Tra un incontro con il consulente di uno sceicco ed uno con un finanziere svizzero, tra un pour parler con un procacciatore d'affari inglese ed un altro con un responsabile del Comune di Napoli, Toto Naldi (nella foto in alto) deve trovare il tempo per inserire anche appuntamenti con una serie di tecnici del panorama calcistico: c'è da decidere a chi affidare la responsabilità della squadra, ancora tutta da varare. Da varare a seconda dei programmi e degli obiettivi che soltanto Naldi può fissare. Nuovo nel mondo del calcio, Naldi ascolta, medita, valuta, riflette, pondera, «pesa» gli interlocutori con le loro idee, i loro progetti, le loro richieste, anche economiche. Sa di non avere molto tempo a disposizione ed allora ha deciso: lunedì scioglierà ogni riserva sul nome del general manager al quale affiderà la costruzione della squadra per il prossimo campionato di B, che, considerando la caratura di almeno undici degli avversari (Fiorentina, Sampdoria, Genoa, Vicenza, Lecce, Bari, Verona, Venezia, Palermo, Salernitana e Cagliari), può essere tranquillamente definito un campionato di A2. Sarà ancora più difficile ed appassionante se dovessero essere introdotti anche in serie B play off e play out. Sono quotidiani i colloqui che il patron tiene con esponenti del mondo del calcio. Lunghe telefonate e faccia a faccia in due dei suoi splendidi alberghi: il «Flora» di Roma ed il «Mediterraneo» di Napoli. Ieri, ad esempio, Naldi ha incontrato Giampiero Marchetti ed Oreste Cinquini. Rapidi, ma fruttuosi scambi di opinioni nell'albergo della Capitale. Marchetti ha esposto le sue opinioni su quanto ritiene di poter fare dopo gli anni trascorsi a Trieste ed a Piacenza, per non parlare del suo passato da calciatore della Juventus. Marchetti, al momento, è in ballottaggio con altri suoi colleghi. Non a caso, nel pomeriggio, Naldi ha proseguito il suo giro di orizzonte parlando con Oreste Cinquini. Le sue precedenti esperienze sono nel Viareggio (4 anni), Spezia (3), Fiorentina (5) e Bologna (4). Naldi ha voluto ascoltare i programmi di Marino, di Cinquini, di Martino, di Regalia (da ieri un po' meno responsabile del futuro del Bari, dopo il «ritorno» di Matarrese), di Pavarese, di Janich. Ognuno ha esposto il suo programma, i suoi intendimenti; tutti, naturalmente, hanno tenuto a precisare che non accetterebbero interferenze se non da parte della proprietà. Consulti soltanto con la persona che Naldi designerà quale allenatore. Più o meno, ecco il discorso fatto da tutti: «Sono onorato di essere stato interpellato dal Napoli, sarei orgoglioso di lavorare in questa società. Logicamente, non mi piace entrare in questa competizione con i miei colleghi, ma è anche giusto che Naldi, neofita del calcio, si guardi intorno e, soprattutto, guardi negli occhi delle persone candidate ad avere un ruolo nel suo Napoli». Naldi ha preso tempo. Non che ne abbia molto a disposizione, come già accennato, ma, adesso che ha ascoltato un po' tutti, vuole riflettere prima di scegliere l'uomo a cui affidare le sorti del Napoli. Oggi, oppure entro l'inizio della prossima settimana, l'ufficializzazione del nuovo responsabile dell'area tecnica. Intanto, i suoi collaboratori stanno valutando anche soluzioni alternative per gli altri ruoli della società. Ci sarà certamente qualche riconferma, ma non sono da escludere novità. E l'allenatore? Al momento, De Canio (nella foto in basso) sembra essere in testa alla classifica delle preferenze di Naldi (un tandem Marchetti-De Canio?), ma c'è chi lo invita a riflettere ed a prendere in considerazione soluzioni alternative, quali Colomba, Tardelli, Cavasin, Ventura e, buon ultimo, in quanto si è liberato dal contratto con la Fiorentina, Fascetti. Due flash da radio-mercato. C'è interesse per due portieri del Napoli: Mancini, che ha ancora un altro anno di contratto, è corteggiato dal Lecce; Coppola, che è in comproprietà col Bologna, interessa all'Ascoli.

INTERROGAZIONE SULLO STADIO

Chiesto un intervento a favore del Calcio Napoli da parte del consigliere comunale Antonio Culiers

Il consigliere comunale di Napoli, Antonio Culiers, in un'interrogazione al sindaco, ha chiesto un intervento a favore del Calcio Napoli, tenuto conto degli sforzi fatti dalla società per evitare il fallimento. «Visto che - ha aggiunto - il nuovo proprietario della Società Calcio Napoli, il dott. Naldi, ha dichiarato pubblicamente di voler avere la totale gestione dello stadio San Paolo, per trasformarlo in un centro sportivo polifunzionale, comprensivo di tutta una serie di servizi, interrogo il sindaco per conoscere quali interventi questa Amministrazione comunale intende adottare, al fine di dare un reale aiuto al Calcio Napoli. Chiedo di affrontare tale discussione nella commissione competente, la quale già in passato si è occupata della questione, per far sì che ogni componente politica possa democraticamente dare il suo contributo, facendosi da garanti nei confronti dei cittadini, ed infine per conoscere anche quali sono i reali programmi della nuova società».