Tu sei qui: Economia e TurismoScichilone, gladiatore aquilotto
Inserito da (admin), martedì 28 settembre 2004 00:00:00
Dottor Thomas non si tira mai indietro. Davanti alle sue responsabilità ed a quella fascia da capitano che indossa con orgoglio, tiene fede al suo ruolo nella nuova Cavese. Esperto e freddo quando serve; focoso ed irruento, da buon siciliano qual è, nei momenti caldi che si vivono in una partita. 2 reti in 3 partite, entrambe dagli 11 metri, sono il suo biglietto da visita per la nuova stagione aquilotta. A Lamezia ed in casa con il Castel di Sangro, le sue realizzazioni su rigore sono state decisive per la conquista di altrettante vittorie che significano ora la leadership del girone C della C2. Un exploit mai raggiunto dalla Cavese professionistica, che fa morale per tutto l'ambiente. «Sono contento ed orgoglioso - sottolinea Massimiliano Scichilone - di aver messo il mio sigillo ai tre punti conquistati domenica, ma, senza cadere nella retorica, il merito è da dividere in parti uguali con tutti i miei compagni e con lo staff tecnico della Cavese. Siamo una realtà del campionato e questo nessuno lo può disconoscere. E' vero, non siamo un rullo compressore e soffriamo in qualche occasione, ma per grinta e determinazione non siamo secondi a nessuno». L'attaccante 32enne nato a Butera, nel cuore dell'entroterra siciliano, sta vivendo a Cava de'Tirreni la sua seconda giovinezza. Dopo una lunga carriera consumata sui campi di mezza Italia di C (Licata, Trapani, Marsala, Arezzo, Livorno, Avellino, Acireale, Thienne e Tivoli, prima di approdare la scorsa estate alla Cavese dell'ex diggì Aggradi e del presidente Della Monica), Scichilone ha accettato la piazza metelliana per dimostrare prima a se stesso, e poi a chi aveva creduto in lui, che non è affatto finito come goleador. Ed i suoi 13 centri la scorsa annata sono stati determinanti per tirare la Cavese fuori dalle secche del fondo classifica. Ora ha ripreso a segnare. «Sì, finora solo dal dischetto del rigore, ma presto troverò anche la felicità di esultare su azione. Sono sulla buona strada dal punto di vista fisico e le gambe iniziano a girare al meglio. Ci toglieremo molte soddisfazioni». Durante la sfida con il Castel di Sangro ha avuto sui piedi qualche palla invitante, ma non è riuscito a metterla dentro. Il campione, però, è proprio colui che nei momenti difficili riesce a dare la zampata vincente. «Non potevo tirarmi indietro. Non nascondo che le gambe mi tremavano - ripercorre così quei secondi vissuti al fischio dell'arbitro Tasso, che aveva decretato il calcio di rigore a favore della Cavese - perché dall'esito di quel tiro avrei potuto lanciare la squadra in testa al girone o avrei potuto diventare il capro espiatorio di un mezzo fallimento. A non farmi avere dubbi sul tirare o meno il penalty, però, è stata quella fascia da capitano che indosso». A gioire sugli spalti tutti i tifosi. Primo su tutti, il piccolo Francesco di 6 anni. «Ho pensato a lui ed alla felicità che ha vissuto quando tutti intorno a lui, in Tribuna, si sono alzati per festeggiare il gol-vittoria. Sono queste le piccole, grandi emozioni che ci tengono ancora legati a questo sport, che è fatto di tantissimi sacrifici e non solo di gloria».
Il patto Cutillo-Marino
Da Candida con ardore. Ottavio Cutillo prova dalla provincia avellinese a scalare i gradini del calcio professionistico. Lo fa affidando il suo progetto Cavese ad un figlioccio di Pierpaolo Marino, anzi due: Salvatore Campilongo, allenatore alla seconda esperienza su una panchina, la prima in assoluto tra i professionisti, e Nicola Dionisio, il direttore sportivo aquilotto che ha azzeccato questa estate tutte le mosse di calcio-mercato. Entrambi i protagonisti del magic moment aquilotto sono stati sponsorizzati da Aurelio De Laurentiis, padre-padrone del nuovo Napoli Soccer. L'ex direttore generale dell'Udinese, compaesano di Cutillo, ha promesso in futuro una più solida collaborazione tra i due club. Per la Cavese ed il Napoli, dunque, un lungo periodo di scambio di sinergie e... calciatori.
Via agli allenamenti per la sfida di Latina
Riprende questo pomeriggio, a Mugnano del Cardinale, la preparazione della Cavese in vista della esterna di Latina. Dove i ragazzi di Pidone e Campilongo proveranno ad allungare la bella striscia di risultati positivi. 9 punti in 3 gare, 5 reti segnate e 2 subite: ecco i numeri di una Cavese rivelazione del torneo. Merito della mentalità vincente di Campilongo e del modulo spregiudicato che attua, il 4-3-3.
Fonte: Il Portico
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