Lo stadio San Paolo (nella foto) è agibile. Sospiro di sollievo per i tifosi in fibrillazione e per la squadra che ritrova il campo di casa. Quasi cinque mesi di attesa per riaprire l'impianto devastato dall'alluvione d'inizio settembre. Con un piccolo particolare: i cantieri sono stati aperti il 18 dicembre ed i lavori sono stati completati con un encomiabile sprint. Il resto del tempo è stato perduto nei meandri della burocrazia lenta e pachidermica, come al solito. L'agibilità è stata concessa ieri mattina dalla Commissione di Vigilanza; l'impianto sarà interamente aperto al pubblico, senza limitazioni né chiusure di settori. Tutto il San Paolo sarà disponibile per il derby, che sta mandando in tilt la prevendita di biglietti. La società azzurra nel pomeriggio ha comunicato ufficialmente il dato di 20.000 tagliandi venduti (con curva B già esaurita), ma il numero già nella serata di ieri era cresciuto vertiginosamente: 25 mila, forse di più. Con richieste da ogni parte d'Italia e da tutto il mondo. Al sito www.puntoazzurro.com sono arrivate richieste dall'Islanda e dal Brasile, dalla Francia e dall'Australia: la febbre del tifo non ha confini e l'idea di fare un salto qui per vedere la partita piace a tutti, soprattutto ai tifosi lontani. Febbre da derby anche nello stadio, che per una manciata di ore sarà ancora cantiere. Oggi arriveranno gli arredi degli spogliatoi, entro domani dovrebbe essere completata anche la pulizia, perché De Canio ha chiesto di poter disputare almeno una seduta d'allenamento al San Paolo e tutti hanno voglia di concedergli questa possibilità prima del derby con la Salernitana. Ieri mattina la Commissione di Vigilanza, presieduta dal viceprefetto Vicario Bruno Pezzuto (e composta da Mario Papa, Giuseppe Salvetti, Valerio Molino, Giovanni Lupò, Luca Miranda, Luigi Caliendo, Vittorio Ceccarello e Angelo Borrello), ha iniziato il sopralluogo intorno alle 10.30. L'architetto Di Palo ed il direttore dei lavori Tirocchi hanno partecipato all'ispezione, hanno sorriso alla concessione dell'agibilità, che sembrava scontata. Il prossimo appuntamento è per domani mattina in Prefettura: si tratta di formalità, in quanto la Commissione chiede che vengano presentati ulteriori incartamenti sull'impianto elettrico. Ma non c'è nulla che possa compromettere lo svolgimento della gara di domenica prossima. Appuntamento confermato per domenica alle 15, dunque, per il calcio d'inizio. E la febbre da derby mette in allarme anche la Questura: per il rientro al San Paolo, in occasione di una partita così delicata, è già scattato l'allarme: «È sicuramente un incontro ad alto rischio», ha spiegato il vicequestore vicario Mario Papa. Ed è per questo che domani ci sarà un'altra riunione per l'ordine pubblico, quella in cui verrà stabilito anche il numero di uomini in divisa da schierare all'esterno ed all'interno dell'impianto. Verranno sicuramente chiesti rinforzi ad altre città, anche in considerazione del fatto che il campionato di serie B sarà fermo domenica prossima. I tifosi del dissenso, quelli che chiedono la diserzione dallo stadio, insistono sulla loro posizione. Hanno preparato manifesti che verranno affissi in tutta la città e volantini da distribuire prima dell'incontro. Resteranno fuori e proveranno a convincere chi vuole entrare a restare fuori. Ma è difficile prevedere spalti deserti, perché le vittorie a ripetizione cancellano il disamore. E la possibilità di tornare al San Paolo è occasione da non perdere per la Napoli che vive di pane e pallone. «Siamo soddisfatti. Abbiamo rispettato - ha detto Franco Moxedano, presidente della Commissione Edilizia Sportiva del Comune - l'impegno preso con la città. Dall'inizio del lavori sono trascorsi 39 giorni, compresi i sabati, le domeniche ed i giorni di Natale. Eppure ce l'abbiamo fatta». Oggi la Commissione Edilizia Sportiva, la Commissione Sport, l'assessore Parente ed il presidente del Coni Provinciale, Amedeo Salerno, saranno allo stadio per un sopralluogo.

Mercato: lo Spezia vuole Rastelli

Mercato poco brillante per il calcio tricolore. Mercato decisamente nero per il Napoli, che cerca acquirenti per i suoi giocatori e sonda il terreno alla ricerca di uomini da ingaggiare a stipendio basso, possibilmente a costo zero ed in prestito. Mercato che dovrebbe portare nelle casse del club un po' di soldi per sanare il deficit e che, invece, propone affari scadenti. Jankulovski, Bocchetti e Stellone restano oggetto del desiderio di parecchie società, che sondano solamente senza arrivare a conclusioni certe. Offerte più consistenti, invece, per Alessi, che piace a tante società di serie C, Livorno in testa. Rastelli interessa tanto allo Spezia, che ha soldi da investire e vuol costruire una squadra consistente per tentare il salto. Ha preso De Cesare e vorrebbe affiancargli il giocatore partenopeo. L'offerta economicamente potrebbe essere interessante per il club, ma il giocatore, è fuor di dubbio, avrebbe delle remore a scendere ulteriormente di categoria.