E' Perna l'uomo partita. Suo il gol, al minuto 51 della ripresa, che regala l'ennesima vittoria casalinga alla Cavese, l'11ª della stagione. L'emozione più grossa racchiusa nell'ultimo assalto: Nocerino si allarga a sinistra, crossa in mezzo, Perna prende l'ascensore, sale più in alto di tutti e la mette alle spalle di Consigli. Il primo gol dell'ex attaccante della Ternana, subentrato ad un quarto d'ora dalla fine a De Giorgio, vale oro per la Cavese, che conferma il 3° posto a 3 punti dall'Avellino ed a 6 dalla capolista Ravenna, ma soprattutto allunga a +7 sulla 6ª, il Taranto. Un'altra giornata trionfale per la squadra di Campilongo, che ormai ha un piede e mezzo nei play off promozione. Una vittoria che assume un peso ancora più importante perché arriva in un giornata difficile per la Cavese, che trova di fronte una squadra ben organizzata e fisicamente a posto. Vittoria rocambolesca stavolta, anche se la Cavese ha colpito una traversa con Ercolano al 28' st, su cross di Schetter, e si è resa pericolosa ad inizio ripresa (6') con Alfano, che ha messo fuori da ottima posizione.

Gioca bene la Sambenedettese, squadra giovane e sbarazzina. Due mediani bassi davanti alla difesa, tre uomini a fare da elastico a centrocampo, Morante unica punta, che rientra a prendere palla e spizzica bene di testa. La Cavese fa fatica ad attivare i soliti tagli per gli esterni d'attacco, De Giorgio e Schetter. Ercolano trova vita dura con i due centrali difensivi ospiti. Primo tempo bloccato, poche palle-gol, Cavese meno spumeggiante del solito. La prima squadra a segnare è la Sambenedettese. Rilancio dalla difesa, Morante brucia di testa Tatomir e la palla scorre, dal vertice destro Desideri s'inventa una magia (19') e la mette giusto all'incrocio opposto, Mancinelli posizionato un passo più avanti non ce la fa ad arrivare. La Cavese reagisce e trova di fronte una squadra che ricorre spesso al fallo sistematico. L'arbitro tira fuori solo 2 gialli e grazia Desideri (fallo di mano volontario) e Varriale (trattenuta evidentissima a Schetter). Il pareggio, meritato, arriva al 36': da fallo laterale Nocerino per De Giorgio, cross immediato, testa di Schetter, Consigli si allunga e devia, il tap-in vincente è di Alfano, al 4° centro stagionale. Le emozioni forti tutte nel finale: l'espulsione di Ugolotti, la sua lenta uscita dal campo, il recupero supplementare ed il gol di Perna.

Campilongo: «Noi arbitri della promozione»
Se la ride di gusto, Campilongo. Vittorie come queste lasciano il segno, soprattutto in chiave classifica. Ma guai a parlare di promozione diretta, per l'allenatore della Cavese ciò che conta è conservare il 3° posto, e cioè la posizione play off: «Saremo arbitri della promozione, questo sì, perché a Cava verranno a giocare Ravenna ed Avellino. Ma lottare per la prima posizione è praticamente impossibile. Recuperare 6 punti significherebbe vincere quasi sempre di qui alla fine. Meglio pensare a difendere i play off». L'uomo partita è stato Perna, inserito dall'allenatore ad un quarto d'ora della fine al posto di uno spento De Giorgio. «Perna sta bene, ha segnato un gol di quelli che gli riescono spesso durante la settimana. Avevo bisogno di due torri nell'assalto finale, ecco perché l'ho affiancato ad Ercolano. De Giorgio stava un po' soffrendo, per questo l'ho tolto». Campilongo spiega anche gli altri cambi: «Alfano aveva speso molto ed ho inserito Unniemi. Ho tolto Tatomir a beneficio di Russo perché a quel punto della partita mi serviva freschezza e qualità». Poi sottolinea la svolta della partita: «Ugolotti ha tolto i due esterni e la Sambenedettese nel finale si è un po' schiacciata. Così noi abbiamo potuto provare gli ultimi assalti ed è andata bene».

Alfano felice: «La nostra arma è il gruppo»
Gli eroi, non per caso, dell'ennesima vittoria al "Lamberti" sono stati Massimo Perna e Gerardo Alfano. Il primo, gettato nella mischia da Sasà Campilongo, che ha ancora una volta visto giusto, è stato l'autore dell'inzuccata vincente sul fischio finale. Il secondo ha suonato la carica dopo il gol del momentaneo vantaggio ospite, andando a trovare il pallone giusto per il pareggio. Entrambi determinanti, entrambi contentissimi quando hanno fatto il loro ingresso in sala stampa al termine della partita. «E' un momento che ci gira bene e dobbiamo approfittarne - ammette Gerardo Alfano - in altri tempi probabilmente queste partite avremmo potuto anche perderle. Invece, la forza del gruppo è venuta fuori ancora una volta. Su quella palla smanacciata da Consigli mi sono buttato come un falco e l'ho voluta buttare alle sue spalle. È stato un gol importante, perché ci ha rimesso in carreggiata subito. Poi la grinta e la determinazione nostra hanno avuto il sopravvento ed i nostri avversari si sono chiusi, permettendoci, anche se soffrendo fino al termine, di vincere». A fine gara uno strano balletto a centrocampo di tutti gli aquilotti, prima di trasferirsi, come sempre, sotto la curva sud "Catello Mari" per il coro di ringraziamento. «E' lo spirito del gruppo che va rimarcato - ricorda il funambolico motorino aquilotto - quel gesto propiziatorio, la "bomba" che esplode quando Criscuolo sbatte il suo guanto per terra, è il nostro grido di battaglia. La nostra haka».

I biancoblù sono lanciati sempre di più verso i play off. Ed il merito per questo sogno che continua ad alimentarsi è di Massimo Perna, al primo con la maglia aquilotta: «Non mi chiedete come mi sento. È fantastico aver contribuito con il mio gol ad una vittoria sofferta, ma ancor più bella proprio per questo. Su quel pallone invitante di Nocerino mi sono infilato tra due difensori, anticipandoli, ed ho mirato al palo di fronte. Ho voluto schiacciare a terra la palla per complicare la vita a Consigli e la scelta mi ha premiato». A chi dedica la sua prima marcatura con la Cavese, la 2ª quest'anno dopo quella realizzata con la sua precedente formazione, la Ternana? «A chi ha creduto sempre in me ed alle mie possibilità. E naturalmente a due persone che significano tanto per la mia vita: la mia ragazza Monica e mio padre Vincenzo. A lui in particolare, in occasione della festa di tutti i papà». Campilongo se lo sentiva. In settimana lo aveva visto pimpante e capace di acrobazie aeree utili per trovare il gol. Come ha fatto ieri. Sicuramente una validissima alternativa nel tridente d'attacco a molti compagni di reparto. «Spero di continuare a fare il mio dovere, se mister Campilongo dovesse gettarmi nella mischia in altre occasioni, e di ripagarne la fiducia a suon di gol. Debbo dire grazie alla società, al mister, al direttore sportivo Dionisio per avermi dato l'opportunità di allontanarmi momentaneamente da Terni, dove ero parcheggiato e dove non ho trovato la giusta collocazione».

Scontri prima della gara, tre feriti
Un poliziotto e due tifosi aquilotti sono rimasti leggermente feriti per essere stati investiti da un automezzo della Polizia, intervenuta per tenere separate le tifoserie di Cavese e Sambenedettese. Un tifoso ha riportato la frattura del naso, mentre un agente ed un altro supporter sono rimasti leggermente contusi. Gli agenti del Commissariato, diretto dal vicequestore Pietro Caserta, erano intervenuti perché si erano creati momenti di tensione tra i sostenitori della Sambenedettese - circa 200, giunti a bordo di due pullman ed alcune auto - ed una cinquantina di tifosi della Cavese. «Rispetto a quanto accaduto - ha sottolineato il segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulp, Liberato Del Mastro - riteniamo che ci siano grosse responsabilità, che attengono ad una superficiale analisi circa la concreta possibilità di disputare eventi in uno stadio che sicuramente non dà garanzie di sicurezza».