Tu sei qui: Economia e TurismoRischio ‘svendite' per il Napoli
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 16 maggio 2002 00:00:00
Vendere, vendere ed ancora vendere: bisogna fare cassa e trovare soldi, perché il bilancio che interessa la Corte d'Appello va chiuso entro il 30 maggio. Sicché il mercato non può più essere momento di riflessione, di tira e molla, di tentennamenti per alzare il prezzo. Il Napoli, quindi, non può permettersi di condurre le operazioni come una partita a poker: la società ha bisogno di soldi. Ed allora, se ci dovesse essere asta per i prezzi pregiati del Napoli, sarebbe probabilmente al ribasso, col rischio che, invece di vendere, la società azzurra potrebbe essere costretta a svendere. Del resto, le regole di mercato (di qualunque mercato, non solo di quello calcistico) sono crudeli: se hai disperato bisogno di soldi, non hai diritto di contrattare. Proprio la foto del Napoli di oggi; forse non quella del Napoli di domani. La speranza è che, in qualche modo, il socio di maggioranza e quello di minoranza riescano in qualche maniera a trovare capitali freschi da investire nel Napoli. In questo caso non ci sarebbe bisogno di vendere e nemmeno di svendere. Ma la speranza muore di fronte all'appuntamento di lunedì prossimo: Naldi e Corbelli decideranno chi e come vendere. Chissà se questo vuol dire che i soldi non si trovano e devono arrivare necessariamente dalla campagna cessioni...
GRANDE TENSIONE TRA CORBELLI E NALDI
Dopo la "luna di miele" iniziale, sempre più tempestosi i rapporti tra i due soci, il cui patto appare a forte rischio
All'inizio fu unione di cemento: Naldi scese in campo a novembre e gridò con forza che la Napoli degli imprenditori aveva il dovere di stare al fianco di Corbelli. Poi arrivarono i guai giudiziari, l'arresto dell'imprenditore coi baffi e Naldi (nella foto al centro) parlò pubblicamente, esprimendo solidarietà al socio. In seguito, sono arrivati gli attacchi feroci al mondo politico, che tramava per stritolare il povero imprenditore che lacrimava in tv, e Naldi cambiò atteggiamento, spiegando che pensava solo alla squadra ed alle vittorie sul campo. Infine, sono arrivate le stilettate di Corbelli a Gustavo Minervini e Naldi ha preferito chiarire il suo punto di vista, esprimendo senza esitazione un ringraziamento al professore che stava lasciando il ruolo di amministratore. Sei mesi per sfasciare un rapporto iniziato fra sorrisi e pacche sulle spalle ed oggi ridotto ai minimi termini. L'ultimo incontro fra Naldi e Corbelli è stato tempestoso; anche il prossimo potrebbe esserlo. Sabato Corbelli arriverà a Napoli, resterà in città fino all'inizio della settimana seguente, incontrerà il socio napoletano e dovrà presentargli un piano operativo per il futuro. I soldi arriveranno, dice Corbelli. Anche i soci arriveranno, spiega il patron di Telemarket. Naldi all'inizio ha atteso con pazienza, poi ha guardato con sospetto alle iniziative del socio, ora gli ha posto un aut aut. Dentro o fuori: che arrivino i soldi, o i soci, o entrambi, oppure il legame dovrà essere rivisto. Corbelli (nella foto in basso) prosegue nel pellegrinaggio a caccia di denari in cambio di quote, ma non si sa quali risposte riceva. Circolano voci, si fanno nomi. Per adesso, comunque, non ha ancora presentato alla città o al socio napoletano il nuovo socio. E questa mattina, si dice, sarà a Roma nella sede del Mediocredito: potrebbe chiedere un finanziamento, ma potrebbe anche parlare di debiti precedenti. Proprio il Mediocredito, presieduto da Franco Carraro, infatti, nel luglio 2000 prestò a Corbelli sessanta miliardi per pagare i debiti di Ferlaino ed ottenere in cambio la prima metà del Napoli. Quei sessanta miliardi (ottenuti offrendo in garanzia il suo bene più prezioso, Telemarket) vanno restituiti. Le rate scadono, bisogna far fronte anche a quella emergenza. Sicché, entrare nella sede del Mediocredito, non significa necessariamente uscire con buone notizie. E buone notizie non arrivano neanche dal Portogallo: lo Sporting Lisbona ha fatto pervenire un'ingiunzione di pagamento per una parte della somma dell'acquisto di Vidigal e Saber, mai corrisposta.
LA SQUADRA
Rientrato Vidigal, recuperato Luppi. Oggi amichevole col Gladiator
Questo pomeriggio, alle ore 16, il Napoli sosterrà un'amichevole a Santa Maria Capua Vetere contro il Gladiator. Ieri, intanto, si è aggregato al gruppo azzurro Josè Luis Vidigal, che era volato in Portogallo sicuro della convocazione per i Mondiali e che, invece, è stato escluso all'ultimo minuto. Buone notizie dall'infermeria: Gianluca Luppi, alle prese con un risentimento all'adduttore destro, migliora costantemente. Ieri si è sottoposto ad un'ecografia, che ha confermato i progressi nella guarigione. Non dovrebbero esserci problemi per l'utilizzo del difensore nel prossimo incontro casalingo con la Pistoiese.
Fonte: Il Portico
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