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Napoli, oggi l'addio di Ferlaino

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 12 febbraio 2002 00:00:00

Doveva essere il giorno della svolta, della chiusura dell'accordo. Lo è stato al 90%, nel senso che le fidejussioni attese per il passaggio di quote da Ferlaino a Corbelli sono arrivate, in tarda serata e con piccoli particolari ancora da mettere a posto. Così l'appuntamento per la storica firma, quella che sancirebbe il definitivo addio dell'ingegnere Ferlaino (nella foto in alto) al Calcio Napoli, è fissato per questa mattina alle nove, alla presenza di un notaio che convaliderà tutto. La cifra pattuita per la cessione del 50% di azioni di Ferlaino a Corbelli si aggira intorno ai settanta miliardi. Di questi soldi, una parte era già stata versata all'ingegnere alla vigilia del precedente accordo, quello dell'ottobre 2001 che poi fu stracciato. Erano sedici miliardi che Ferlaino decise di trattenere come caparra e che oggi sono tornati in gioco, diventando parte integrante di questa trattativa. Sicché, oggi dovrebbero essere versati a Ferlaino altri 54 miliardi. Anzi, dovranno solo essere garantiti, perché il contratto prevede che il pagamento di Corbelli sia dilazionato fino all'ultimo mese del 2002. E proprio per produrre quelle «garanzie» sotto forma di fidejussioni, è intervenuto Toto Naldi, imprenditore napoletano già socio di Corbelli al 10% e pronto a diventare parte integrante del Napoli del futuro. Proprio Naldi ha attivato le fidejussioni, tramite la Banca Popolare di Ancona, che daranno la svolta definitiva alla vicenda. Il resto dell'operazione, quella che consentirà a Naldi di entrare con «forza» (naturalmente economica) nel Napoli, è stato curato dal Monte dei Paschi di Siena, che ieri ha emesso la bellezza di 358 assegni circolari per raggiungere i 3 milioni e mezzo di Euro, che rappresentano la prima rata da versare immediatamente a Ferlaino. Ma solo le fidejussioni sono state al centro della lunga giornata vissuta ieri dai tre protagonisti, Corbelli, Ferlaino e Naldi, che erano a Napoli ognuno nel proprio ufficio, in attesa. Sembrava che la svolta dovesse arrivare in mattinata, invece c'è stato bisogno di aspettare la tarda serata perché un dirigente della Banca si presentasse in città con l'incartamento che aprirà le porte alla definitiva chiusura della trattativa. Quelle fidejussioni, per un totale di 54 miliardi, sono arrivate. Mancavano alcuni incartamenti che avrebbero dovuto accompagnarle, ma si tratta di particolari tecnici risolvibili nel giro di una manciata di ore. Proprio quelle che hanno spostato la firma dal notaio a questa mattina. Dunque, il futuro del Napoli potrebbe decidersi questa mattina. Con l'assemblea per la ricapitalizzazione, ma anche con la pianificazione della nuova struttura societaria. Sembra quasi certo che Toto Naldi prenderà un ruolo di primaria importanza all'interno del club (che verrà governato anche in questo caso dal Lussemburgo). Giorgio Corbelli (nella foto al centro), ipotizzando il futuro a metà della scorsa settimana, spiegò che Naldi sarebbe arrivato al 20% della società, ma sembra più probabile che al vulcanico imprenditore partenopeo vengano consegnate quote tali da fargli raggiungere il 50% del club azzurro. Una nuova divisione a metà, dunque, con la promessa che dal mese di giugno la poltrona di presidente verrà consegnata proprio a Naldi. Difficile, invece, ipotizzare il futuro della società immobiliare che pure lega in affari Ferlaino e Corbelli. Sembrava che proprio quella società (la Vasto S.A., lussemburghese) dovesse diventare parte integrante dell'accordo fra Corbelli e Naldi. Pareva che Corbelli avesse intenzione di cedere la sua metà di azioni a Naldi, che sarebbe diventato a sua volta socio di Ferlaino. Ma l'ultimo accordo sembra che non preveda movimenti sostanziali della struttura della Vasto S.A., che rimarrebbe a metà fra i due soci che oggi si separeranno sul fronte calcistico. A Naldi, come controparte per l'oneroso intervento economico che ha già profuso e dovrà ancora profondere per il Napoli, Corbelli avrebbe promesso in cambio un sontuoso palazzo nel cuore di Venezia, che diventerebbe nuovo fiore all'occhiello dell'impero alberghiero dell'imprenditore napoletano.

L'assemblea deciderà in che misura ricapitalizzare

L'evento principale della giornata di oggi doveva essere l'assemblea straordinaria convocata per la ricapitalizzazione. Invece, l'incontro di questa mattina per la firma dell'accordo di cessione delle quote fa passare in secondo ordine la riunione convocata per mezzogiorno al Centro Paradiso di Soccavo. Si comincia ad organizzare il futuro ed il primo passo dovrà essere la ricapitalizzazione. Operazione che doveva essere già fatta alla fine di novembre e che fu cancellata: in quei giorni proprio la ricapitalizzazione fu tra le cause del fallimento del primo accordo fra Ferlaino e Corbelli. Bisognava ricapitalizzare per 30 miliardi e Corbelli l'avrebbe fatto, secondo legge, per i tre decimi. Ma Ferlaino non fu d'accordo: chiedeva che tutti quei denari venissero portati nelle casse del club. Oggi, invece, il passaggio-ricapitalizzazione non rientra nell'accordo per la cessione di quote da Ferlaino a Corbelli. E sarà l'assemblea a decidere in che misura aprire il flusso di denaro che può arrivare, secondo la convocazione ufficiale, fino a quindici milioni di Euro. Questo passaggio consentirà alla società azzurra di arrivare all'appuntamento del 20 febbraio davanti alla Fallimentare con i conti rivitalizzati e di evitare, forse, i possibili successivi passaggi del tribunale. Potrebbe cancellare la possibilità di amministrazione giudiziaria ed anche quella della richiesta di liquidazione: una vera panacea per la società che era alla deriva economica.

Jankulovski e Stellone, più no che sì

Più no che sì: è questo il parere del dottor Russo quando gli viene chiesto se Stellone (nella foto in basso) e Jankulovski potranno essere disponibili per l'incontro Napoli-Empoli di lunedì sera. Le condizioni fisiche dell'attaccante e del centrocampista sono migliorate, ma non al punto da essere ottimisti. «Bisogna procedere con grande cautela. Entrambi, per motivi diversi, sono reduci da infortuni che possono creare recidive. La nostra linea, quella dell'allenatore e la mia, è di non rischiare mai, per l'interesse della società e per la dovuta tutela del calciatore», dice il dottor Russo. Stellone, già dalla scorsa settimana, in più di un'occasione si è allenato con i compagni, ma gli è stato vietato di compiere determinati movimenti. La decisione definitiva verrà presa nei prossimi giorni. La ripresa degli allenamenti è fissata per domani pomeriggio. La società, intanto, ha comunicato che, a partire dall'incontro Napoli-Salernitana, gara che ha visto il ritorno al San Paolo degli azzurri, ha incaricato gli uomini di un'agenzia investigativa, la A-Zeta, di vigilare su quanto avviene all'interno del San Paolo in occasione delle gare interne del Napoli. Gli agenti sono collegati tra di loro con rice-trasmittenti e sono pronti ad intervenire. Altri riprendono con telecamere quanto succede nei vari settori. Il tutto fa parte di un'importante opera di prevenzione.

Fonte: Il Portico

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