Tu sei qui: Economia e TurismoSalernitana, Aliberti si schiera con la Gea
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 26 febbraio 2003 00:00:00
Meglio trattare con i professionisti della Gea che con i procuratori indipendenti: il presidente della Salernitana, Aniello Aliberti, intervenuto in qualità di relatore alla IX edizione del premio "Manlio Di Masi", attribuito agli sportivi salernitani che meglio si sono comportati nell'anno in corso, ha così sancito il rinnovato feeling tra la società granata e gli agenti sportivi che rientrano nel gruppo che fa a capo ad Alessandro Moggi. Una mossa a sorpresa, quella del massimo dirigente granata, che, dopo aver scaricato Zeman, ha evidentemente inteso dare una svolta definitiva alla propria politica societaria, in passato oberata dalle continue esternazioni del tecnico boemo. In pratica, il patron dell'Agria ha sostenuto la necessità di giungere ad una maggiore professionalizzazione dell'intera categoria dei procuratori, al fine di evitare «quei sodalizi tra dirigenti ed operatori di mercato che tanti guai hanno causato ai bilanci delle società professionistiche». Subito dopo, obiettivo puntato sul contratto collettivo di lavoro dei calciatori, scaduto nel 1991, considerato uno «strumento vecchio ed inadeguato alle attuali condizioni del calcio». Bando, quindi, ai contratti pluriennali e preferenza agli accordi di un solo anno, che consentono alle società di non appesantire eccessivamente i propri bilanci e, soprattutto, mettono in condizione gli atleti di non perdere per strada stimoli e motivazioni. Per quanto riguarda, poi, la proposta di una riduzione generale dei contratti in corso, l'imprenditore di San Giuseppe Vesuviano la bolla immediatamente come inattuabile. Impossibile ancorché auspicabile, secondo lui, mettere in discussione i diritti acquisiti («perché si tratta di un assurdo giuridico, e poi, nessuno ci ha costretto a firmare con la forza»), si rende necessaria, però, una nuova impostazione di quelli futuri. «Il tempo della ordinaria follia è definitivamente tramontato. I ricchi scemi, che spendevano miliardi su miliardi, in virtù della grande illusione dei diritti televisivi, non ci sono più. Sono rimasti solo gli scemi, perché intanto le ricchezze sono state dilapidate. Non è più il caso di puntare a rubarsi i calciatori a suon di ingaggi esorbitanti, ma sulla programmazione ed il buon senso». Al termine dell'incontro, poi, Aliberti si è espresso anche sul momento attuale della Salernitana e sul tema della riforma dei campionati. «La vittoria di domenica - ha sottolineato l'imprenditore partenopeo - è utile dal punto di vista del morale, ma molto meno per quanto riguarda la classifica. Ora è necessario trovare quella continuità di risultati finora mancata». Insomma, almeno a parole, il presidente sembra ancora credere alla salvezza: «Io spero che la squadra possa salvarsi sul campo. Certo, servirebbe un'impresa, visto che sono necessari almeno 29 o 30 punti, ma finché la matematica non ci condanna, dobbiamo provarci». Una mano potrebbe giungere dall'alto ed Aliberti attende: «Io credo ancora nella salvezza, ma se le cose dovessero andare male e, successivamente, dovesse intervenire qualcosa che ci consentisse di salvarci, saremmo ugualmente contenti». Sui possibili scenari che si apriranno nei prossimi giorni, il presidente della Salernitana è ovviamente possibilista: «Il prossimo 27 febbraio, dal Consiglio di Lega verranno fuori alcune idee, che medieranno quelle oggi sul tavolo. Il giorno dopo si andrà all'assemblea generale, ma la strada da percorrere è ancora lunga. La proposta maggiormente accreditata è quella di portare a 24 squadre la serie B del prossimo anno, poi a 32, quindi a 36 nel 2005-2006. Solo allora si potrà puntare alla divisione del torneo in due gironi». Nel corso della serata, nel salone di rappresentanza di Palazzo Sant'Agostino, il club "Manlio Di Masi" ha premiato Enzo Maresca, centrocampista attualmente a Piacenza, ma di proprietà della Juventus (premio ritirato dal padre), e Cristian Imparato, giovane schermitore salernitano, di recente impostosi in una gara internazionale in Francia. In rappresentanza della Salernitana, erano presenti Luca Fusco, Babù ed Andrea Cammarota.
LA DUTTILITA' DI OLIVI
Nonostante sia impiegato in un ruolo non suo, quello di esterno destro difensivo, Samuele Olivi sta dando un contributo prezioso alla causa granata
Una parte importante la sta recitando Olivi, che tra l'altro sta sacrificandosi in un ruolo non suo. Da esterno destro difensivo, sta dando il suo contributo, dimostrando anche grande duttilità. Il difensore romagnolo si dice pronto a continuare: «L'importante è giocare, non importa dove. É chiaro che mi sento un difensore centrale, ma adesso non è il caso di andare tanto per il sottile. Se il tecnico mi vuole a destra, non ci sono problemi». Olivi è tornato a Salerno dopo essere stato scaricato da Zeman in estate, forse troppo frettolosamente. Solo un giorno a Venezia e poi qualche mese ad Ascoli, prima di tornare alla casa madre per tentare l'impresa della salvezza con la Salernitana. Per Olivi in carriera anche qualche presenza in Nazionale Under 21, con discreti risultati. Adesso il romagnolo è proiettato con la mente già al prossimo scontro con il Livorno: «L'importante è essere convinti con la testa di potercela fare. Andiamo su un campo difficile, con un ambiente caldo. Dobbiamo dimenticare la vittoria di domenica e pensare di poter fare risultato fuori casa». Nel gruppo si respira adesso un'aria diversa, dopo le travagliate vicissitudini legate alla gestione Zeman. Olivi per un po' le ha vissute, ma adesso la differenza è evidente: «Ho lasciato la Salernitana e l'ho ritrovata con nuovi giocatori e con un nuovo allenatore. Solo questo è cambiato. Ma penso che il morale dei ragazzi non si sia mai abbattuto». La Salernitana ha recuperato due punti sulla quint'ultima, ma il distacco è ancora notevole: «Ora come ora, non dobbiamo guardare la classifica. Giochiamo partita per partita sempre per vincere. Nella nostra situazione, la classifica adesso è poco importante». Imperativo categorico è quello di invertire la rotta in trasferta: «Ci proviamo da tanto tempo. Ci alleniamo sempre con impegno e con la mentalità giusta. La vittoria ci ha dato morale e speriamo di far bene anche domenica». La Salernitana ha ritrovato una certa solidità difensiva, anche grazie a Samuele Olivi, che sta interpretando il suo ruolo con grande abnegazione: «Faccio la mia parte, ma il merito è anche dei miei compagni che danno una mano. Abbiamo pure recuperato un giocatore importante come Babù, che potrà essere determinante da qui al termine del campionato».
Fonte: Il Portico
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