Si è alzato il sipario sulla settimana più delicata della recente storia granata. La palla passa al rettangolo di gioco. Domenica prossima, contro il Lecce, la Salernitana è obbligata a vincere a tutti i costi. Una partita che vale una stagione per l'undici di Varrella, ancora alla ricerca del primo gol e del primo successo stagionale. Tre punti indispensabili per tentare di alimentare quella flebile, fioca, fiammella di speranza (accesa grazie alla sola matematica, che ancora non condanna i granata), legata ad una salvezza che appare sempre più una sorta di miraggio. Sul palcoscenico dell'Arechi, sponda pugliese, saranno di scena tanti volti noti alla torcida di casa. Su tutti, l'ex profeta, Delio Rossi, che rievoca i fasti di un tempo, in cui la Salernitana navigava in B nelle zone alte della classifica, e che - soprattutto in un momento difficile come questo - continua ad avere una folta schiera di estimatori. Protagonista indiscusso di tante gioie, ma anche di tante delusioni sportive, Rossi ha un legame particolare con questa città. A Salerno ha fatto subito centro al primo colpo, ottenendo la promozione in B nel '94. Dopo le parentesi infruttuose di Foggia e Pescara, il tecnico riminese torna sulla tolda della nave e riesce a fare ancora meglio: la storica promozione in serie A, ottenuta nel campionato 97-98 con 5 giornate di anticipo, è ancora viva nella mente e nei ricordi dei tifosi. Questo accadeva soltanto 5 anni or sono. Giusto un lustro di tempo e la storia si ripete, ma a parti invertite. La Salernitana rischia seriamente la retrocessione ed il Lecce punta al salto di categoria. Domenica, Delio Rossi sarà ancora una volta arbitro (stavolta involontario) delle sorti granata. Nel caso in cui la Salernitana non riuscisse a fare bottino pieno, lo spettro della serie C sarebbe quasi una certezza. Varrella contro Rossi, dunque. Ovvero, due modi speculari di intendere il calcio. Due allievi di allenatori del calibro di Sacchi e di Zeman. Entrambi hanno tentato - con alterne fortune - di dare un'impronta personale alle proprie squadre. Quest'anno, Varrella si è visto costretto (dal parco giocatori a sua disposizione) ad essere molto più elastico del solito, schierando prima un canonico 4-4-2, poi ripiegando su un 3-5-2 per tornare nuovamente al passato. In ogni caso, i risultati non gli hanno sorriso e la Salernitana è sempre più sola in fondo alla classifica. Udite, udite: chi, invece, ha modificato il suo "credo" è stato proprio Delio Rossi. Da tempo, il profeta ha rinnegato il 4-3-3 per un "canonico" 4-4-2, che, a seconda delle circostanze, si trasforma in un 4-3-1-2 con un centrocampista avanzato (nel Lecce il compito lo assolve Giacomazzi), pronto ad agire a ridosso delle due punte. Uno schema che spesso si è rivelato efficace, consentendo ai pugliesi una partenza sprint. Dopo alcuni exploit, però, l'undici di Rossi ha subito una brusca frenata, perdendo il contatto con le posizioni di vertice. I giallorossi non vincono in trasferta da due mesi, precisamente dalla 17ª di andata, quando espugnarono il campo dell'Ancona (1-3 il finale). Per uno strano scherzo del destino, in quella stessa giornata la Salernitana conquistò a Cosenza il suo ultimo punto esterno, che fu anche l'ultimo della gestione Zeman (il boemo fu esonerato dopo pochi giorni). La "cura Varrella" non ha ancora dato i suoi frutti. Domenica all'Arechi va in scena l'ultimo atto.

NOTIZIARIO

Oggi riprende al "Volpe" la preparazione dei granata. Gioacchini l'unico ancora fermo ai box

La Salernitana riprenderà la preparazione questo pomeriggio (ore 15) al campo "Volpe", in vista del delicato match con il Lecce all'Arechi. Fatta eccezione per il solo Gioacchini, ancora alle prese con i postumi di un fastidioso infortunio muscolare (il giocatore si allenerà a parte), il tecnico Franco Varrella dovrebbe avere a disposizione tutti gli effettivi. Anche Babù, infatti, lavorerà insieme al gruppo. È da escludere, comunque, un suo impiego contro il Lecce. L'attaccante brasiliano è reduce da un lungo periodo di inattività e lo staff sanitario, guidato dal medico sociale D'Alessandro, intende prendersi tutto il tempo necessario per evitare pericolose ricadute. Dopo due giorni di pausa, Fusco e compagni ritornano in campo. Complice la pausa del campionato cadetto, la truppa granata ha beneficiato di 48 ore di assoluto riposo, dopo l'intenso tour de force della settimana scorsa (due sedute di allenamento al giorno). Questo il programma degli allenamenti: domani doppia seduta al "Volpe", giovedì test pomeridiano all'Arechi, venerdì doppia al "Volpe" e sabato la rifinitura nel "principe degli stadi".