Tu sei qui: Economia e TurismoRissa derby, un turno a Capasso
Inserito da (admin), mercoledì 21 aprile 2004 00:00:00
Il clima di tensione ed i nervi a fior di pelle alla fine del derby di Melfi hanno prodotto danni meno gravi di quanto si pensava per la Cavese. La spada della giustizia sportiva si è abbattuta sulla testa del portiere in seconda della Nocerina, Cilumbriello, che è stato appiedato per tre turni. Un turno, invece, al collega aquilotto Capasso. I due si sono affrontati a muso duro nel sottopassaggio dello stadio di Melfi, con l'aggravante per il primo di aver colpito anche con uno sputo il metelliano. Capasso ha avuto la colpa di reagire sotto gli occhi vigili della terna arbitrale, che ha registrato tutto e refertato. Insomma, è stato un vero derby. Come sempre. Nel quale nessuno voleva perdere, al di là della più o meno tranquilla posizione di classifica. Purtroppo, come spesso accade, grinta ed agonismo non finiscono al triplice fischio della giacchetta nera, ma hanno strascichi negativi che di sportivo hanno ben poco. La tensione ha fatto brutti scherzi. A farne le spese persino il presidente della Cavese, Antonio Della Monica, che nel tentativo di placare gli animi ha subito qualche colpo e spintone di troppo. Ma non ne ha fatto un dramma. Per lui, molto più importante la vittoria scaccia-incubi. «Sapevamo di dover strappare i tre punti per sperare di uscire dal tunnel dei play-out e ci siamo riusciti. Sapevamo anche che sarebbe stata una partita delicata - commenta il numero uno della società metelliana - ed è stato così. Ma fino a quando tutto resta circoscritto alla partita, al gioco ed allo sport, ben venga. Quello che non va giù è, invece, quello che si fa dopo. Alla fine del derby sono saltati i nervi a qualcuno e mi dispiace che a caderci sia stato anche un nostro tesserato. Facendosi squalificare, ci costringerà a fare a meno di lui nel prossimo match di Roma contro la Lodigiani». Gennaro Capasso, però, dice di aver reagito solo per difendersi, per evitare di ricevere ulteriori colpi in quella baraonda generale. Sarà stata una coincidenza, ma è stata la settimana "calda" dei portieri. Soviero in testa a tutti. Ma non hanno sfigurato, si fa per dire, nemmeno Cilumbriello e Capasso. «Capasso - continua Della Monica - non doveva rispondere alla provocazione, come nessun altro dei miei. Ci vuole determinazione nel calcio, perché è uno sport maschio, ma non bisogna mai perdere le staffe e metterla sul personale. Anche se si ha ragione da vendere. L'occhio per occhio non paga mai. Ed il risultato lo testimonia. Dovremo andare a Roma, in una sfida altrettanto delicata come quella del derby con la Nocerina, orfani del nostro portiere titolare. E questo non è un lusso che ci potevamo permettere a cuor leggero». Per la sostituzione di Capasso il tecnico Castellucci dovrà scegliere tra Carotenuto e Gargiulo. Ieri pomeriggio, intanto, la squadra ha ripreso gli allenamenti allo stadio davanti ad un folto gruppo di tifosi, soddisfatti per l'esito del derby e per i tre punti in più in classifica. Castellucci si è soffermato ad analizzare l'ultima prestazione e la solita pecca registrata: l'incapacità di chiudere la partita prima del triplice fischio finale.
Fonte: Il Portico
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