Tu sei qui: Economia e TurismoStadio, scontro Cavese-Comune
Inserito da (admin), giovedì 5 febbraio 2004 00:00:00
L'accusa lanciata è forte: mancanza di attenzione per la struttura sportiva che dovrebbe essere il fiore all'occhiello della città, lo stadio "Simonetta Lamberti". Ed il fatto che le lamentele le abbia mosse proprio il medico sociale aquilotto, Antonio Massa, crea un vero e proprio caso. A rispondere di immobilismo e disinteresse per il bene comune è chiamata sul banco degli imputati l'Amministrazione comunale, ed in particolare il suo "delegato allo Sport", Carmine Adinolfi. Il consigliere comunale, che ha ereditato la delega dall'assessore Bruno D'Elia, non ci sta a subire la crocifissione: «Ci stiamo impegnando a tutto campo da tempo per ridare un'immagine dignitosa alla nostra impiantistica. Abbiamo impegnato molte risorse economiche per curare tutti i campi di calcio e le palestre, perché dovere di un amministratore è quello di dare risposte non in una sola direzione. Sono migliaia gli sportivi dilettanti della città che vogliono fare attività e, dunque, dobbiamo pensare anche a loro». Anche a rischio che la Cavese sia penalizzata in fase di allenamento e per le gare interne? «Non capisco questa sortita, visto che abbiamo più volte affrontato la questione con il presidente Della Monica ed il tecnico Castellucci. Il "Lamberti" da secoli non riceveva un restyling ed un intervento di rifacitura del manto erboso. L'estate scorsa, con una spesa superiore ai 100mila euro, siamo riusciti ad effettuare la semina ed a rimettere in salute il tappeto verde. Ma non è facile difendere quelle pianticelle, ancora tenere, dall'attacco dei tacchetti dei giocatori di fronte ad un clima piovoso. Non voglio accentuare la polemica. Spero che sia solo uno sfogo incontrollato di chi non conosce a fondo la problematica». Intanto, le lamentele del medico sociale Antonio Massa parlano di una migrazione forzata anche fuori città. Ad aggravare i disagi esistenti. «Purtroppo, se a Pregiato - conclude Adinolfi - ci sono anche le squadre minori della Cavese a doversi allenare, non è sicuramente colpa del sottoscritto. Quando i dirigenti aquilotti chiedono al nostro ufficio ospitalità sui campi periferici, facciamo i salti mortali per accontentarli. La disponibilità non deve essere, però, scambiata per servilismo. Da amministratore pubblico devo far coincidere gli interessi della collettività e non solo quelli di una parte». Ma le pessime condizioni ancora messe in mostra dal "Lamberti", nonostante la cura estiva, non fanno presagire a breve tempi migliori. «Il fondo duro degli allenamenti, a lungo andare, si fa sentire nelle gambe dei giocatori - lancia l'allarme il dottore Massa - con il rischio di allungare la lista degli infortunati». La società biancoblù, dunque, ha rotto il silenzio e la pax che sembrava essere stata raggiunta con il Comune. Dalla sede di via Sorrentino ci si chiede se c'è manutenzione sull'erba del "Lamberti". «Lo stadio è patrimonio di tutti - contrattacca Carmine Adinolfi - e noi lo difendiamo, non siamo degli sprovveduti. Se lo vogliamo far tornare a livelli accettabili, occorrono settimane di stop totale alle attività».
Fonte: Il Portico
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