Tu sei qui: Economia e TurismoPer il Napoli finalmente un acquisto: in arrivo Rastelli
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 30 agosto 2001 00:00:00
È nato il 27/12/68 a Torre del Greco, ma risiede a Pompei (dove è nata la moglie Giusy) con la famiglia; ha due figlie, Fabiana, 12 anni, e Alessia, 6 anni. Ecco in sintesi Massimo Rastelli, il nuovo acquisto del Napoli, pedina tra le più preziose del Piacenza di Novellino. Rastelli ha giocato già con Catanzaro, Mantova, Lucchese e, negli ultimi quattro anni consecutuvi, col Piacenza, dove ha vinto due campionati di B. Lo scorso anno ha realizzato uno dei due gol del match-promozione contro la Sampdoria (il secondo fu firmato da un altro mapoletano, Gautieri). Nella sua carriera, Rastelli ha realizzato 72 gol, nella scorsa stagione in 32 partite ha siglato quattro reti. Il piacentino giunto alla corte di De Canio è una seconda punta, ma sa adattarsi anche come punta centrale: infatti l'anno scorso spesso ha sostituito Nicola Caccia, altro napoletano di Castello di Cisterna ed ex azzurro. Ieri è partito alle 20,30 da Milano Linate con il volo Air One 6824 alla volta di Napoli. In serata, poi, ha pernottato a casa sua a Pompei. Stamane Rastelli incontrerà il ds azzurro Pavarese per firmare un contratto biennale (si parla di 800 milioni a stagione) e nell'occasione sarà accompagnato dal suo procuratore Imborgia. La trattativa, dopo l'interessamento di Pavarese, tra Piacenza e Napoli è stata mediata dall'ex milanista Fulvio Collovati, attuale capo area tecnica del Piacenza. Non sarà eccessiva la cifra d'acquisto del cartellino dell'attaccante.
«Dire che sono felicissimo è poco, sono un napoletano doc e tifo da sempre per gli azzurri. Pensare di poter giocare al San Paolo mette i brividi solo a pensarci, posso promettere sin da ora ai miei concittadini e nuovi tifosi che darò tutto me stesso, non solo in partita, ma anche negli allenamenti. Quando la società mi ha comunicato il trasferimento, ho pianto dalla gioia, non sono riuscito a trattenermi: era troppo bello per essere vero». E ancora: «Sono soddisfatto del breve colloquio telefonico avuto con il signor De Canio (nella foto al centro): ha espresso lusinghieri giudizi sul mio operato ed ha avallato in prima persona il mio acquisto. Le mie caratteristiche dovrebbero essere ben note agli appassionati: sono una seconda punta che si adatta a giocare anche da punta centrale, però sulle corsie esterne. Mi definisco insomma, un jolly d'attacco; i miei partner hanno sempre realizzato numerosi gol, sfruttando il mio lavoro tattico». Poi, alcune curiosità. «Sono molto amico di Roberto Stellone», ha sottolineato Rastelli, ricordando un precedente: «Scherzi del destino: fu proprio lui che mi rimpiazzò a Lucca quando mi trasferirono a Piacenza. Mo ho ottimi rapporti anche con Luppi, Villa e Moriero, ci siamo confrontati tante volte sui campi di gioco. E non inganni la mia carta d'identità: ho un fisico ancora integro e l'entusiasmo di un bambino. Spero - ha concluso Rastelli - di poter essere disponibile già domenica prossima contro l'Ancona: il Napoli avrà bisogno anche dei miei gol per tornare subito in A. Questo non è per me un declassamento, bensì un passo in avanti nella mia carriera. Alcuni miei compagni di squadra, che pure giocano ancora in A, non hanno nascosto la loro invidia per il mio trasferimento».
Da Rastelli a Saber. Per molti è un traditore, uno che s'è «tirato fuori», uno che se ne frega del Napoli. Per la società, invece, il marocchino di Casablanca è solo un problema. Anzi, due problemi. Intanto, perché non vuol saperne di mettersi in riga come gli altri; poi perché non c'è nessuno disposto a pagare miliardi per averlo. Cosicché, a Soccavo il marocchino continua a vivere e lavorare da separato in campo. Specialmente dopo il rifiuto di partecipare alla trasferta di Palermo: un altro «schiaffo» all'allenatore ed al club. «Schiaffo? Macché. Non è vero affatto. Non ho mai detto no a quella convocazione. Non sono partito solo perché sono raffreddato e ho problemi di respirazione, nonché un po' di febbre». Ma il Napoli non ci ha creduto. Tant'è che vuole multarlo. Intanto la società, con una buona dose di faccia di bronzo, ha chiesto un giocatore al Parma: Giampiero Maini, trent'anni, centrocampista centrale col vizio del gol, 29 presenze e 4 centri nell'ultima stagione col Venezia. Il giocatore guadagna circa un miliardo e mezzo a campionato. Maini, è ovvio, preferirebbe giocare in A. «Però - ha fatto sapere l'interessato - se dovessi scendere in B, sceglierei solo il Napoli».
Fonte: Il Portico
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