Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, una squadra ‘mangiagol'
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 10 maggio 2002 00:00:00
«Sì, è vero, siamo una squadra di mangiagol: ne abbiamo sbagliati tanti. Questa peculiarità ha caratterizzato la nostra stagione. Se escludiamo la partita a Como, non siamo mai riusciti a vincere altri incontri senza soffrire». Matteo Villa è uno degli uomini più esperti e validi di De Canio (nella foto in alto). Anche lui, come è capitato ad altri elementi preziosi (Stellone, Vidigal, Luppi), è stato costretto a saltare un buon numero di partite a causa di infortuni. A Cosenza rientrerà, dopo aver tifato per i compagni durante Palermo-Napoli. Una distrazione alla coscia destra, riportata nel match con la Reggina, l'ha costretto a fermarsi. Adesso Villa è pronto a rituffarsi nella battaglia. Ieri De Canio l'ha schierato in entrambi gli assetti difensivi provati: Villa-Caruso-Bonomi e Bonomi-Villa-Troise. De Canio ha badato a lungo a collaudare schemi e movimenti, alternando un po' tutti gli uomini a disposizione. Schemi finalizzati soprattutto ad attaccare. Sì, perché, anche se il Cosenza ha le stesse necessità e giocherà una gara da ultima spiaggia, il Napoli non ha alternative: o vincerà ed avrà il diritto di continuare a sperare, oppure sarà quasi certo l'addio ai sogni di gloria. De Canio ha anche urlato, ieri mattina: «Facciamo gol, non sbagliamo le facili occasioni, calciamo in porta con convinzione. Bisogna segnare sempre, anche se siamo in allenamento, anche se il tiro sembra avere un esito scontato, anche se sembra sin troppo semplice fare gol. Non facciamo pallonetti, né numeri: facciamo gol, sempre». Un ammonimento che può sembrare ovvio, inutile, che per questo Napoli, invece, è quanto mai opportuno. Non a caso, a fine allenamento lo stesso Villa ha precisato che il Napoli sta pagando anche le tante palle-gol sprecate. «In me c'è l'amarezza - ha sottolineato il difensore - per aver giocato solo venti minuti di Napoli-Reggina. Non capita tutti i giorni di esibirsi dinanzi a settantamila spettatori. E c'è il rammarico per i due punti perduti anche a Palermo. Avessimo vinto entrambe le partite, oggi saremmo un punto davanti alla Reggina». Un suo giudizio sulla gara di Palermo: «Un buon primo tempo del Napoli, una ripresa non altrettanto positiva. Non abbiamo il colpo del ko, non siamo stati altrettanto concentrati e determinati come in avvio di gara». C'è chi pensa che a Cosenza andrà in campo un Napoli ormai rassegnato, che si è fatto i conti ed ha visto che l'impresa è ai confini dell'impossibile. «Non sono d'accordo. Facciamo quattro vittorie e poi vediamo. Secondo me, con dodici punti, ci assicuriamo almeno lo spareggio con la Reggina». Quanto credete nello spareggio? «Nella misura in cui riusciremo a vincere a Cosenza e la Salernitana a fare il suo dovere con la Reggina, come l'ha fatto il Palermo con noi». Infortuni e squalifiche: cambierà ancora la difesa. «Ci abbiamo fatto l'abitudine in questo strano campionato». Passaportopoli, il caso Atalanta-Pistoiese, le tasse di Tomba, il doping di Pantani, i trucchi dell'Empoli: lei, vecchio sportivo praticante, non è un po' nauseato? «Un po' di fastidio l'ho provato, non perché interessato quale calciatore del Napoli. Se le regole non vengono rispettate, bisogna punire. Due organi di giudizio hanno deciso per la sola penalizzazione pecuniaria dell'Empoli: una punizione non consona al fatto».
NOTIZIARIO
De Canio ripensa alla difesa a tre. Rastelli verso l'esclusione
Tutto l'allenamento, o quasi, De Canio l'ha basato sui test d'attacco. Spesso ha fermato il gioco per dare indicazioni, per richiamare chi commetteva errori banali. Ha provato un po' tutti i disponibili, anche Magoni, che ha recuperato. In difesa ha schierato Villa-Caruso-Bonomi, poi Bonomi-Villa-Troise. Il tecnico sembra orientato a schierare il Napoli con il 3-5-2. La probabile formazione: Mancini; Bonomi, Villa, Troise; Ametrano (Rastelli), Vidigal, Magoni, Alessi (Montezine), Montezine (Ametrano); Stellone, Graffiedi. E Rastelli? Ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni: non si può escludere una sua utilizzazione.
NALDI OTTIMISTA
«Corbelli ha garantito, troverà i soldi»
L'incontro «che non c'è stato» ha portato buoni frutti, anzi ottimi. Il faccia a faccia di mercoledì mattina a Roma, negato dai due protagonisti, è stato importante per il futuro del club, quello che si presenterà il 23 maggio sotto forma di richiesta di ricapitalizzazione da parte dell'amministratore giudiziario Gustavo Minervini. Sull'incontro «che non c'è stato» ieri si è soffermato anche Salvatore Naldi (nella foto in basso), facendo una premessa: «Avevamo pensato di non parlarne. Le esigenze di una società in amministrazione giudiziaria non sempre si conciliano con le esigenze dell'informazione». Giustificazione più che lecita, ma, visto che la segretezza dell'incontro è stata tradita, allora anche l'imprenditore napoletano (socio di minoranza della Napoli S.A., che dal Lussemburgo governa la maggioranza del club azzurro) decide di venire allo scoperto e di raccontare: «È stato un normale incontro fra soci per esaminare le problematiche sportive ed amministrative alla vigilia degli ultimi, decisivi impegni di campionato e di scadenze non meno importanti nella vita della Società Sportiva Calcio Napoli». Nulla di diverso di quanto ci si sarebbe aspettato, insomma. I soci si sono incontrati per parlare del futuro. Anche in passato avevano avuto numerosi faccia a faccia, solo che oggi, alla luce delle richieste avanzate dall'amministratore giudiziario nella convocazione dell'assemblea straordinaria del 23 maggio (copertura delle perdite e ricapitalizzazione fino a trenta milioni di euro), bisogna stringere i tempi e capire chi "metterà mano alla tasca". Giorgio Corbelli ha ancora una volta rassicurato il socio napoletano: «Il maggiore azionista - ha detto Naldi - mi ha garantito la sua capacità di risolvere ogni problema presente e futuro». Insomma, Corbelli, che dovrà versare l'80% della somma richiesta, ha detto a Naldi che ce la farà, senza dubbi e senza problemi. Si parla già di futuro, di assemblea. Anche i soci programmano, anche Corbelli pensa di dover fare fronte alle richieste di Minervini, come se già conoscesse il verdetto negativo della Corte d'Appello, chiamata a decidere sulla revoca dell'amministrazione giudiziaria. Quella sentenza non è stata depositata, ma, evidentemente, su un risultato favorevole non scommette nemmeno chi l'ha richiesta.
Fonte: Il Portico
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