Tutto cancellato, ogni segnale di ripresa reso vano dalla trasferta di Foligno. La bella prestazione della Cavese a Busto Arsizio, la settimana scorsa, aveva fatto credere che la squadra di Ammazzalorso stesse uscendo dalla crisi. A distanza di 7 giorni, l'impalpabile prova dei biancoblù a Foligno ha riproposto il dubbio al suo allenatore. Quindi, meglio non parlare ancora di crisi superata, soprattutto se si osserva con occhio critico il primo tempo di una Cavese in balia dell'avversario ed incapace di rispondere ai colpi subiti, alla stregua di un pugile costretto all'angolo e salvato dalla campanella dell'intervallo da un inevitabile knock out. Nel secondo tempo, poi, quel pugile un po' si è ripreso ed ha concluso l'incontro in piedi, comunque sconfitto ai punti.

La cronaca: dopo una fase di studio di una decina di minuti, all'11' il Foligno ha confezionato la prima grande occasione da rete. Parolo è stato bravo a smarcare Turchi tutto solo davanti a Criscuolo, in campo al posto di Cecere, messo fuori rosa. L'attaccante ha peccato di altruismo, servendo lateralmente per Noviello, quando sarebbe stato meglio provare la conclusione in porta. Riccio ha salvato sulla linea la conclusione in spaccata dell'avanti umbro. Sul successivo calcio d'angolo, ci ha provato Turchi senza fortuna. Nel primo tempo il Foligno è stato decisamente superiore, ma ha rischiato grosso al 21' per un'ingenuità del portiere, che ha calciato un rinvio sulla schiena di Aquino, che per poco non ha capitalizzato la strana occasione regalatagli.

Ma i padroni di casa ci hanno messo poco per riprendersi dall'improvvisa sbandata ed al 31' da una grande giocata di Parolo è nato il gol del vantaggio. Il centrocampista del Foligno ha preso palla a metà campo, si è sbarazzato di due calciatori della Cavese, servendo Noviello, che si è liberato del marcatore ed ha messo un ottimo cross al centro dell'area, dove l'accorrente Turchi, di testa, è stato bravissimo nel depositare la palla in fondo al sacco. La Cavese ha provato una timida reazione con un colpo di testa di Ercolano al 33', di poco a lato. Piccolo giallo al 37': il portiere Criscuolo, in uscita, ha intercettato il pallone fuori dall'area sulla conclusione di Noviello, ma lo ha fatto con il corpo o con la mano? L'arbitro, in un primo momento, ha optato per il fallo e la conseguente espulsione, poi, dopo essersi confrontato con il suo assistente, ha riabilitato l'intervento dell'estremo difensore metelliano, giudicandolo regolare. Prima della conclusione del tempo, il Foligno ha avuto modo di mangiarsi la grande occasione del raddoppio: al 47' Turchi, lanciato in area dall'ottimo Parolo, dopo aver dribblato anche Criscuolo, ha calciato incredibilmente alto.

Bruttissima Cavese nella prima frazione, meglio nella ripresa. Subito una grande occasione per gli ospiti: su Cipriani, servito da Ercolano, grande salvataggio di Ripa. Altra occasione per gli ospiti al 14' con Aquino, servito di nuovo da Ercolano: ancora il portiere Ripa protagonista di una bella risposta. Passato il pericolo, il Foligno si è rifatto pericoloso con Giovannini, che al 18' ha sfiorato la traversa. Poi i padroni di casa hanno ben condotto il match fino al triplice fischio dell'arbitro, meritando i tre punti.

Ammazzalorso deluso: «Un passo indietro, brutto primo tempo»
È deluso Ammazzalorso e non usa giri di parole per spiegare il proprio disappunto. «Abbiamo fatto un passo indietro rispetto a Busto Arsizio - il secco commento dell'allenatore - Soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato male, subendo la pressione degli avversari oltre misura. Nella prima frazione abbiamo rischiato grosso, potevamo prendere anche qualche altro gol. Poi, nell'intervallo, ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo raddrizzato un po' la barca, anche se alla fine abbiamo rimediato comunque una bruciante sconfitta». Ammazzalorso ha visto nella pressione, cui è costretta ogni settimana la sua squadra, la causa della sconfitta di Foligno. «La squadra non è tranquilla - ha concluso il tecnico dei metelliani - e questo condizionamento psicologico finisce con l'influire sulla qualità del gioco che esprime. Non è una bella situazione, quella che stiamo vivendo».