Tre giorni fa è tornato in campo dopo l'infortunio rimediato contro la Juventus e, contro l'Empoli, ha contribuito in prima persona al pareggio, erigendo un muro davanti agli attaccanti avversari. Stiamo parlando, ovviamente, del portiere del Chievo, Stefano Sorrentino, originario di Cava de' Tirreni.

Dopo l'ottima prestazione contro l'Empoli, il portiere cavese è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fare il punto della situazione della sua squadra.

«Alla fine sono 38 gare in campionato e devi incontrare tutte le altre rivali. - ha esordito il giocatore - Il fatto di esser stati i primi a incontrare Ronaldo non cambia tanto. Abbiamo fatto un punto in tre gare: sappiamo che sarà un campionato di sacrifici e battaglie. Se il Chievo sarà quello visto contro la Juve e in parte delle altre due gare sarà dura ma combatteremo per salvarci fino all'ultimo».

Infine, in vista dell'impegno di domani dell'Italia contro la Polonia, Sorrentino ha ipotizzato una sua convocazione in Nazionale.

«Il sogno di una chiamata in azzurro lo faccio ancora. I quattro portieri che sono in Nazionale oggi sono i più forti e più promettenti in circolazione. È normale che il mio sogno, che avevo già' quando ero bambino, ovvero vestire la maglia azzurra, continua. Se dovesse arrivare una chiamata andrei a piedi fino a Coverciano: sarebbe bello nell'album dei ricordi avere una foto con la maglia dell'Italia».