Tu sei qui: Economia e TurismoPro Cavese, debutto a reti bianche
Inserito da Orlando Savarese (admin), lunedì 12 settembre 2011 00:00:00
Per i ragazzi di Mario Pietropinto ancora un pareggio, il secondo in partite ufficiali, sul difficile campo di Pontecagnano con il Faiano, ma resta la consolazione che da oggi, cioè da quando giungerà a Cava la determinazione ufficiale della Figc, la Pro Cavese si chiamerà ufficialmente Città di Cava 1394.
Nel primo tempo è apparso alquanto evidente che il Faiano, avendo iniziato la preparazione quaranta giorni fa, avesse più gamba, ma l’imprecisione l’ha costretto a rimanere a secco di gol e l’esperienza dei giocatori del Cava nel secondo tempo è uscita fuori. Dopo il nome, ora i tifosi metelliani vogliono anche l’utilizzo dello stadio "Lamberti", cosa che diventerà certa con l’ufficialità del cambio, in arrivo nella giornata di oggi.
Mister Trezza, privo del difensore centrale Visco, si affida a Costabile a fianco di Arnese in mezzo alla difesa, e il modulo di partenza è il 4-1-3-2. Pietropinto lascia in panchina De Nigris gettando nella mischia il neo acquisto De Rosa come terzino sinistro, e l’ultimo arrivato sarà tra i migliori.
Nel primo tempo i biancoverdi indovinano la tattica, riescono a spegnere sul nascere le fonti del gioco del Cava, corrono più dei metelliani e creano le azioni più interessanti: al 4’ Autuori si prepara al tiro ma trova una deviazione in angolo di un difensore; al 9’ Daniele su punizione coglie il palo; e al 15’ Cannalonga manca il bersaglio tirando dalla distanza.
Pietropinto prova a spostare da destra a sinistra Piccirillo, e l’esterno ex Serre dà un senso alla propria prestazione: al 38’ prova una conclusione che si spegne di poco a lato, e al 40’ serve Nappi il cui tentativo non trova la porta per un soffio. Al 46’ il faianese Peluso vorrebbe un rigore per un intervento rischioso di Rea, ma l’arbitro ammonisce l’attaccante per simulazione.
Nel corso della ripresa il Cava dà spazio all’altro nuovo acquisto Marantino, e riesce a tenere più frequentemente palla in avanti contro un Faiano che ha speso molto nella prima frazione. Uliano, portiere del Faiano inoperoso per più di un tempo, si salva prima al 15’ e poi al 22’ sempre su Aniello Nappi, ma quando al 35’ De Rosa si viene a trovare a tu per tu col portiere dopo uno scambio con Marantino, il terzino prova una semirovesciata che termina a lato graziando così l’estremo difensore. L’ultima occasione per i padroni di casa al 42’: su azione d’angolo Peluso si fa respingere il tiro da Adinolfi, e il debutto del Città di Cava nel campionato di Eccellenza finisce con un pareggio a reti bianche.
Il dg Paolillo: «E’ un buon punto»
Il dg del Cittá di Cava Raffaele Paolillo riconosce che lo 0-0 sta bene ai suoi. «Abbiamo pareggiato su un campo difficile. Si è visto che eravamo ancora in ritardo di preparazione, ma nel secondo tempo siamo venuti fuori. Quando fuori casa si creano delle palle gol bisogna saperle concretizzare. Siamo contenti che al nostro seguito siano venuti duecento tifosi e che ci abbiano applaudito a fine partita. Sarebbe stato meglio vincere ma siamo soddisfatti del pari».
In ottica mercato, il Cava cerca un attaccante (si fanno i nomi di Jesus Vicentin e Alessandro Lupico) e un difensore (si parla di Gaetano Lonardo). Il tecnico del Faiano Massimo Trezza, che è cavese, ai suoi avversari di ieri augura un ottimo campionato. «Il risultato secondo me è stato giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto veramente bene e meritavamo il gol, poi siamo calati e loro sono usciti fuori».
Al "23 giugno 1978" di Pontecagnano sono stati visti anche l’allenatore Carmine Turco, e il delegato del Comitato regionale campano Antonino Sessa. «Il seguito dei tifosi cavesi è stato impressionante - ha detto proprio Sessa - Io credo che la storia calcistica di Cava non è quella di fare l’Eccellenza. Auguro a Cava di tornare il prima possibile a confrontarsi nei campi di sua competenza».
Fonte: Il Portico
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