fonte: Il Portico
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