Tu sei qui: Economia e TurismoScichi-gol e la Cavese vola
Inserito da (admin), lunedì 24 gennaio 2005 00:00:00
La Cavese vince anche a Castel di Sangro e continua la sua corsa solitaria in testa alla classifica. Dietro resiste solo il Manfredonia, vittorioso a Gela. Ormai il discorso per la promozione diretta in C1 sembra ristretto solo a loro due. Le terze rallentano e per la Cavese adesso arriva il bello, soprattutto perché Scichilone è rientrato dopo tre mesi e l'ha fatto segnando il gol decisivo su rigore, a 10' dalla fine. Cavese che gioca bene contro un avversario non al top, sopperendo all'assenza di Tatomir con un Galizia ispirato. I primi 10' passano senza azioni degne di nota, anche se a tenere il pallino del gioco è la Cavese. Al 14', poi, gli aquilotti "accendono" la partita: Galizia, dopo aver tolto la palla dai piedi di Di Prisco, lascia partire un bolide da fuori area che colpisce la traversa. Al 23' si fa vivo il Castel di Sangro con una splendida punizione di Radi, sulla quale Carotenuto si salva deviando sulla traversa; la palla balzata verso la porta viene spazzata da D'Amico e la Cavese rifiata. Al 36' va vicina al gol la capolista: sul cross di Pagano fa sponda D'Amico, Galizia da pochi passi calcia forte, ma impreciso. Al 39' Galizia serve un'ottima palla al centro, ma Schetter non riesce ad imprimere la giusta forza. Al 43' tiro violento di Alfano poco fuori. Il primo tempo si chiude senza reti. Nella ripresa la Cavese dà l'impressione di poter segnare in qualsiasi momento. Al 3', però, è pericoloso il Castel di Sangro: Ibekwe smarca Cremaschini, che lascia partire un tiro che per poco non sorprende Carotenuto. All'11' cross dalla sinistra di D'Amico, ma Marchano, da buona posizione, di testa consegna la palla a Siringo. Al 14' arriva il gol: corner battuto benissimo da Pagano ed il migliore in campo, Marchano, segna con un forte colpo di testa. Reagisce subito il Castel di Sangro: al 20' sfiora il gol Ibekwe, che dopo una punizione avvelenata di Di Prisco non riesce ad arrivare in tempo per battere Carotenuto. Al 22' Cavese vicina al raddoppio sempre con Marchano, che con una spettacolare sforbiciata manda la palla di poco alta. La partita sale di ritmo, il Castel di Sangro è volenteroso e cerca di arrivare al pareggio in tutti i modi. Al 30' tiro-cross di Martella, ma non c'è nessuno pronto sul secondo palo a sfruttare l'occasione. Al 32' ancora pericolo per la porta di Carotenuto dopo una punizione magistralmente calciata dal solito Radi. La Cavese soffre ed il pareggio dei locali è meritato. Al 33', dopo una sgroppata sulla fascia sinistra, Ibekwe mette al centro un cross forte e preciso che l'accorrente Iossa da pochi passi manda in rete, battendo l'incolpevole Carotenuto. Ma la reazione della Cavese è esemplare ed il 2-1 arriva subito, dopo 2'. L'arbitro Bo di Genova concede un rigore per fallo di mani in area di Silveri. Dal dischetto batte Scichilone, che spiazza il portiere, mandando la palla prima sul palo e poi in fondo al sacco. Inizia la festa dei numerosi tifosi arrivati da Cava de'Tirreni. Finale col Castel di Sangro in attacco con 10 uomini, ma senza produrre risultati. La Cavese vince e continua a sognare. Dietro resiste solo il Manfredonia.
IL TIRO DELLA PAURA...
Il rientro di capitan Scichilone: «Dopo due mesi di assenza non era facile calciare il rigore. Bravo anche Marchano»
Il successo del "Patini" è accolto con euforia dal clan metelliano. Il primo a presentarsi in sala stampa è il portiere Carotenuto, autore di un'ottima prestazione al debutto: «Ringrazio il mister che mi ha dato fiducia, ma l'importante è che siamo riusciti a vincere. Spero di essere importante per questo gruppo sino alla fine e che la squadra riesca ad arrivare più in alto possibile». È la volta di Scichilone, autore del gol della vittoria: «Il palo fa parte della porta, il rigore è venuto al cardiopalmo. Prima di infortunarmi ero primo nella classifica cannonieri, comunque non faccio caso alle marcature degli attaccanti delle altre squadre. Che la classifica cannonieri la vincano altri, a me interessa portare la Cavese più in alto possibile». Per il gol è già pronta la dedica: «A mia moglie ed a mio figlio, che mi sono stati vicini in questi momenti terribili. A Bologna sono stato curato da un'equipe di alto livello, ma dopo due mesi calciare un rigore non era facile. Forse qualcuno avrà pensato che non era il caso che lo tirassi, ma siccome le responsabilità io me le sono sempre prese, era giusto che andassi sul dischetto. È andata bene, sono contento per me e per i tifosi». Con Scichilone al top della forma, la volata promozione sembra in discesa... «Nonostante la mia assenza, la squadra non ha tradito le attese, è rimasta sempre prima, ha lottato a denti stretti fino al mio rientro. Mancavano solo i gol, forse i miei, per continuare questa cavalcata. Ora i punti cominciano a diventare molto importanti. Speriamo di riuscire a distaccare quelle squadre che ci stanno col fiato sul collo». Chiosa finale per Marchano, autore del primo gol: «Ho sempre detto che è un buon giocatore. Mancava soltanto di quella malizia, di quel pizzico di fortuna che un attaccante deve avere in queste circostanze».
Campilongo: «Onore agli avversari, ma il risultato è giusto»
Nessun trionfalismo, ma tanta gioia. Sasà Campilongo analizza la vittoriosa prestazione dei suoi: «Abbiamo meritato di vincere. Forse la squadra ha lasciato più di un'occasione all'avversario, ma in fin dei conti abbiamo giocato bene, creando almeno 7 nitide palle gol. Nei primi 20' e nella seconda mezz'ora della ripresa abbiamo fatto un buon calcio, poi abbiamo incassato un gol e questo ci poteva anche stare. Ma abbiamo preso questo rigore netto ed abbiamo meritato il risultato. Onore al Castel di Sangro, che ha lottato sino alla fine. Ha difeso bene ed al contempo, quando c'era da attaccare ed imbastire, qualche contropiede lo faceva». Il Manfredonia ha vinto ancora...«Dobbiamo guardare solo a noi stessi, non al Manfredonia. È una buonissima squadra, una formazione costruita per vincere, che sicuramente rimarrà là sino alla fine». Tornando alla partita del "Patini", il tecnico individua qualche pecca nei suoi: «Un po' troppo precipitosi nel chiudere le azioni, nel fare il cambio di gioco, però abbiamo creato tanto e, al di là del fatto che il gol sia arrivato su rigore, credo che il risultato sia legittimo e giusto». Un encomio particolare a Marchano: «Sta attraversando un buon momento, ma tutti gli esterni hanno lavorato molto bene, mettendo tanti palloni in mezzo che non abbiamo sfruttato. Non è facile per un argentino ambientarsi subito, le vacanze gli hanno fatto bene».
Fonte: Il Portico
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